Esteti

Nei dintorni delle mie conoscenze tutti odiano gli esteti. Ero solo curiosa di conoscere la vostra opinione al riguardo.
Ad esempio, non vi ispira il cinismo di Henry Wotton?? O il lusso dello Sperelli??
Dite la vostra sull'estetismo!!
E,magari, sulla possibile rinascita del culto del bello. Ci sono, nella società odierna, le contingenze culturali adatte alla rinascita di un gusto come quello esteta????

Non lo so, chi è un esteta? Uno che si compra un paio di calzini da un milione di dollari? Un coglione del genere? Non ne possiamo fare a meno di uno così?

Non è così!! Quello è un ricco schifoso!!
un esteta è uno che dedica la propria vita all'arte in generale (un po' fancazzista, in effetti), e che cerca di diffondere un gusto scomparso, di contro alle convenzioni!
Prendi Oscar Wilde: era gay, sua madre lo vestiva da femmina quando era piccolo perchè voleva una femmina (fa molto lady oscar ) , si è fatto due anni di prigione... non è uno sfigato riccone qualunque!!!!!
L'estetismo è il tentativo di affermare il gusto per la bellezza, e non per quello che va di moda (della serie: una decina di mie compagne di classe hanno le stesse scarpe solo perchè vanno di moda, fa sono terribili).

Sai cosa, laretta, l'invidia fa parte dell'uomo e sfocia sempre in quacosa di distruttivo. Se poi parliamo di un riccone che ha anche testa apriti cielo. Più cose da invidiare!
Poi, voglio dire, c'è il riccone che beve Cristal ma che ti scambia un metodo classico per un metodo martinotti. In questo caso bisogna impegnarsi per essere invidiosi!

P.S.
Io ho una canottiera da cento mila dollari, qualcosa in contrario?

Ah, ehm, per tornare on topic: come detto essendo l'essere umano di base invidioso ed essendo la critica composta da esseri umani ne viene che molti di questi personaggi siano stati spesso castrati.
Critica o non critica, ricchi o finti ricchi, in mezzo ci sono dei Maestri.

Sì, però mi sfugge che significa dedicare la vita all'arte. Quale arte? Se dedichi la vita all'arte povera o concettuale sei un esteta? Non credo. Devi dedicare la vita all'arte ricca. Insomma per me l'esteta è uno che ama il lusso e ammanta questo con qualche chiacchiera intellettuale. E comunque non è che seguire le mode è sempre male. Voglio dire, se dentro casa monto il telefono a muro di mio nonno con la cornetta che gracchia e non si sente un tubo non è che sono un esteta. Sono un fesso!

Sall, sei un po' fissato con questa storia dell'invidia. Un coglione è un coglione. Quelle che impazziscono per le Kelly di Hermes e ne hanno gli armadi pieni sono delle povere coglione, per come la vedo io, ricche e coglione, e l'invidia c'entra zero (anche perché sono un uomo!)

nick mano fredda ha scritto:
Sall, sei un po' fissato con questa storia dell'invidia. Un coglione è un coglione. Quelle che impazziscono per le Kelly di Hermes e ne hanno gli armadi pieni sono delle povere coglione, per come la vedo io, ricche e coglione, e l'invidia c'entra zero (anche perché sono un uomo!)

Non sono fissato e non sono d'accordo! Cioè io non spenderei mai 5 mila euro o quanto costa per una Kelly di Hermes (eh eh eh grazie tante tu dirai) ma se li avessi spenderei benissimo 100.000 euro per un Breguet. E non è una moda. E non sono un coglione.
La differenza sta tra chi ostenta per ostentare e chi ha una passione.
Posso capire un'appassionata di borse che ha seguito tutta la storia che alla fine arriva a comprarsi la 2.55 o come si chiama di Chanel. Non posso capire quella invece che siccome non sa dove mettere i soldi si compra in un pomeriggio la tua Kelly, la 2.55 e un Breguet per il marito che non sa nemmeno cosa sia un tourbillon!

nick mano fredda ha scritto:Sì, però mi sfugge che significa dedicare la vita all'arte. Quale arte? Se dedichi la vita all'arte povera o concettuale sei un esteta? Non credo. Devi dedicare la vita all'arte ricca. Insomma per me l'esteta è uno che ama il lusso e ammanta questo con qualche chiacchiera intellettuale.

