Primi, passi fondamentali.
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ale
wizblade
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Primi, passi fondamentali.
Ciao a tutti. Propongo come ho già fatto in alti forum, i passi fondamentali che servono per salvare i nostri diritti quando un manoscritto viene mandato alla deriva nel mare degli editori... spero serva...
Re: Primi, passi fondamentali.
-PASSO 1-
Ho appena finito il mio "capolavoro". Se lo devo mandare alle case editrici come mi proteggo?Per prima cosa dobbiamo stamparlo e firmarlo su ogni pagina. Prendiamo una busta di quelle per A4 e lo chiudiamo dentro, sigillato con scotch. Andiamo al primo ufficio postale e ce lo autospediamo con raccomandata con ricevuta di ritorno.Quando arriverà a casa, dovremo metterlo in un posto sicuro con tanto di ricevuta di ritorno e non aprirlo mai. Questa cosa veniva fatta negli anni 80-90 dagli artisti, ma il timbro postale su un pacco chiuso a livello legale è sempre una garanzia.
Ho appena finito il mio "capolavoro". Se lo devo mandare alle case editrici come mi proteggo?Per prima cosa dobbiamo stamparlo e firmarlo su ogni pagina. Prendiamo una busta di quelle per A4 e lo chiudiamo dentro, sigillato con scotch. Andiamo al primo ufficio postale e ce lo autospediamo con raccomandata con ricevuta di ritorno.Quando arriverà a casa, dovremo metterlo in un posto sicuro con tanto di ricevuta di ritorno e non aprirlo mai. Questa cosa veniva fatta negli anni 80-90 dagli artisti, ma il timbro postale su un pacco chiuso a livello legale è sempre una garanzia.
Re: Primi, passi fondamentali.
-PASSO 2-
Adesso che abbiamo il nostro pacchetto nel cassetto, andiamo sul sito della SIAE alla sezione OLAF. Scarichiamo i moduli per il (deposito) dell'opera. Avete capito bene. Non dobbiamo iscriverci alla SIAE, ciò avverrà solo se una casa editrice decide di pubblicarvi. Si dovrà pagare un bollettino da allegare insieme ai moduli compilati. Prendete il vostro capolavoro e lo firmate su ogni pagina. Spedite tutto alla SIAE con raccomandata. Dopo qualche tempo vi arriverà a casa una lettera. La SIAE assegnerà alla vostra opera un numero di serie che vale per 5 anni. Ora i vostri diritti sono salvi.
Adesso che abbiamo il nostro pacchetto nel cassetto, andiamo sul sito della SIAE alla sezione OLAF. Scarichiamo i moduli per il (deposito) dell'opera. Avete capito bene. Non dobbiamo iscriverci alla SIAE, ciò avverrà solo se una casa editrice decide di pubblicarvi. Si dovrà pagare un bollettino da allegare insieme ai moduli compilati. Prendete il vostro capolavoro e lo firmate su ogni pagina. Spedite tutto alla SIAE con raccomandata. Dopo qualche tempo vi arriverà a casa una lettera. La SIAE assegnerà alla vostra opera un numero di serie che vale per 5 anni. Ora i vostri diritti sono salvi.
Re: Primi, passi fondamentali.
-PASSO 3-
E' importante tutelarsi perchè le case editrici spesso non accettano raccomandate, quindi la vostra opera dovrà essere spedita per posta ordinaria (ricordo nessuna tracciabilità) e le stesse case editrici non restituiscono i manoscritti perchè sarebbe una spesa insormontabile. Inoltre alcune accettano anche i manoscritti via mail.
E' importante tutelarsi perchè le case editrici spesso non accettano raccomandate, quindi la vostra opera dovrà essere spedita per posta ordinaria (ricordo nessuna tracciabilità) e le stesse case editrici non restituiscono i manoscritti perchè sarebbe una spesa insormontabile. Inoltre alcune accettano anche i manoscritti via mail.
Re: Primi, passi fondamentali.
