Ma uno scrittore è colui che pubblica oppure colui che prima scrive, poi corregge e infine, se vuole, pubblica?
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Demetra in Cenere
Giuseppe Novellino
ales86
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Shinichi Kudo
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:: Svago :: Caffè Letterario
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Ma uno scrittore è colui che pubblica oppure colui che prima scrive, poi corregge e infine, se vuole, pubblica?
Volevo aprire questa discussione perché potrebbe risultare interessante.
Tempo fa gli scrittori e i poeti che avevano o meno bisogno di denaro scrivevano con passione, senza fretta e con provando dei sentimenti unici per i personaggi che avevano partorito. Penso ai grandi autori del Romanticismo, a quelli del Rinascimento, ad altri tanti e a quelli che scrivevano per sopravvivere dimostravano di amare le proprie opere.
Per esempio: Verga scriveva perché aveva bisogno di contante per sopravvivere però dall’accuratezza del testo, dalla riflessione sulla miseria dell’umanità, la precisione e la descrizione dell’indole di ogni personaggio e dei paesaggi tipicamente siciliani si scorge anche un grande amore per i suoi testi.
Quindi a rigor di logica, un tempo uno scrittore era colui che scriveva con passione, umanità, accuratezza e poi pubblicava per rendere partecipi gli altri di tanta bellezza (possiamo definirlo “un egoista molto generoso”).
Oggi invece credo, o meglio temo che qualcosa sia cambiato. Infatti mi trovo spesso ad ascoltare e a leggere discorsi come questi:
Pensano tutti a pubblicare, come se lo scrittore fosse colui che pubblica e nessuno s'interessa di migliorare l'esposizione del testo, di acquisire qualche nozione fondamentale di stilistica (per esempio, come si scrivono le descrizioni, un dialogo...).
E' come se lo scrittore fosse diventato di colpo "colui che pubblica" e cosa pubblica ( a parte il genere) non c'è dato sapere: non sappiamo se dentro al libro pubblicato ci siano abbreviazioni da linguagio SMS; non sappiamo se i personaggi sono accurati, se l'opera ha un extratesto o un significato particolare.
Ma magari è solo una mia impressione.
Voi cosa ne pensate?
Tempo fa gli scrittori e i poeti che avevano o meno bisogno di denaro scrivevano con passione, senza fretta e con provando dei sentimenti unici per i personaggi che avevano partorito. Penso ai grandi autori del Romanticismo, a quelli del Rinascimento, ad altri tanti e a quelli che scrivevano per sopravvivere dimostravano di amare le proprie opere.
Per esempio: Verga scriveva perché aveva bisogno di contante per sopravvivere però dall’accuratezza del testo, dalla riflessione sulla miseria dell’umanità, la precisione e la descrizione dell’indole di ogni personaggio e dei paesaggi tipicamente siciliani si scorge anche un grande amore per i suoi testi.
Quindi a rigor di logica, un tempo uno scrittore era colui che scriveva con passione, umanità, accuratezza e poi pubblicava per rendere partecipi gli altri di tanta bellezza (possiamo definirlo “un egoista molto generoso”).
Oggi invece credo, o meglio temo che qualcosa sia cambiato. Infatti mi trovo spesso ad ascoltare e a leggere discorsi come questi:
Pensano tutti a pubblicare, come se lo scrittore fosse colui che pubblica e nessuno s'interessa di migliorare l'esposizione del testo, di acquisire qualche nozione fondamentale di stilistica (per esempio, come si scrivono le descrizioni, un dialogo...).
E' come se lo scrittore fosse diventato di colpo "colui che pubblica" e cosa pubblica ( a parte il genere) non c'è dato sapere: non sappiamo se dentro al libro pubblicato ci siano abbreviazioni da linguagio SMS; non sappiamo se i personaggi sono accurati, se l'opera ha un extratesto o un significato particolare.
Ma magari è solo una mia impressione.
Voi cosa ne pensate?
Shinichi Kudo- Inchiostro Bianco
- Messaggi : 6
Re: Ma uno scrittore è colui che pubblica oppure colui che prima scrive, poi corregge e infine, se vuole, pubblica?
Queste domande tratte da yahoo answer sono davvero spassose
La società è cambiata, il numero dei lettori potenziali è cambiato. La diffusione della cultura e dell'alfabetizzazione ha portato a una tendenza di appiattimento della stessa produzione letteraria. Insomma: prima potevano in pochi eruditi, adesso può quasi chiunque.