questo perchè ogni volta che si dice "estetismo" si pensa subito e solo a D'Annunzio e alla sua villona etc etc... e, è vero, gli esteti appartengono ad una classe sociale dedita al lusso, ma "estetismo" vuol dire anche ricercare qualcosa che per noi è bello e circondarsene giusto per il gusto di vedere cose che per noi sono belle intorno a noi.
Quindi, se a te piace il dada e ti riempi la casa di Man Ray e compagnia perchè per te quello è bello, e ti piace averlo intorno perchè ti provoca belle sensazioni, anche in questo caso sei esteta.
Non è solo ostentare, è anche un modo di vedere il modo di vivere, in cui è necessario provare piacere per essere felici, circondandosi di cose belle...

laretta ha scritto:"estetismo" vuol dire anche ricercare qualcosa che per noi è bello e circondarsene giusto per il gusto di vedere cose che per noi sono belle intorno a noi.

Ho capito. Però messa così è un esteta pure uno della Roma che ha la casa piena di magliette della Roma di tutte le epoche, compresa quella firmata da Falcao l'ottavo re di Roma, o da Roberto Pruzzo detto O rey di Crocefieschi. Non so se mi spiego. Così è buono tutto. Invece io credo che per esteta si intenda uno che si circonda di un certo particolare tipo di cose, di lusso, appunto.

Sall ha scritto:Non posso capire quella invece che siccome non sa dove mettere i soldi si compra in un pomeriggio la tua Kelly, la 2.55 e un Breguet per il marito che non sa nemmeno cosa sia un tourbillon!

E infatti io parlavo proprio di questi. Degli accumulatori tanto per accumulare. Ho letto da qualche parte che una parlamentare (ho un mezzo sospetto su chi sia) ha 50 Kelly di Hermes, che costando tra i 20 e i 30 mila euro, a seconda se di pelle normale o di coccodrillo, fa un totale tra un milione e un milione e mezzo di euro. Solo in Kelly di Hermes. Voglio dire, questa tizia andrebbe rieducata a vivere, cioè a come si compra un chilo di pane, un litro di latte, si paga il gas, si prende l'autobus...

Detto questo, anche a me non sarebbe dispiaciuto, non so, essere il signor Kaufmann e farmi costruire la casa omonima da Wright, o Farnsworth e farmi costruire la casa omonima da Mies van der Rohe. Ecco, quelli sono ricchi intelligenti per i quali ho una certa invidia, non quelle da 50 Kelly.

ps
ho appena visto su wikipedia che la farnsworth house è costata quanto una cinquantina di kelly! (qualcuno avverta la parlamentare cogliona!)

be' ma allora siamo d'accordo

secondo il dizionario Grabrielli un esteta, nell'accezione positiva del termine, è una persona di gusti raffinati, particolarmente sensibile a tutte le manifestazioni del bello. Dunque, come in tutte le categorie umane, ci saranno gli esteti coglioni e quelli di altissimo spessore.

Sall ha scritto:be' ma allora siamo d'accordo

incredibile eh?

nick mano fredda ha scritto:la farnsworth house è costata quanto una cinquantina di kelly!

nooo che vergogna, povero architetto!! che umiliazione!!
comunque, il romanaccio che si riempie la casa di magliette della Roma è ... un po' come Des Esseintes che si riempie la casa di piante!! (Mi viene da starnutire solo all'idea... )
Non è l'esteta di elevati gusti artistici,ma l'atteggiamento è quello !!!

Il problema è sapere quali sono gli elevati gusti artistici. Ma qui rientrerebbero in ballo i tagli di Fontana e ricominceremmo da capo. Per esempio, se uno va matto per l'orinatoio di Duchamp ha un elevato gusto artistico o no? Mah.

Certo, se parliamo degli oggetti artistici in sé è vero. Ma se consideriamo l'approccio a tali oggetti, qualunque essi siano, se li si espone e ci si "immerge" per lo scopo sopradetto, l'approccio è quello esteta.
Poi, se l'orinatoio di Duchamp lo metti in un bell'ambiente (cioè, non a caso in giro per la casa), è bello sì!! Anche perché non si può pretendere che il bello tra ottocento e novecento sia lo stesso bello di adesso!!
p.s.: VIVA IL DADAISMO! VIVA IL MANIFESTO DADA!