-PASSO 4-
Abbiamo ben chiaro in mente cosa abbiamo scritto, quindi invece di usare solo internet, visto che siamo dei sognatori, prendiamo il quasi ormai dimenticato foglio di carta e penna e andiamo a fare un giro in libreria. Girando per gli scaffali cerchiamo dei libri che seguano la nostra china e segnamo l'editore che lo ha pubblicato.Ora torniamo a casa e possiamo utilizzare internet non per andare alla deriva ma per cercare informazioni mirate. Abbiamo trovato gli editori che potrebbero investire su di noi? Bene. I nostri diritti sono al sicuro? Perfetto. Prendiamo la nostra opera e facciamo in modo che somigli il più possibile ad un libro. Cerchiamo di non spedire fogli scritti a mano pieni di errori o cancellature. Facciamo una bella stampa corretta e alleghiamo una breve presentazione di chi siamo (mezza pagina basta), un'introduzione della storia che stiamo sottoponendo all'attenzione, ed i contatti email, indirizzo e telefono. Rileghiamo il tutto (costo 1 euro) in qualsiasi copisteria e la possiamo spedire per posta ordinaria a chi abbiamo scelto.
Abbiamo ben chiaro in mente cosa abbiamo scritto, quindi invece di usare solo internet, visto che siamo dei sognatori, prendiamo il quasi ormai dimenticato foglio di carta e penna e andiamo a fare un giro in libreria. Girando per gli scaffali cerchiamo dei libri che seguano la nostra china e segnamo l'editore che lo ha pubblicato.Ora torniamo a casa e possiamo utilizzare internet non per andare alla deriva ma per cercare informazioni mirate. Abbiamo trovato gli editori che potrebbero investire su di noi? Bene. I nostri diritti sono al sicuro? Perfetto. Prendiamo la nostra opera e facciamo in modo che somigli il più possibile ad un libro. Cerchiamo di non spedire fogli scritti a mano pieni di errori o cancellature. Facciamo una bella stampa corretta e alleghiamo una breve presentazione di chi siamo (mezza pagina basta), un'introduzione della storia che stiamo sottoponendo all'attenzione, ed i contatti email, indirizzo e telefono. Rileghiamo il tutto (costo 1 euro) in qualsiasi copisteria e la possiamo spedire per posta ordinaria a chi abbiamo scelto.
Re: Primi, passi fondamentali.
-PASSO 5-
Ora dobbiamo creare un documento (un foglio excel ad esempio) e segnamo la data e gli editori a cui abbiamo spedito la nostra opera. Questo perchè i tempi che intercorrono tra la ricezione dell'opera e la risposta, qualunque essa sia, sono piuttosto lunghi e rischiamo di dimenticarci qualcosa. Per avere dei buoni risultati, dobbiamo innanzitutto fare i passi giusti all'inizio. Non ha alcun senso mandare email, o telefonare per sapere che fine ha fatto il nostro manoscritto. Noi dobbiamo fare solo la nostra parte, gli editori sanno fare molto bene il loro lavoro e qualora interessati, non tarderanno a farsi sentire. Questi cinque passi ci permettono di poter far girare la nostra opera senza paura che vada nella mani di qualcuno che con qualche accorgimento la possa riciclare, e mette gli editori nella condizione ideale di poter valutare il nostro lavoro. Gli unici che danno subito risposte lusinghiere sono i famosi stampatori o come si fanno chiamare loro editori a pagamento. Ricordo di prestare molta attenzione a questi individui, ci si potrebbe trovare solo con un sogno infranto tra le mani. Il segreto è non avere fretta...mai... in bocca al lupo a tutti.
