agenzie letterarie
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Re: agenzie letterarie
candy e terence ha scritto:Video ha scritto:aspide ti ha già dato la risposta migliore. Se hai dubbi magari prova a informarti sui libri che hanno pubblicato e sulla loro distribuzione. Vedi se riesci a ordinarli su internet e se si appoggiano e sono presenti nelle librerie (almeno quelle della loro regione o città). In ogni caso se non ti chiedono nulla per la pubblicazione (contributi o un numero di copie obbligatorio da acquistare) è già una buona cosa.
P.S.: comunque auguri e complimenti
Thanks...comunque per ora mi sembra di aver capito che la stampa è ad acquisto zero copie. L'unica cosa che consigliano, ma non obbligano, è l'adesione per alcuni servizi aggiuntivi a pagamento ( presumo per supportare la casa editrice nella promozione del testo...) tipo la recensione professionale sul loro Magazine, inserzioni pubblicitarie sul mensile di settore ect...
quindi qualche soldo lo chiedono pure loro...è la prassi?
Guarda il Magazine, guarda le inserzioni pubblicitarie e cerca di renderti conto se effettivamente sono dirette ad un certo numero di persone o sono servizi fine a se stessi. Ricordati che se costano più di cinquecento euro la casa editrice ha già fatto il suo guadagno (dato che oggi la stampa costa pochissimo) e poi fai quello che ti pare senza illuderti troppo. Io qualche anno fa ho pubblicato con un editore a pagamento, ma ero cosciente di ciò che facevo. Ci ho rimesso quasi uno stipendio, ma il libro è in diverse biblioteche, ho fatto qualche incontro con lo scrittore, ho partecipato a concorsi per editi ottenendo pure qualche riconoscimento. Il libro ha venduto pochissimo, ma già conoscevo la storia. ero stata avvisata. Però sono stata contenta. Ho trovato l'esperienza gratificante, ma non la rifarei. Una volta basta.
Quindi, controlla il contratto e fai ciò che ti senti, senza illuderti troppo, però.
Aspide- Inchiostro Blu
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Re: agenzie letterarie
Caspita! E che scrittore hai incontrato?Aspide ha scritto: ho fatto qualche incontro con lo scrittore,
Video- Inchiostro Verde
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Re: agenzie letterarie
Video ha scritto:Caspita! E che scrittore hai incontrato?Aspide ha scritto: ho fatto qualche incontro con lo scrittore,
Dai Video!!!
Mica mi devi portare in giro ora che hai vinto il torneo Fiorile
Aspide- Inchiostro Blu
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Re: agenzie letterarie
Non ho saputo resistere
Comunque Asp dovresti fare un thread in consigli di lettura in cui presenti il tuo libro.
Comunque Asp dovresti fare un thread in consigli di lettura in cui presenti il tuo libro.
Video- Inchiostro Verde
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Località : Milano
Re: agenzie letterarie
Video ha scritto:Non ho saputo resistere
Comunque Asp dovresti fare un thread in consigli di lettura in cui presenti il tuo libro.
L'ho immaginato. Fra te e Granchio non so chi ha più sviluppato il gusto della battuta.
Per il romanzo: Noooooo
Ormai è andato fuori pubblicazione. Mi sono comprata le copie rimaste a un euro, altrimenti l'editore le mandava al macero. Storia chiusa. Vediamo se riesco a ripubblicare, ma con qualcuno che dia qualche garanzia in più. L'esperienza l'ho fatta. E ho anche lavorato come un somaro per l'editing. Tanto lavoro per nulla
Sono molto disillusa
Aspide- Inchiostro Blu
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Re: agenzie letterarie
oggi ho incontrato uno dei proprietari della casa editrice "Il Maestrale" a una mostra fotografica, gli ho parlato di questioni legate all'evento LIG e, incidentalmente, mi ha detto che riceve circa mille manoscritti all'anno, una media di due/tre al giorno. Mi è sembrata un'enormità per una piccola casa editrice e la cosa che più mi ha sorpreso è che pare che la maggior parte arrivi dal continente. Credo si stiano facendo una fama solida, anche di talent scout, posto che alcuni scrittori che attualmente pubblicano con case editrici molto più importanti hanno iniziato con loro.
