INCREDIBILE....!!!!!!!!!!

tormento ha scritto:

urios ha scritto:creare - che so' - una propria casa ed

Combattere il nemico, diventando il nemico noi stessi? In verita' stiamo tentando di invertire la tendenza in qualche modo e creare una cominita'
di scrittori liberi, cosa questo significhi ancora non e' molto chiaro.

liberi da cosa ?
da meri criteri commerciali ?

Tormento la proposta di creare una casa editrice è ardita, complessa ma non impossibile. Sarebbe più giusto che degli scrittori gestissero una casa editrice piuttosto che dei commercianti.

Mi rifaccio sempre ad Anais Nin che negli anni della guerra stampava nella sua propria tipografia,,,un duro lavoro,,, ma di grande soddisfazione.
Quanti talenti potrebbero emergere !

Bisognerebbe proporsi alle case editrici come una community autoregolata che ha al suo interno dinamiche di selezione meritocratica e sforna testi validi, cosi vedrete che le case editrici attuali potrebbero darci corda. O qualcosa del genere.

tormento ha scritto:Bisognerebbe proporsi alle case editrici come una community autoregolata che ha al suo interno dinamiche di selezione meritocratica e sforna testi validi, cosi vedrete che le case editrici attuali potrebbero darci corda. O qualcosa del genere.

bisognerà lavorare sulle

dinamiche di selezione meritocratica

come le definisci,
in primis stabilirle ma ci sarà sempre una giuria a valutare

... e noi a contestare....

urios ha scritto:bisognerà lavorare sulle

dinamiche di selezione meritocratica

come le definisci,
in primis stabilirle ma ci sarà sempre una giuria a valutare

... e noi a contestare....

Non capisco cosa intendi. Ci sono gia' dei tornei in atto in questo forum, e tutti sono giudice, giuria e boia.

intendevo dire che come potrebbe essere sindacabile il giudizio - negativo - di una casa ed., potrebbe esserlo ugualmente quello di una giuria interna alla community di scrittori stessi

urios ha scritto:intendevo dire che come potrebbe essere sindacabile il giudizio - negativo - di una casa ed., potrebbe esserlo ugualmente quello di una giuria interna alla community di scrittori stessi

Si ma non noti una piccola differenza? Le case editrici sono spinte da dinamiche meramente commerciali, mentre noi no? E' proprio questa dinamica che va sradicata.

certo, come dicevo all'inizio, vanno scardinate le motivazioni commerciali

e' anche vero che questo concorso, per le selezioni varie, ipotesi di ingiustizie e altro, non è stato vissuto molto bene da noi partecipanti esclusi

sempre rifiuti sono

urios ha scritto:certo, come dicevo all'inizio, vanno scardinate le motivazioni commerciali

e' anche vero che questo concorso, per le selezioni varie, ipotesi di ingiustizie e altro, non è stato vissuto molto bene da noi partecipanti esclusi

sempre rifiuti sono

Ma un conto sono rifiuti immotivati, oppure voti dati senza rispettare i giudizi, oppure voti abbassati perche' tanto "chissenefrega". Qui abbiamo la possibilita' di confrontarci MOLTO di piu' e limitare al minimo le ingiustizie.

splendido !
sperando sempre nell'onestà del giudizio !

urios ha scritto:splendido !
sperando sempre nell'onestà del giudizio !

Chi verra' scoperto a non essere completamente sincero subira' indicibili torture.

T O R M E N T O !

Ho una proposta: perché non ci impegniamo talmente tanto con questo forum da diventare una grande realtà e proporre da noi stessi i vincitori per un ennesimo torneo organizzato da GeMS? Mi riferisco ovviamente ai soli iscritti al forum. Potrebbe iniziare così una nuova esperienza? Magari più corretta?

Va bene tutto, ma ricordatevi che per quanto riguarda le materie umanistiche, e quindi anche la scrittura, non è possibile dare una valutazione oggettiva, perchè ognuno di noi ha in testa modelli di valutazione diversi. Quindi il più bravo è quello che piace di più, o quello che risponde alle mode del momento o a determinate esigenze del gruppo. D'altra parte, mi sembra che l'inchiesta di Ercole abbia proprio dimostrato questo.

Aspide ha scritto:Va bene tutto, ma ricordatevi che per quanto riguarda le materie umanistiche, e quindi anche la scrittura, non è possibile dare una valutazione oggettiva, perchè ognuno di noi ha in testa modelli di valutazione diversi. Quindi il più bravo è quello che piace di più, o quello che risponde alle mode del momento o a determinate esigenze del gruppo. D'altra parte, mi sembra che l'inchiesta di Ercole abbia proprio dimostrato questo.

Aspide sotto certi punti di vista hai ragione, anche se quelli del torneo dei parametri ben chiari e definiti ce li avevano dati. Degli altri parametri potrebbero essere la capacità di creare immagini, l'uso sapiente nel gioco delle parole, la ricchezza del linguaggio, l'originalità della storia. Questi sono parametri oggettivi. Se Mann è Mann e Dostoevskij è Dostoevskij un motivo ci sarà...