Non credo che gli esempi portati da yahoo answer possano essere considerati specchio della realtà emergente letteraria quanto, piuttosto, un timido riflesso di giovani che non hanno capito niente di cosa sia scrivere un romanzo!
Quanto al titolo del thread, da un punto di vista professionale, "scrittore" è chi vive di scrittura. Da altri punti di vista scrittore è chi si sente tale.
Voi vi sentite scrittori?
La società è cambiata, il numero dei lettori potenziali è cambiato. La diffusione della cultura e dell'alfabetizzazione ha portato a una tendenza di appiattimento della stessa produzione letteraria. Insomma: prima potevano in pochi eruditi, adesso può quasi chiunque.
Non credo che gli esempi portati da yahoo answer possano essere considerati specchio della realtà emergente letteraria quanto, piuttosto, un timido riflesso di giovani che non hanno capito niente di cosa sia scrivere un romanzo!
Quanto al titolo del thread, da un punto di vista professionale, "scrittore" è chi vive di scrittura. Da altri punti di vista scrittore è chi si sente tale.
Voi vi sentite scrittori?
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pluralis maiestatis, lo usano anche i giornalisti!
Re: Ma uno scrittore è colui che pubblica oppure colui che prima scrive, poi corregge e infine, se vuole, pubblica?
scrittore[scrit-tó-re] s.m. (f. -trice)• Autore di opere letterarie: s. di romanzi
Io scrivo.
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Vinicius de Moraes
caspiterina- Admin
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Re: Ma uno scrittore è colui che pubblica oppure colui che prima scrive, poi corregge e infine, se vuole, pubblica?
Uno scrittore vero è colui che scrive, legge, riscrive... anche dieci volte. E poi magari alla fine decide di gettare la pagina perché non ne sente la musica delle parole.
Chi mi diceva questa frase?
Alessandro Venturini, un giovane esordiente che ho contattato su un forum letterario.
Stranamente un comico.
Perché, come mi ha spiegato, la comicità non nasce dallo scrivere a vanvera, ma dallo studio meticoloso delle reazioni dell'animo umano alle situazioni impreviste. Scrivere drammatico è relativamente semplice, il "pane" non manca: morti, malattie, tradimenti..., ma scrivere comico vuol dire fare presa sull'intelligenza del lettore. E i lettori oggi sono estremamente attenti e intelligenti.
Dimenticavo, il suo romanzo AMABILMENTE CONDANNATO A MOGLIE è pubblicato su Amazon in formato eBook, e da qualche mese è primo in classifica nella sezione humor.
A me è piaciuto.
Chi mi diceva questa frase?
Alessandro Venturini, un giovane esordiente che ho contattato su un forum letterario.
Stranamente un comico.
Perché, come mi ha spiegato, la comicità non nasce dallo scrivere a vanvera, ma dallo studio meticoloso delle reazioni dell'animo umano alle situazioni impreviste. Scrivere drammatico è relativamente semplice, il "pane" non manca: morti, malattie, tradimenti..., ma scrivere comico vuol dire fare presa sull'intelligenza del lettore. E i lettori oggi sono estremamente attenti e intelligenti.
Dimenticavo, il suo romanzo AMABILMENTE CONDANNATO A MOGLIE è pubblicato su Amazon in formato eBook, e da qualche mese è primo in classifica nella sezione humor.
A me è piaciuto.
ales86- Inchiostro Bianco
- Messaggi : 17
Re: Ma uno scrittore è colui che pubblica oppure colui che prima scrive, poi corregge e infine, se vuole, pubblica?
Sei andato offtopic per "spammare" dato che QUI (come se ci fosse qualche dubbio) ti presenti.
Perché "imbrogliare" per vendere qualche copia in più?
Perché "imbrogliare" per vendere qualche copia in più?
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pluralis maiestatis, lo usano anche i giornalisti!
Re: Ma uno scrittore è colui che pubblica oppure colui che prima scrive, poi corregge e infine, se vuole, pubblica?
Io dico che bisogna distinguere tra lo scrittore e quello che io chiamo, forse impropriamente, lo scritturale.
Quest'ultimo, rappresentato (ma oggi forse non più) dal maggior numero di persone, ha una sua dignità. E' colui che scrive senza il problema di farsi leggere, a volte diventa grafomane, insomma mette sulla carta se stesso e le proprie fantasie quasi per liberarsene. Se scrive per se stesso, per un amico o per la fidanzata, rimane una persona onesta; se invece pretende di essere pubblicato, diventa ridicolo.