Ora dobbiamo creare un documento (un foglio excel ad esempio) e segnamo la data e gli editori a cui abbiamo spedito la nostra opera. Questo perchè i tempi che intercorrono tra la ricezione dell'opera e la risposta, qualunque essa sia, sono piuttosto lunghi e rischiamo di dimenticarci qualcosa. Per avere dei buoni risultati, dobbiamo innanzitutto fare i passi giusti all'inizio. Non ha alcun senso mandare email, o telefonare per sapere che fine ha fatto il nostro manoscritto. Noi dobbiamo fare solo la nostra parte, gli editori sanno fare molto bene il loro lavoro e qualora interessati, non tarderanno a farsi sentire. Questi cinque passi ci permettono di poter far girare la nostra opera senza paura che vada nella mani di qualcuno che con qualche accorgimento la possa riciclare, e mette gli editori nella condizione ideale di poter valutare il nostro lavoro. Gli unici che danno subito risposte lusinghiere sono i famosi stampatori o come si fanno chiamare loro editori a pagamento. Ricordo di prestare molta attenzione a questi individui, ci si potrebbe trovare solo con un sogno infranto tra le mani. Il segreto è non avere fretta...mai... in bocca al lupo a tutti.
Re: Primi, passi fondamentali.
Credo che l'informazione, specialmente per gente come noi che non è dell'ambiente, sia fondamentale. Ho avuto la fortuna di avere consiglio da diverse persone che mi hanno vivamente sconsigliato di accettare i contratti a pagamento.Ci sono delle puntualizzazioni da fare. NON dovete accettare i contratti a pagamento perché:
Molto spesso non si tratta di editori, ma di stampatori, il che é molto diverso. Rischiate di trovarvi 500 copie stampate e nessuno che le distribuisce.
Se distribuicono, spesso lo fanno in un'unica piccola libreria che nessuno conosce.
Promettono guadagni grandiosi grazie all'inserimento del vostro lavoro su un sito internet come ebook. In Italia da questo punto di vista siamo ancora in alto mare. Trovereste il vostro libro in una vetrina enorme, insieme a guide tecniche, barzellette e manuali vari.
Spesso al momento di prendere i soldi, questi individui, spariscono misteriosamente o saltano fuori clausole inaspettate che conducono sempre a controversie irrisolvibili.
Si potrebbe provare a stamparlo e provare a distribuirlo presso piccole librerie indipendenti.
Una persona che dopo diverso tempo ritengo saggia, mi ha detto di non avere fretta. Un buon libro è esattamente come una bottiglia di vino, necessita di pazienza, dedizione, attenzione per arrivare alla maturazione. L'aspetto fondamentale da considerare è che (a parte pochi casi eclatanti), non si nasce scrittori. Il libro anche se ci sembra perfetto, va riletto, corretto, se necessario smembrato e rifatto, la critica deve essere la nostra maestra.
Se una casa editrice decide di investire su un esordiente, deve sostenere delle spese enormi, c'é un background ignoto ai più, nell'attività di una casa editrice seria. La distribuzione e la pubblicità ad esempio sono un aspetto fondamentale e che costa un patrimonio, altrimenti si rischia di finire nell'angolo del centro commerciale, vicino ai pannolini. Noi esordienti, dobbiamo avere pazienza e fiducia, specialmente per i più giovani che magari si scoraggiano subito, perchè spesso alcune case hanno dei modi di fare a dir poco ruvidi. Un saluto a tutti ;-)
Molto spesso non si tratta di editori, ma di stampatori, il che é molto diverso. Rischiate di trovarvi 500 copie stampate e nessuno che le distribuisce.
Se distribuicono, spesso lo fanno in un'unica piccola libreria che nessuno conosce.
Promettono guadagni grandiosi grazie all'inserimento del vostro lavoro su un sito internet come ebook. In Italia da questo punto di vista siamo ancora in alto mare. Trovereste il vostro libro in una vetrina enorme, insieme a guide tecniche, barzellette e manuali vari.
Spesso al momento di prendere i soldi, questi individui, spariscono misteriosamente o saltano fuori clausole inaspettate che conducono sempre a controversie irrisolvibili.
Si potrebbe provare a stamparlo e provare a distribuirlo presso piccole librerie indipendenti.
Una persona che dopo diverso tempo ritengo saggia, mi ha detto di non avere fretta. Un buon libro è esattamente come una bottiglia di vino, necessita di pazienza, dedizione, attenzione per arrivare alla maturazione. L'aspetto fondamentale da considerare è che (a parte pochi casi eclatanti), non si nasce scrittori. Il libro anche se ci sembra perfetto, va riletto, corretto, se necessario smembrato e rifatto, la critica deve essere la nostra maestra.