No, Ercole. Sarebbe possibile solo se ci fosse un gruppo di lavoro allenato a valutare secondo certi parametri. Altrimenti è un casino. Pensa alle valutazioni di Gems. Loro gli indicatori ce li avevano forniti. Il problema è stato come ognuno di noi li ha interpretati e utilizzati. Tuttavia, ciò non significa che ogni giudizio, se formulato con cognizione di causa, non abbia il suo valore. Si possono dare giudizi ragionevoli, meditati, motivati, ma non per questo oggettivi. Mann e Dostoewskij sono due grandissimi, ma loro sono sopravvissuti al tempo. Come il povero Svevo, che ha dovuto sempre pubblicarsi i romanzi da solo. I Gems della sua epoca non lo volevano. Ma questo è un altro discorso.
Ciao, Aspy

Aspide ha scritto:No, Ercole. Sarebbe possibile solo se ci fosse un gruppo di lavoro allenato a valutare secondo certi parametri. Altrimenti è un casino.

Sentendo parlare qui sul forum ce n'è di gente allenata che potrebbe costituire un gruppo saldo di lavoro. Sicuramente ci sarebbe più correttezza di quella dimostrata nel torneo.
Per esempio nel torneo della Newton Compton chi vuole partecipare come giurato si impegna a non partecipare come scrittore firmando una dichiarazione. Mi pare molto più onesto, così non c'è conflitto di interessi pur rimanendo la giuria popolare.
Secondo me la partecipazione come scrittore è incompatibile con quella di giudice. E' logico che ci siano persone oneste che sanno fare l'uno e l'altro, ma nella stragrande maggioranza dei casi abbiamo visto cosa è successo.
GeMS per esempio farebbe bene a separare i tornei, nel senso che chi vuole partecipare come scrittore non può farlo come lettore e viceversa.
Solo così si riuscirebbe ad essere più equi.

Sulla separazione dei ruoli mi trovi perfettamente d'accordo.

Aspide ha scritto:Sulla separazione dei ruoli mi trovi perfettamente d'accordo.

Secondo me è fondamentale per assicurare imparzialità. Ecco da dove nasce la mia espressione di non-torneo. Il problema è culturale però, nel senso che hanno trasposto il format televisivo del reality show nella narrativa. Mai operazione fu più pornografica.

non lo riporto tutto perchè abbastanza lungo
ma vale la pena leggerlo
su booksblog.it
un articolo
L'Aquilifero. Da libro autoprodotto a un contratto con Piemme

“L’Aquilifero” questo il titolo del libro, nasce nel 2005, quattro anni dopo la stesura delle prime righe e due anni dopo l’inizio delle ricerche di un editore. È stato un libro autoprodotto in poche copie attraverso una di quelle piccole case editrici a pagamento. Fortunatamente per me, ho trovato un “mecenate” che si è innamorato del libro e lo ha voluto sponsorizzare in quanto il prezzo era davvero esoso e io non avrei mai potuto affrontare la spesa”.

Così parla Massimiliano Colombo, autore di L’Aquilifero, un romanzo storico autoprodotto e grazie al quale l’autore è riuscito a ottenere un contratto con una ‘vera’ casa editrice, Piemme.

l momento della pubblicazione volli mettere un indirizzo di posta elettronica per i contatti dopo la prefazione. L’editore mi sconsigliò di farlo per evitare di ricevere eventuali feedback negativi ma io insistetti e così l’indirizzo venne messo nel libro. Ed è proprio a quell’indirizzo che mi sono arrivati entusiastici commenti e contatti.

Ragazzi miei, se il mondo è questo (separazione dei ruoli...il più bravo è chi risponde alle mode...non esiste un giudizio oggettivo...) allora veramente siamo non "alla frutta" ma ben oltre il digestivo! Speravo che almeno tra coloro che dovrebbero dare preminenza ai sentimenti, alla giustizia e alla pulizia dell'uomo e del creato (diversamente non sei uno scrittore o presunto tale ma uno scrivano opportunista) la capacità di essere onesti con sè stessi e gli altri fosse quasi scontata, ma a quanto pare sono l'unico a pensare queste stupidaggini. Forse è ora che scenda dalle nuvole, ma purtroppo non ci riesco proprio.
Che delusione
Sabanèl

Sabanèl, hai ragione ad essere deluso, ma è così che va purtroppo. Non fa piacere a nessuno ma i cialtroni esistono e il torneo l'ha dimostrato. Separare i lettori dagli scrittori è necessario per assicurare trasparenza. In questo però non ci vedo nulla di male. Se le sezioni fossero diverse, si riuscirebbe ad arrivare a giudizi più equi. Il conflitto di interessi non ha mai funzionato.

Mi correggo... il conflitto di interessi è al potere ma non produce nulla di buono. Sabanèl quando descrivi la figura dello scrittore e gli attribuisci degli aneliti, delle qualità devi scontrarti inevitabilmente con chi non ce li ha o non li vuole avere.
Ti ricordo che se vai a leggere uno dei primi articoli postati dal gruppo editoriale leggerai che col torneo erano consapevoli di abbassare il livello qualitativo e altri messaggi successivi asserivano che su 1500 manoscritti giunti in redazione solo 1 di solito è valido. Qui addirittura 30. Questo ti dovrebbe dare la dimensione commerciale e poco letteraria del sistema. Questo però non significa che non sia d'accordo con te sui proponimenti dello scrittore. Anzi è proprio quello che ho sempre asserito, dare più spazio al valore e meno alla commercializzazione di uno scritto.
A presto

Al momento ci sono 11 utenti in linea. Sono proprio contento di questo forum, uno spazio veramente dedicato alla scrittura. Qui ci si confronta veramente. Grazie a tutti per gli incipit, i racconti, i pensieri e le considerazioni. Tutti questi elementi insieme contribuiscono alla crescita umana e professionale. Ancora grazie a tutti.