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Bisogna vivere bene da vivi perché da morti non si sa.
granchio da Philosopharum crostacei
granchio- Admin
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Re: agenzie letterarie
Aspide ha scritto:Rat, quella di marco Vigevani è l'agenzia letteraria più cara di tutte. Offre il servizio di lettura per ben 600 euro.
Inutile illudersi. Sono tutti uguali!
Ho dato un'occhiata al sito di Marco Vigevani... dunque, ha lavorato fino al 2000 alla Mondadori, poi ha aperto l'agenzia... questo potrebbe spiegare come fa ad avere prezzi tanto alti... nel senso che probabilmente ha mantenuto una bella rete di contatti in Mondadori che consigliano un po' a tutti di mandare i manoscritti alla sua agenzia...che quindi sarebbe una specie di rametto d'azienda della Mondadori (e forse nemmeno l'unico rametto, sarebbe simpatico sapere quanti ex Mondadori hanno messo su agenzie letterarie) in pratica, la Mondadori si è tolta un costo, la lettura gratis dei manoscritti, e l'ha girata a un suo ex dipendente che ora lo fa a pagamento... insomma, il vecchio Marco prima cestinava i manoscritti stipendiato dalla Mondadori, adesso li cestina stipendiato direttamente da chi glieli invia.
nick mano fredda- Inchiostro Verde
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Re: agenzie letterarie
nick mano fredda ha scritto:Aspide ha scritto:Rat, quella di marco Vigevani è l'agenzia letteraria più cara di tutte. Offre il servizio di lettura per ben 600 euro.
Inutile illudersi. Sono tutti uguali!
Ho dato un'occhiata al sito di Marco Vigevani... dunque, ha lavorato fino al 2000 alla Mondadori, poi ha aperto l'agenzia... questo potrebbe spiegare come fa ad avere prezzi tanto alti... nel senso che probabilmente ha mantenuto una bella rete di contatti in Mondadori che consigliano un po' a tutti di mandare i manoscritti alla sua agenzia...che quindi sarebbe una specie di rametto d'azienda della Mondadori (e forse nemmeno l'unico rametto, sarebbe simpatico sapere quanti ex Mondadori hanno messo su agenzie letterarie) in pratica, la Mondadori si è tolta un costo, la lettura gratis dei manoscritti, e l'ha girata a un suo ex dipendente che ora lo fa a pagamento... insomma, il vecchio Marco prima cestinava i manoscritti stipendiato dalla Mondadori, adesso li cestina stipendiato direttamente da chi glieli invia.
Già, Nick. proprio così. Non c'è via di scampo per noi poveri aspiranti autori!!!
Aspide- Inchiostro Blu
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Re: agenzie letterarie
Aspide ha scritto:candy e terence ha scritto:Video ha scritto:aspide ti ha già dato la risposta migliore. Se hai dubbi magari prova a informarti sui libri che hanno pubblicato e sulla loro distribuzione. Vedi se riesci a ordinarli su internet e se si appoggiano e sono presenti nelle librerie (almeno quelle della loro regione o città). In ogni caso se non ti chiedono nulla per la pubblicazione (contributi o un numero di copie obbligatorio da acquistare) è già una buona cosa.
P.S.: comunque auguri e complimenti
Thanks...comunque per ora mi sembra di aver capito che la stampa è ad acquisto zero copie. L'unica cosa che consigliano, ma non obbligano, è l'adesione per alcuni servizi aggiuntivi a pagamento ( presumo per supportare la casa editrice nella promozione del testo...) tipo la recensione professionale sul loro Magazine, inserzioni pubblicitarie sul mensile di settore ect...
quindi qualche soldo lo chiedono pure loro...è la prassi?
