Il rumore

Erano passate settimane ma la situazione non migliorava, continuava a sentire quei rumori dalla soffitta. Lo tenevano sveglio e lui non poteva pensare, lavorare. Tutto era iniziato quel giorno, aveva fatto come sempre eppure qualcosa era cambiato nella casa.
Il rumore continuava e la pistola sembrava l’unica soluzione. Il rumore continuava e uno sparo pose fine al tutto.
Il giorno dopo la polizia entrò nella casa dell’uomo, un pensionato. Nella perquisizione trovarono in soffitta delle foto di minori seviziati. Nelle loro facce non era visibile il terrore e l’angoscia per i giorni passati in prigionia, bensì erano sorridenti e soddisfatti.

Un drabble ben costruito, che sul finale il drabble mi ha inquietato.
Nell'insieme, non male, però non ho capito l'epilogo.
L'uomo abitava in una casa dove erano stati torturati i minori? Lo sapeva o no?
Era lui il colpevole degli abusi?
Secondo me, potevi omettere le ultime cinque parole e inserirne di nuove nel testo (terminare a: prigionia). Parere personale.

Ciao Marina. L'uomo era il colpevole degli abusi.

Le ultime cinque parole mi servivano per dare un tono più dark alla storia: i bambini sorridenti perché ora giustizia è stata fatta.