Se una casa editrice decide di investire su un esordiente, deve sostenere delle spese enormi, c'é un background ignoto ai più, nell'attività di una casa editrice seria. La distribuzione e la pubblicità ad esempio sono un aspetto fondamentale e che costa un patrimonio, altrimenti si rischia di finire nell'angolo del centro commerciale, vicino ai pannolini. Noi esordienti, dobbiamo avere pazienza e fiducia, specialmente per i più giovani che magari si scoraggiano subito, perchè spesso alcune case hanno dei modi di fare a dir poco ruvidi. Un saluto a tutti ;-)
Re: Primi, passi fondamentali.
Mi si chiedeva cosa poteva succedere se mandiamo il nostro manoscritto ad un editore senza essere coperti dai diritti d'autore. La risposta é: "tutto e niente".
Niente, perchè potremmo essere nel calderone delle migliaia di manoscritti a cui si darà un'occhiata per poi capire che non valiamo nulla.
Tutto, perché il nostro capolavoro potrebbe finire nelle mani di qualcuno che "nasa" aria di novità. In questo caso a tutti piace pensare che ci sarà un lieto fine e magari sarà anche vero... Non vogliamo essere pessimisti o fatalisti, anzi ci piace pensare che il nostro sogno si realizzi, ma dobbiamo essere in grado di difenderci, nel caso in cui qualcuno si creda tanto da furbo da convincersi che la parola esordiente sia sinonimo di sprovveduto.
Purtroppo ci sono delle figure sconosciute ai più... si tratta dei ghost writers... qualcuno sa di cosa si tratta?
Niente, perchè potremmo essere nel calderone delle migliaia di manoscritti a cui si darà un'occhiata per poi capire che non valiamo nulla.
Tutto, perché il nostro capolavoro potrebbe finire nelle mani di qualcuno che "nasa" aria di novità. In questo caso a tutti piace pensare che ci sarà un lieto fine e magari sarà anche vero... Non vogliamo essere pessimisti o fatalisti, anzi ci piace pensare che il nostro sogno si realizzi, ma dobbiamo essere in grado di difenderci, nel caso in cui qualcuno si creda tanto da furbo da convincersi che la parola esordiente sia sinonimo di sprovveduto.
Purtroppo ci sono delle figure sconosciute ai più... si tratta dei ghost writers... qualcuno sa di cosa si tratta?
Re: Primi, passi fondamentali.
Ciao. Avevo fatto tutto bene e poi sono inciampata al 5° passo: non ho il minimo ricordo degli editori a cui ho inviato, del quando, e delle risposte... ma tant'è, niente di irrimediabile, mi sembra.
Hai postato il tuo incipit? Sarei curiosa!
Hai postato il tuo incipit? Sarei curiosa!
ale- Inchiostro Blu
- Messaggi : 1299
Località : spostata
Re: Primi, passi fondamentali.
Ciao Ale.
Il passo 5 é più per te che per gli editori. Il problema é che se hai la tua situazione sotto controllo é molto meglio. Eviterai di spedire il libro più volte allo stesso editore. La rilegatura e la spedizione del cartaceo costicchiano se ragioni in termini di grandi numeri. Considera che io ho spesso intorno ai 1200 euro in due anni in pacchi vari, rilegature e stampe.
Il mio incipit non l'ho postato ancora. Io non ho partecipato a questo concorso, ma grazie a Deb sono arrivato qui e credo sia un bel posto. Il brainstorming in Italia ancora non é diffuso, mentre negli US si. Ci da la possibiltà di non commettere errori comuni. Il mio primo romanzo uscirà tra una settimana, ma ho possibilità di far leggere il primo capitolo. Mi piacerebbe postarlo qui, ma non so se é regolare. Tu che dici?
Nel caso sul mio sito ufficiale si può vedere sia il trailer che leggere un capitolo. I giudizi e le critiche sono fondamentali per la crescita di uno scrittore o aspirante tale.
Io sono estremamente critico nei miei confronti, ma qui mi sembra di capire che lo siamo tutti... sarà deformazione professionale?