Guarda il Magazine, guarda le inserzioni pubblicitarie e cerca di renderti conto se effettivamente sono dirette ad un certo numero di persone o sono servizi fine a se stessi. Ricordati che se costano più di cinquecento euro la casa editrice ha già fatto il suo guadagno (dato che oggi la stampa costa pochissimo) e poi fai quello che ti pare senza illuderti troppo. Io qualche anno fa ho pubblicato con un editore a pagamento, ma ero cosciente di ciò che facevo. Ci ho rimesso quasi uno stipendio, ma il libro è in diverse biblioteche, ho fatto qualche incontro con lo scrittore, ho partecipato a concorsi per editi ottenendo pure qualche riconoscimento. Il libro ha venduto pochissimo, ma già conoscevo la storia. ero stata avvisata. Però sono stata contenta. Ho trovato l'esperienza gratificante, ma non la rifarei. Una volta basta.
Quindi, controlla il contratto e fai ciò che ti senti, senza illuderti troppo, però.
grazie per la tua risposta...ho letto tutto e i servizi aggiuntivi che loro consigliano hanno un prezzo che supera di molto la cifra di cui parlavi tu ...ho già pubblicato anch'io con un editore a pagamento quindi ho già speso un sacco di soldi per vedere il mio libro stampato...non credo che accetterò...posso aspettare la terza proposta ( la prima era venuta dalla 0111, ma dopo la lettura della sinossi e di un capitolo, il libro non è passato perchè non idoneo alle linee editoriali )...non c'è il due senza il tre, quindi chissà, magari la terza ( se verrà!!) sarà la volta buona
candy e terence- Inchiostro Bianco
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Re: agenzie letterarie
X Candy
Ho avuto la stessa esperienza con 0111. Anche a me hanno detto la stessa cosa. Non credo sia la verità, dato che è una risposta standar. Comunque, meglio loro di altri. Se non altro danno una risposta rapida e sono chiari.
Non è facile. E' proprio una strada in salita. Ripida e faticosa, ma noi abbiamo pazienza e perseveranza.
Ho avuto la stessa esperienza con 0111. Anche a me hanno detto la stessa cosa. Non credo sia la verità, dato che è una risposta standar. Comunque, meglio loro di altri. Se non altro danno una risposta rapida e sono chiari.
Non è facile. E' proprio una strada in salita. Ripida e faticosa, ma noi abbiamo pazienza e perseveranza.
Aspide- Inchiostro Blu
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Località : Montagne appenniniche
Re: agenzie letterarie
Io sono d'accordo con Ratsy, l'editing non cambia la storia, non cambia l'intreccio e non cambia lo stile, è solo un lavoro da fare per impacchetarlo al meglio, ma se vale, vale! Diversamente è se ci si rivolge alle agenzie letterarie per avere un parere e sul testo stesso e sulle proprie qualità viste da occhi diversi che non siano i nostri. Porci poi il problema se credere o non credere ai giudizi solo perché si paga, allora non ne usciamo più! Almeno perché si è deciso di puntare su quello, bisognerebbe lavorare sul parere dato.
Annalisa- Inchiostro Giallo
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Re: agenzie letterarie
Aspide ha scritto:X Candy
Ho avuto la stessa esperienza con 0111. Anche a me hanno detto la stessa cosa. Non credo sia la verità, dato che è una risposta standar. Comunque, meglio loro di altri. Se non altro danno una risposta rapida e sono chiari.
Non è facile. E' proprio una strada in salita. Ripida e faticosa, ma noi abbiamo pazienza e perseveranza.
La pazienza e la perseveranza alla fine vincono sempre!
Comunque penso che contatterò un'agenzia letteraria di Cremona ( non ci abito tanto lontano e l'altra che avevo era a Roma...) che per una cifra rispettabilissima mi farà il lavoro di editing con annessi e connessi...chissà!