Lo scrittore, d'altro canto, è colui che fa della scrittura una costante ricerca. Magari (anzi senz'altro) pensa di essere pubblicato, ma più che altro coltiva la sua passione, scrive con indefessa costanza, raggiungendo a poco a poco i suuoi obiettivi. Può non diventare famoso, ma questo poco conta. Le opere di uno scrittore bravo non necessariamente sono capite dal grande pubblico. E in questo caso sono destinate ad essere scoperte in seguito, dopo la morte dell'autore.
Insomma, lo scrittore è colui che si mette su una strada e decide di procedere con pazienza e fiducia, pur sapendo che la meta è lontana.
Quest'ultimo, rappresentato (ma oggi forse non più) dal maggior numero di persone, ha una sua dignità. E' colui che scrive senza il problema di farsi leggere, a volte diventa grafomane, insomma mette sulla carta se stesso e le proprie fantasie quasi per liberarsene. Se scrive per se stesso, per un amico o per la fidanzata, rimane una persona onesta; se invece pretende di essere pubblicato, diventa ridicolo.
Lo scrittore, d'altro canto, è colui che fa della scrittura una costante ricerca. Magari (anzi senz'altro) pensa di essere pubblicato, ma più che altro coltiva la sua passione, scrive con indefessa costanza, raggiungendo a poco a poco i suuoi obiettivi. Può non diventare famoso, ma questo poco conta. Le opere di uno scrittore bravo non necessariamente sono capite dal grande pubblico. E in questo caso sono destinate ad essere scoperte in seguito, dopo la morte dell'autore.
Insomma, lo scrittore è colui che si mette su una strada e decide di procedere con pazienza e fiducia, pur sapendo che la meta è lontana.
Giuseppe Novellino- Inchiostro Giallo
- Messaggi : 244
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Località : Sondrio
Re: Ma uno scrittore è colui che pubblica oppure colui che prima scrive, poi corregge e infine, se vuole, pubblica?
Ottima risposta, Giuseppe! Quoto!
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Vinicius de Moraes
caspiterina- Admin
- Messaggi : 4537
Re: Ma uno scrittore è colui che pubblica oppure colui che prima scrive, poi corregge e infine, se vuole, pubblica?
concordo
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pluralis maiestatis, lo usano anche i giornalisti!
Re: Ma uno scrittore è colui che pubblica oppure colui che prima scrive, poi corregge e infine, se vuole, pubblica?
Trovo risposta a questa domanda ora, dopo aver pubblicato qualcosina scritta di mio pugno.
Mi sentivo scrittrice (e più generalmente artista) anche prima di rendere noto ad un pubblico sconosciuto il mio operato. Quel bel giorno della pubblicazione mi sono inorgoglita, appagata, soddisfatta, MA non mi sono realizzata: l'avevo già fatto prima e "realizzarsi" succede raramente.
Ergo, dopo il mio discreto successo mi sono sentita chiamare SCRITTRICE, nel mio animo ho pensato:"..E solo ora te ne sei accorto?".
Non posso non far presente che lo scrittore è un artista e come tale ha l'obiettivo di colpire l'interlocutore, per come la vedo la pubblicazione non è un elemento indifferente.
Mi sentivo scrittrice (e più generalmente artista) anche prima di rendere noto ad un pubblico sconosciuto il mio operato. Quel bel giorno della pubblicazione mi sono inorgoglita, appagata, soddisfatta, MA non mi sono realizzata: l'avevo già fatto prima e "realizzarsi" succede raramente.
Ergo, dopo il mio discreto successo mi sono sentita chiamare SCRITTRICE, nel mio animo ho pensato:"..E solo ora te ne sei accorto?".
Non posso non far presente che lo scrittore è un artista e come tale ha l'obiettivo di colpire l'interlocutore, per come la vedo la pubblicazione non è un elemento indifferente.
Demetra in Cenere- Inchiostro Bianco
- Messaggi : 19
Re: Ma uno scrittore è colui che pubblica oppure colui che prima scrive, poi corregge e infine, se vuole, pubblica?
Se si dedica regolarmente del tempo alla scrittura, allora si è scrittori al di là della pubblicazione.
Annalisa- Inchiostro Giallo
- Messaggi : 157
Re: Ma uno scrittore è colui che pubblica oppure colui che prima scrive, poi corregge e infine, se vuole, pubblica?