A presto. Max
Il passo 5 é più per te che per gli editori. Il problema é che se hai la tua situazione sotto controllo é molto meglio. Eviterai di spedire il libro più volte allo stesso editore. La rilegatura e la spedizione del cartaceo costicchiano se ragioni in termini di grandi numeri. Considera che io ho spesso intorno ai 1200 euro in due anni in pacchi vari, rilegature e stampe.
Il mio incipit non l'ho postato ancora. Io non ho partecipato a questo concorso, ma grazie a Deb sono arrivato qui e credo sia un bel posto. Il brainstorming in Italia ancora non é diffuso, mentre negli US si. Ci da la possibiltà di non commettere errori comuni. Il mio primo romanzo uscirà tra una settimana, ma ho possibilità di far leggere il primo capitolo. Mi piacerebbe postarlo qui, ma non so se é regolare. Tu che dici?
Nel caso sul mio sito ufficiale si può vedere sia il trailer che leggere un capitolo. I giudizi e le critiche sono fondamentali per la crescita di uno scrittore o aspirante tale.
Io sono estremamente critico nei miei confronti, ma qui mi sembra di capire che lo siamo tutti... sarà deformazione professionale?
A presto. Max
Re: Primi, passi fondamentali.
Max,
sapevo dei primi passi e sono ben circostanziata sul passo 5, so dei ghost writers e un'amica esperta di copywrite mi ha anche fornito indicazioni sulla Siae locale. Eppure non ho fatto nessuno dei passi consigliati tranne tenere memoria e rintracciabilità di premi ed editori cui il manoscritto o il file é stato inviato.
perché? Fiducia, ignavia, fretta, solita maniera di dirsi, "Ma va, me lo devono davvero valutare bene e pubblicare? "In tal caso lo copriranno loro per pubblicarlo come é avvenuto per tanti amici. Poi c'era l'alibi del file datato in macchina che, comunque, a furia di rimaneggiarlo avvicina sempre di più la data. L'ultimo risale a giorno 8/6/2010, ma devo avere una versione anteriore.
Rimedierò subito, anche perché solo a pochi editori ho mandato il mio romanzo, incluso Mauri Spagnol e dopo l'ultima revisione intendo fare una spunta rigorosa di possibili editori interessati.
Concordo in pieno sul non volere dare credito agli editori a pagamento, so già che tutto ricade su chi scrive da una serie di antologie di autori vari pubblicati e in giro per le presentazioni a nostro oneroso carico. D'accordo anche sull'avere pazienza.
Posso chiedere con chi pubblichi e dove trovo il tuo sito? Se ti interessa per mail pvt mando il mio blog.
TerryLuna
sapevo dei primi passi e sono ben circostanziata sul passo 5, so dei ghost writers e un'amica esperta di copywrite mi ha anche fornito indicazioni sulla Siae locale. Eppure non ho fatto nessuno dei passi consigliati tranne tenere memoria e rintracciabilità di premi ed editori cui il manoscritto o il file é stato inviato.
perché? Fiducia, ignavia, fretta, solita maniera di dirsi, "Ma va, me lo devono davvero valutare bene e pubblicare? "In tal caso lo copriranno loro per pubblicarlo come é avvenuto per tanti amici. Poi c'era l'alibi del file datato in macchina che, comunque, a furia di rimaneggiarlo avvicina sempre di più la data. L'ultimo risale a giorno 8/6/2010, ma devo avere una versione anteriore.
Rimedierò subito, anche perché solo a pochi editori ho mandato il mio romanzo, incluso Mauri Spagnol e dopo l'ultima revisione intendo fare una spunta rigorosa di possibili editori interessati.
Concordo in pieno sul non volere dare credito agli editori a pagamento, so già che tutto ricade su chi scrive da una serie di antologie di autori vari pubblicati e in giro per le presentazioni a nostro oneroso carico. D'accordo anche sull'avere pazienza.
Posso chiedere con chi pubblichi e dove trovo il tuo sito? Se ti interessa per mail pvt mando il mio blog.