Vi farò sapere!
candy e terence- Inchiostro Bianco
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Re: agenzie letterarie
Annalisa ha scritto:Io sono d'accordo con Ratsy, l'editing non cambia la storia, non cambia l'intreccio e non cambia lo stile, è solo un lavoro da fare per impacchetarlo al meglio, ma se vale, vale!
L'editing cambia la leggibilità della storia, che è la cosa più importante
Re: agenzie letterarie
nick mano fredda ha scritto: insomma, il vecchio Marco prima cestinava i manoscritti stipendiato dalla Mondadori, adesso li cestina stipendiato direttamente da chi glieli invia.
La Continua e Grandiosa Evoluzione Umana!
Ratsy- Admin
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Re: agenzie letterarie
alessandro.maiucchi ha scritto:Annalisa ha scritto:Io sono d'accordo con Ratsy, l'editing non cambia la storia, non cambia l'intreccio e non cambia lo stile, è solo un lavoro da fare per impacchetarlo al meglio, ma se vale, vale!
L'editing cambia la leggibilità della storia, che è la cosa più importante
Mi potresti fare un esempio di "prima/dopo" l'editing su un corto paragrafo? Perché forse non capisco bene di cosa si tratta... per me, se cambia la leggibilità, cambia lo stile, cambia la scrittura stessa. Allora bisogna firmare AA.VV!! Nessuno è mai andato a cambiare di posto una virgola di Hugo o di D'Annunzio, che io sappia...
Ratsy- Admin
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Località : Nel ventre della balena
Re: agenzie letterarie
L'editor è in testa ai ringraziamenti di metà dei libri che ho letto... il correttore di bozze non è citato. La grandezza dell'editor è fare tutti quei miracoli senza far accorgere nessuno di quello che fa... per lo più indicando all'autore i punti da toccare e come toccarli...
Re: agenzie letterarie
alessandro.maiucchi ha scritto:L'editor è in testa ai ringraziamenti di metà dei libri che ho letto... il correttore di bozze non è citato. La grandezza dell'editor è fare tutti quei miracoli senza far accorgere nessuno di quello che fa... per lo più indicando all'autore i punti da toccare e come toccarli...
Che sia un bel mestiere siamo d'accordo, ma quello che descrivi è una riscrittura, va ben oltre il consiglio. Ho parlato di virgola ma non mi riferivo al correttore ovviamente. Intendevo dire che dopo un editing ben fatto anche uno scrittore mediocre potrebbe sembrare molto bravo. Allora cosa? Gli editor sono degli scrittori fifoni? Lo scrittore potrebbe essere un impostore? Insomma la domanda è: dove finisce il consiglio costruttivo e dove comincia la scrittura assistita?
Ratsy- Admin
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Re: agenzie letterarie
Ratsy ha scritto:alessandro.maiucchi ha scritto:L'editor è in testa ai ringraziamenti di metà dei libri che ho letto... il correttore di bozze non è citato. La grandezza dell'editor è fare tutti quei miracoli senza far accorgere nessuno di quello che fa... per lo più indicando all'autore i punti da toccare e come toccarli...
Che sia un bel mestiere siamo d'accordo, ma quello che descrivi è una riscrittura, va ben oltre il consiglio. Ho parlato di virgola ma non mi riferivo al correttore ovviamente. Intendevo dire che dopo un editing ben fatto anche uno scrittore mediocre potrebbe sembrare molto bravo. Allora cosa? Gli editor sono degli scrittori fifoni? Lo scrittore potrebbe essere un impostore? Insomma la domanda è: dove finisce il consiglio costruttivo e dove comincia la scrittura assistita?
Provo a intervenire, ragazze. Ci sono scrittori dalle idee geniali che, però, peccano un pochino nella stesura del periodo. E' qui che interviene l'editor. L'editor è uno che scrive bene, ma che non ha grandi idee, quindi sistema quelle degli altri.