Allora sai qual è il passo successivo? La differenza tra kitsch e camp. Cioè tra il cattivo gusto involontario e il cattivo gusto volontario. Nel senso che se mi costruisco una villa a forma di Partenone pensando di fare una raffinatezza faccio un kitsch, ma se mi costruisco la stessa identica villa a forma di Partenone sapendo benissimo che sto facendo un kitsch ma lo faccio lo stesso proprio perché è un kitsch, allora faccio un camp. Nel primo caso non ho gusto estetico, nel secondo sì e anche piuttosto raffinato, però il risultato è lo stesso: una villa a forma di Partenone. Insomma non è facile raccapezzarsi.

Ma chi fa un kitsch per rievocare chessò, un'epoca, un contesto... di che gruppo fa parte? Perché io magari voglio fare un kitsch, ci spendo i miei bei soldi, sto attento al dettaglio perché sia fottutamente kitsch e poi arrivi tu e me lo cambi in camp, insomma, non abbiamo capito niente!

Se il kitsch è consapevole è camp, anche per distinguerlo dal vero kitsch che è inconsapevole. Se tu sai che stai facendo un kitsch, anzi se vuoi proprio farlo, stai facendo un camp. Anche se il risultato è identico al kitsch. Renzo Arbore colleziona un sacco di oggetti kitsch sapendo che sono kitsch, anzi proprio per quello, quindi camp.

nick mano fredda ha scritto:Se il kitsch è consapevole è camp, anche per distinguerlo dal vero kitsch che è inconsapevole. Se tu sai che stai facendo un kitsch, anzi se vuoi proprio farlo, stai facendo un camp. Anche se il risultato è identico al kitsch. Renzo Arbore colleziona un sacco di oggetti kitsch sapendo che sono kitsch, anzi proprio per quello, quindi camp.

Quindi, in parole povere, il kitsch è assenza di arte, il camp è arte con il kitsch. Non fa una piega

La cosa può essere applicata anche alla letteratura. Se tu scrivi un flusso di coscienza alla Joyce pensando di stare a scrivere qualcosa di straordinariamente bello e originale, stai facendo un kitsch, ma se tu scrivi lo stesso flusso sapendo che stai scopiazzando Joyce anzi lo fai proprio per questo, stai facendo un camp.

L'estetismo estremo può farti fare cose strane. Una donna esteta potrebbe sognare di essere protagonista di una gangbang con i bronzi di Riace, per esempio. Oppure di finire fra le braccia di Kabir, come avviene alla protagonista del mio ultimo romanzo. A proposito: l'ho appena ritirato dal torneo Ioscrittore (dove mi ero già qualificato di nuovo fra i semifinalisti) perché me lo ha chiesto una casa editrice per pubblicarlo. All'inizio della prossima settimana dovrei spedire l'editing definitivo, perciò sto cercando ovunque critiche, commenti, consigli attraverso l'incipit che ho postato su calameo a questo link: http://it.calameo.com/read/00114899461761b8e1948
Anche tu nick, se mi leggi, vallo a vedere, perché con Ben Nahid mi hai portato bene
Il volto della cover è Laura Fimognari, una carissima amica, attrice di talento.

Aspetto commenti e critiche, perché soltanto con quelli si cresce. Laretta, scusami l'invasione nel tuo post, sarei felice di ricevere anche il tuo commento. Per non fare arrabbiareSall, se commentate: Auction House è anche nella vetrina Opere, nella mia cartella. I giudizi postateli lì.
Grazie!

Jamie, tu riusciresti a fare un collegamento al tuo romanzo anche in un thread di giardinaggio...

nick mano fredda ha scritto:La cosa può essere applicata anche alla letteratura. Se tu scrivi un flusso di coscienza alla Joyce pensando di stare a scrivere qualcosa di straordinariamente bello e originale, stai facendo un kitsch, ma se tu scrivi lo stesso flusso sapendo che stai scopiazzando Joyce anzi lo fai proprio per questo, stai facendo un camp.

Quindi Joyce è uno scrittore kitsch.

Ciao Sall. E' vero ciò che affermi sul mio opportunismo però stavolta, credimi, il riferimento ci sta tutto, e tu mi hai dimostrato di non aver letto l'incipit di Auction House Daria, la protagonista, è davvero un'esteta