TerryLuna
TerryLuna- Inchiostro Bianco
- Messaggi : 24
Re: Primi, passi fondamentali.
Ciao Terry. Sono contento che questi passi risultino utili. Credo sia il caso di coprirsi le spalle... magari il nostro libro non uscirà mai, ma se esce tu sai bene che rappresenta un pezzo di te. Proteggi la tua persona? Non é mai troppo tardi per far in modo che i nostri diritti siano salvi.
Sarò felice di navigare nel tuo blog, quindo mandalo pure pvt.
Il mio sito é www.maxdezzi.com racconta di me e delle mie ispirazioni ho anche un blog ma é tutto sul sito. Il mio editore é piccolo, si chiama IPOC e pubblica solo online, ma devi vedere quali sono le tue esigenze. Nel mio caso andava bene così. A presto
Sarò felice di navigare nel tuo blog, quindo mandalo pure pvt.
Il mio sito é www.maxdezzi.com racconta di me e delle mie ispirazioni ho anche un blog ma é tutto sul sito. Il mio editore é piccolo, si chiama IPOC e pubblica solo online, ma devi vedere quali sono le tue esigenze. Nel mio caso andava bene così. A presto
Re: Primi, passi fondamentali.
Correggo una notizia fornita da Wizblade a proposito della SIAE. Ho esperienze dirette e non è possibile spedire per posta, ma recarsi direttamente ad una sede, in quanto bisogna riempire dei moduli e pagare il prezzo del servizio che è molto alto. Per quanto riguarda il resto mi sembra che sia più o meno corretto. Naturalmente sappiamo cosa sono i ghostwriters, sono quelli che scrivono il 90% dei libri in commercio. Cosa c'entrano con i manoscritti non riesco a capire. Riguardo alle procedure per tutelare il nostro capolavoro, prima di tutto bisogna essere dei gran presuntuosi per immaginare che tutti sono lì pronti a copiare le nostre pagine, secondo eviterei di pensare che inviato un manoscritto la casa editrice lo legge: errore! Lo getta nel cestino direttamente, neanche apre la busta, credetemi. Volete, una prova? Semplice! Invece di inviare il testo senza dire nulla, prima inviate una lettera dove chiedete il permesso di inviare il manoscritto, bene, vedrete che non risponde nessuno, o se rispondono sono in pochissimi e tutte editrici semi sconosciute. La realtà è che bisogna convincersi di avere a che fare con comportamenti criminali, e da ciò comportarsi di conseguenza. E' dal 1993 che cerco di trattare con le case editrici: un vero incubo!
Ciao
Ciao
Re: Primi, passi fondamentali.
Ciao Thomas. Mi permetto di correggerti relativamente alle info della SIAE. Si può andare nelle sedi a recuperare i moduli, oppure andare sul sito e leggere i punti guida per il deposito di un'opera inedita nella sez. OLAF.
http://www.siae.it/Olaf_doi.asp?click_level=1300.0300&link_page=Olaf_DOI_ComeDepositare.htm
I documenti da compilare si scaricano e compilano, con tanto di bollettino, che una volta pagato, deve essere inserito nella busta insieme al manoscritto ed ai famosi moduli. Il prezzo non é poi così esoso, si parla di 100 euro o giù di lì per un periodo di 5 anni. Alla SIAE si spedisce per raccomandata con ricevuta di ritorno e rispondono nello stesso modo. Per quel che riguarda la lettura dei manoscritti da parte delle case editrici, sono d'accordo con te... purtroppo. Le majors prendono in considerazione solo autori "segnalati"... cosa vorrà poi dire chi lo sa. Le piccole talvolta rispondono, ma nel 90%dei casi rientrano tra i famosi stampatori che ti chiedono i soldi per pubblicare il libro, mentre alla fine stampano un certo numero di copie che poi ti ritrovi in mano senza sapere cosa farne.