Io faccio spesso l'editor di me stessa, nel senso che sono capace di riscrivere un periodo anche 50 volte, se non mi sconfiffera. Dai risultati, però, non devo essere molto brava.
Pazienza.
Aspide- Inchiostro Blu
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Re: agenzie letterarie
Un editor deve essere anche scrittore, così come un produttore discografico deve conoscere le sette note... però lui sistema le canzoni, non le scrive... è l'occhio esterno, il giudice supremo. Quello che da una buona demo tira fuori un successo planetario...
Re: agenzie letterarie
Io credo che il mestiere dell'editor sia un bellissimo mestiere. Per me l'editor è soprattutto la persona che guarda in un libro, lo vede veramente e ti sa dare i giusti consigli per sistemarlo in modo che esprima al massimo le sue potenzialità.
Intendo dire che un editor deve essere empatico: capire cosa hai voluto dire e come hai voluto dirlo e darti indicazioni per mantenerti nella carreggiata che hai creato tu stesso, per vedere il tuo testo dall'esterno, magari nel modo in cui lo vedresti tra qualche anno passato il momento della "furia creativa", che certe volte acceca.
C'è, come dice giustamente Ratsy, un confine sottile e pericoloso tra editare e riscrivere: un buon editor deve sapersi mantenere al di qua di quel confine. Scomparire nel testo che hai scritto, immergercisi, non toccarlo ma aiutarti a guardarlo con occhi più critici, a chiederti: cosa ho voluto dire, esattamente? Ci sono riuscita esattamente come volevo? Nel caso non ci sia riuscita, che cosa manca? Cosa c'è di troppo? Perché ho fatto questo e non questo?
Insomma, un po' lo psicanalista del nostro romanzo...
Intendo dire che un editor deve essere empatico: capire cosa hai voluto dire e come hai voluto dirlo e darti indicazioni per mantenerti nella carreggiata che hai creato tu stesso, per vedere il tuo testo dall'esterno, magari nel modo in cui lo vedresti tra qualche anno passato il momento della "furia creativa", che certe volte acceca.
C'è, come dice giustamente Ratsy, un confine sottile e pericoloso tra editare e riscrivere: un buon editor deve sapersi mantenere al di qua di quel confine. Scomparire nel testo che hai scritto, immergercisi, non toccarlo ma aiutarti a guardarlo con occhi più critici, a chiederti: cosa ho voluto dire, esattamente? Ci sono riuscita esattamente come volevo? Nel caso non ci sia riuscita, che cosa manca? Cosa c'è di troppo? Perché ho fatto questo e non questo?
Insomma, un po' lo psicanalista del nostro romanzo...
Re: agenzie letterarie
In questi termini l'editor mi sembra di più un ghost writer.
Se è veramente così la situazione è proprio triste. Oggi tutti s'improvvisano scrittori ed ecco che vengono fuori gli editor (che assumono quasi un livello di superiorità nei confronti dello scrittore)
Sono convinto che un Lev Tolstoj non avesse bisogno di una "figura" che gli sistemasse il testo. Essere scrittori non significa soltanto essere fantasiosi, in primis dovrebbe significare saper scrivere...
Se è veramente così la situazione è proprio triste. Oggi tutti s'improvvisano scrittori ed ecco che vengono fuori gli editor (che assumono quasi un livello di superiorità nei confronti dello scrittore)
Sono convinto che un Lev Tolstoj non avesse bisogno di una "figura" che gli sistemasse il testo. Essere scrittori non significa soltanto essere fantasiosi, in primis dovrebbe significare saper scrivere...
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pluralis maiestatis, lo usano anche i giornalisti!