Effettivamente è il tempo che impreziosisce la cosa a cui ci si dedica.Annalisa ha scritto:Se si dedica regolarmente del tempo alla scrittura, allora si è scrittori al di là della pubblicazione.
Demetra in Cenere- Inchiostro Bianco
- Messaggi : 19
Re: Ma uno scrittore è colui che pubblica oppure colui che prima scrive, poi corregge e infine, se vuole, pubblica?
Sono d'accordo con Giuseppe Novellino, però ho qualche riserva.
Come vorrei chiedere al giapponese che ha aperto la questione: ma dove l'hai letto che Verga scriveva per bisogno di pecunia? È una aberrazione bella e buona. Addirittura il primo romanzo che ha pubblicato se l'è autofinanziato. Lui scriveva per egonarcisismo spiccato. Scriveva perché gli piaceva. Scriveva perchè aveva qualcosa da dire. E lo faceva bene, per carità, ma non per bisogno di soldi.
Come vorrei chiedere al giapponese che ha aperto la questione: ma dove l'hai letto che Verga scriveva per bisogno di pecunia? È una aberrazione bella e buona. Addirittura il primo romanzo che ha pubblicato se l'è autofinanziato. Lui scriveva per egonarcisismo spiccato. Scriveva perché gli piaceva. Scriveva perchè aveva qualcosa da dire. E lo faceva bene, per carità, ma non per bisogno di soldi.
Writer- Inchiostro Giallo
- Messaggi : 144
Località : Roma
Re: Ma uno scrittore è colui che pubblica oppure colui che prima scrive, poi corregge e infine, se vuole, pubblica?
Concordo:anzi, i primi racconti che scrive hanno successo, e poi, nonostante il successo, cambia completamente genere (verismo)! (parlo di Verga).
Comunque, sono d'accordo con Novellino. E dopo il suo intervento credo di essere una grafomane scritturale
Comunque, ogni volta che si scrive si ha una trama, che sia la vita di tutti i giorni, un desiderio, o che ne so: mi sembrano strane le domande del genere "non ho la trama": basta che inizi a scrivere qualche parola,le tue riflessioni, e le idee vengono da sé, no? Poi, c'è anche molto lavoro stilistico, linguistico, etc... (non dico che sia facile scrivere solo perchè la materia c'è sempre), ma è impossibile che non ci sia del tutto trama!
Comunque, sono d'accordo con Novellino. E dopo il suo intervento credo di essere una grafomane scritturale
Comunque, ogni volta che si scrive si ha una trama, che sia la vita di tutti i giorni, un desiderio, o che ne so: mi sembrano strane le domande del genere "non ho la trama": basta che inizi a scrivere qualche parola,le tue riflessioni, e le idee vengono da sé, no? Poi, c'è anche molto lavoro stilistico, linguistico, etc... (non dico che sia facile scrivere solo perchè la materia c'è sempre), ma è impossibile che non ci sia del tutto trama!
laretta- Inchiostro Verde
- Messaggi : 504
Età : 29
Re: Ma uno scrittore è colui che pubblica oppure colui che prima scrive, poi corregge e infine, se vuole, pubblica?
Io giudico la pubblicazione estranea all’arte di scrivere.
La scrittura è un impulso che ti soggioga e ti porta a comporre opere che danno vita
a questo impulso dando forma a quello che egli ha da dire …
La pubblicazione è una “vanità”, di cui l’uomo – non l’artista – può non essere immune.
Io riconosco di non essere immune da questa "vanità", ma sia chiaro! … Io NON SCRIVO per essere pubblicata! Scrivo perché non ne posso far a meno e non ne posso far a meno indipendentemente da un’eventuale pubblicazione.
Per uno scrittore è imprescindibile la perfezione della sua arte. Non può rinunciarci! E si dà tutto il tempo e ricorre a tutti i mezzi per non venir meno a detta perfezione.
La scrittura è un impulso che ti soggioga e ti porta a comporre opere che danno vita
a questo impulso dando forma a quello che egli ha da dire …
La pubblicazione è una “vanità”, di cui l’uomo – non l’artista – può non essere immune.
Io riconosco di non essere immune da questa "vanità", ma sia chiaro! … Io NON SCRIVO per essere pubblicata! Scrivo perché non ne posso far a meno e non ne posso far a meno indipendentemente da un’eventuale pubblicazione.
Per uno scrittore è imprescindibile la perfezione della sua arte. Non può rinunciarci! E si dà tutto il tempo e ricorre a tutti i mezzi per non venir meno a detta perfezione.
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