Relativamente ai ghostwriters, non scrivono solo cose a cui viene affibbiato il nome di un altro, ma talvolta, ed é questo il motivo per cui penso sia giusto tutelarsi, tra i tanti manoscritti mandati alle case dove nessuno li legge, si trova una bella idea, si prende il manoscritto e si dice al ghostwriter di cambiarlo in modo da renderlo "adatto". Dopo qualche anno esce un libro dove stranamente la storia assomiglia a qualcosa scritto da te...
Sono d'accordo che non tutti siano in agguato ad aspettare noi, ma credo che mettersi nella condizione di stare tranquilli sia meglio.
http://www.siae.it/Olaf_doi.asp?click_level=1300.0300&link_page=Olaf_DOI_ComeDepositare.htm
I documenti da compilare si scaricano e compilano, con tanto di bollettino, che una volta pagato, deve essere inserito nella busta insieme al manoscritto ed ai famosi moduli. Il prezzo non é poi così esoso, si parla di 100 euro o giù di lì per un periodo di 5 anni. Alla SIAE si spedisce per raccomandata con ricevuta di ritorno e rispondono nello stesso modo. Per quel che riguarda la lettura dei manoscritti da parte delle case editrici, sono d'accordo con te... purtroppo. Le majors prendono in considerazione solo autori "segnalati"... cosa vorrà poi dire chi lo sa. Le piccole talvolta rispondono, ma nel 90%dei casi rientrano tra i famosi stampatori che ti chiedono i soldi per pubblicare il libro, mentre alla fine stampano un certo numero di copie che poi ti ritrovi in mano senza sapere cosa farne.
Relativamente ai ghostwriters, non scrivono solo cose a cui viene affibbiato il nome di un altro, ma talvolta, ed é questo il motivo per cui penso sia giusto tutelarsi, tra i tanti manoscritti mandati alle case dove nessuno li legge, si trova una bella idea, si prende il manoscritto e si dice al ghostwriter di cambiarlo in modo da renderlo "adatto". Dopo qualche anno esce un libro dove stranamente la storia assomiglia a qualcosa scritto da te...
Sono d'accordo che non tutti siano in agguato ad aspettare noi, ma credo che mettersi nella condizione di stare tranquilli sia meglio.
Re: Primi, passi fondamentali.
Con la SIAE avevo un'esperienza datata, ai miei tempi non era possibile fare nulla on line. Prendo atto che ora è cambiato.
Per quanto riguarda i gost, mi fa piacere leggere che dei sospetti li ha avuti anche qualcun'altro. Ultimamente, non invio a case editrici e non partecipo più a nessun concorso, primo perché è sopraggiunta una certa stanchezza, secondo perché mi è sorto il sospetto che le case editrici agiscono proprio in questo modo subdolo e criminale. Ossia, prendono tutto quello che inviamo e poi scopiazzano qua e là per inserire tutto nei loro computer. Ora che mi informi anche del brutto uso che ne fanno i gost, mi convinco sempre di più che ci troviamo davvero in bruttissime acque.
Per quanto riguarda i gost, mi fa piacere leggere che dei sospetti li ha avuti anche qualcun'altro. Ultimamente, non invio a case editrici e non partecipo più a nessun concorso, primo perché è sopraggiunta una certa stanchezza, secondo perché mi è sorto il sospetto che le case editrici agiscono proprio in questo modo subdolo e criminale. Ossia, prendono tutto quello che inviamo e poi scopiazzano qua e là per inserire tutto nei loro computer. Ora che mi informi anche del brutto uso che ne fanno i gost, mi convinco sempre di più che ci troviamo davvero in bruttissime acque.
Re: Primi, passi fondamentali.
Sarebbe bello sbagliarsi... ma vedo che quasi tutti la pensiamo così...
Re: Primi, passi fondamentali.
Forse perché siamo gli esclusi, i perdenti, quelli che Darwin condanna all'estinzione. Se parlassero i vincenti, scommento che direbbero ben altre cose. La selezione naturale vale anche per questo.
Re: i primi passi
Io, onestamente, non mi sono mai tutelata. Non mi ricordo nemmeno a chi ho spedito il manoscritto. E mi è sempre andata bene. Non sarà che scrivo schifezze? Non credo che siano tutti pronti a scopiazzare le mie cose. Comunque è vero, la SIAE ti assicura. Tutto sta a trovare il plagio e a dimostrarlo. Ciao. In bocca al lupo.