Re: agenzie letterarie
Una cosa è a mio avviso saper scrivere, un'altra è saper farsi leggere. Ripeto, autori che io considero stratosferici come King e Deaver ringraziano gli editor prima dei parenti... perchè sono loro a trasformare un ottimo manoscritto in un capolavoro di leggibilità.
Quindi non sono ghost writer... e probabilmente Tolstoj aveva la sorella (o chi per lei) a fare da editor, ma non ce l'ha mai detto
Quindi non sono ghost writer... e probabilmente Tolstoj aveva la sorella (o chi per lei) a fare da editor, ma non ce l'ha mai detto
Re: agenzie letterarie
Se una persona ha delle idee geniali, ma non sa scrivere, è anche giusto che venga aiutato ad esprimere quello che vuole dire.
Io sono d'accordo con Momo, gli editing vedono quello che noi vedremmo fra un anno. E' difficile per chi scrive, anche rileggendo più volte, notare tutte le distrazioni.
Per esempio l'editing fatto al mio romanzo non ha cambiato né lo stile e né la storia. Ho trovato solo qualche sporadico cambiamento di vocabolo e note su qualcosa che mi era sfuggito a cui però devo provvedere io stessa.
Quello che sto avvertendo io al mio primo editing? Tanta attenzione e cura.
Annalisa- Inchiostro Giallo
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Re: agenzie letterarie
alessandro.maiucchi ha scritto:Una cosa è a mio avviso saper scrivere, un'altra è saper farsi leggere. Ripeto, autori che io considero stratosferici come King e Deaver ringraziano gli editor prima dei parenti... perchè sono loro a trasformare un ottimo manoscritto in un capolavoro di leggibilità.
Quindi non sono ghost writer... e probabilmente Tolstoj aveva la sorella (o chi per lei) a fare da editor, ma non ce l'ha mai detto
King dietro di sé ha un'équipe, come Follet e tanti altri. Questa è la realtà dei giorni d'oggi. E' vero, tutto si evolve. Un tempo non esisteva la professione di "scrittore", insomma, lo scrittore non era riconosciuto nella società, basti pensare alla "Chanson de Roland" in cui soltanto nell'ultimo verso appare in piccolino il nome di "Turoldus" che ancora non si sa se sia l'autore o il copista. Oggi la figura dello scrittore è riconosciuta, ha un posto nella società ed è forse per questo che anche la metodologia dello scrivere è completamente cambiata.
Come ogni cosa anche la scrittura (e conseguentemente la letteratura) deve rientrare nel mercato e per questo motivo deve sottostare a delle regole precise e subisce le trasformazioni che subiscono tutti i settori, tra queste trasformazioni possiamo trovare la "specializzazione", concetto del tutto moderno: quello specializzato a inventare, quello specializzato a sistemare il testo...
OGGI E SOLTANTO OGGI c'è bisogno di questa figura, l'editor.
Tu mi parli della sorella di Tolstoj ma non vedo cosa c'entri: una cosa è far leggere il proprio manoscritto accogliendo qualche consiglio, un'altra è farsi correggere da "un giudice supremo" come da te scritto, un professionista. Il giudice supremo dovrebbe essere lo scrittore, altro che editor.
Se l'editor è così necessario dovrebbe figurare di fianco al nome dell'autore. Se non è così necessario allora che lo scrittore ne faccia a meno e lavori di più, per più tempo sul SUO manoscritto. Così la penso io.
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Re: agenzie letterarie
Secondo me il problema è il mercato... scrivere e sistemare un romanzo richiede mesi se non anni, e un King deve sputare una storia all'anno... quindi consegna le bozze al suo editor (dopo la "revisione con la porta aperta" di cui parla in On writing) e se le fa rendere piene di osservazioni che dovrebbe fare da solo in mesi di lavoro... o addirittura l'editor gli corregge già le cose per le quali sono d'accordo (cose che magari non influiscono sullo stile o sulla voce) e lui sistema proprio le piccolezze (quelle che però spettano a lui come scelta) durante l'ultima lettura...
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