PS- Mursia risponde, e anche PIEMME e Sellerio. Caso mai dicono di no. Però ti mandano una lettera di diniego. Provare per credere.
PS- Mursia risponde, e anche PIEMME e Sellerio. Caso mai dicono di no. Però ti mandano una lettera di diniego. Provare per credere.
Aspide- Inchiostro Blu
- Messaggi : 1953
Località : Montagne appenniniche
Re: Primi, passi fondamentali.
Ciao Aspide. Il problema é proprio lì... trovare il plagio e dimostrarlo. Le case editrici (alcune...poche), rispondono, sono d'accordo con te, ho provato anche io. Questo vademecum l'ho fatto in seguito al mio percorso. Sapere che c'é qualcosa che dimostra che un romanzo o qualsiasi altra opera l'ho fatta io, mi tranquillizza. Si può anche mandare il tutto senza fare nulla, se ci si fida, dipende dai punti di vista. Basta comunque credere nei propri progetti.
Re: Primi, passi fondamentali.
Merito al merito, Mursia, Sellerio e Piemme rispondono, anche qualche altra casa risponde, ma il carattere generale rimane quello della più ignobile maleducazione.
Non so se è vero, ma ho sentito dire, vox populi, che anche nella SIAE ci sono intrallazzi e porcherie, quando scadono i cinque anni di copertura, e anche perché provare un plagio è una impresa pazzesca. In pratica basta far scadere i cinque anni, prendere un manoscritto, cambiare qualche riga, o addirittura qualche parola qua e là, ed ecco una nuova opera pronta per la stampa, che potresti benissimo non incontrare mai nella tua vita. Tuttavia, queste sono procedure datate, ora ci sono i computer generatori automatici di storie, basta scannerizzare centinaia di manoscritti che giungono in continuazione e procedere poi alla creazione di opere. Più facile di così?!
Non so se è vero, ma ho sentito dire, vox populi, che anche nella SIAE ci sono intrallazzi e porcherie, quando scadono i cinque anni di copertura, e anche perché provare un plagio è una impresa pazzesca. In pratica basta far scadere i cinque anni, prendere un manoscritto, cambiare qualche riga, o addirittura qualche parola qua e là, ed ecco una nuova opera pronta per la stampa, che potresti benissimo non incontrare mai nella tua vita. Tuttavia, queste sono procedure datate, ora ci sono i computer generatori automatici di storie, basta scannerizzare centinaia di manoscritti che giungono in continuazione e procedere poi alla creazione di opere. Più facile di così?!
Re: Primi, passi fondamentali.
Parlo da ignorante in materia.
Ma non sarebbe piu' conveniente per una casa editrice puntare su un autore emergente che ha scritto una buona/ottima storia
(e che quindi potenzialmente ne potrebbe scrivere altre) piuttosto che fottergli l'opera e morta li?
Ma non sarebbe piu' conveniente per una casa editrice puntare su un autore emergente che ha scritto una buona/ottima storia
(e che quindi potenzialmente ne potrebbe scrivere altre) piuttosto che fottergli l'opera e morta li?
tormento- Inchiostro Blu
- Messaggi : 1111
Età : 39
Località : Padova
Re: Primi, passi fondamentali.
No, perché un elemento importantissimo della vendita è il presunto autore. E' la firma che fa vendere no il titolo. Se il povero Baricco mettesse la firma su un qualsiasi romanzo scritto da un qualsiasi sconosciuto, venderebbe e sarebbe recensito come mai non potrebbe il vero autore.
Re: Primi, passi fondamentali.
Thomas Mann ha scritto:No, perché un elemento importantissimo della vendita è il presunto autore. E' la firma che fa vendere no il titolo.
Pensavo fosse il battage mediatico.
tormento- Inchiostro Blu
- Messaggi : 1111
Età : 39
Località : Padova
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Lun 04 Mar 2024, 17:18 Da tiziana
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Ven 19 Gen 2024, 19:37 Da carmy77
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