Montgolfier of death

In un prato viene trovato il corpo esanime e nudo di Tony Rossan.
Era partito il giorno prima con un gruppo di amici per un giro su di una mongolfiera, ma un guasto al pallone aveva costretto il gruppo a disfarsi della zavorra, delle borse e degli abiti, per rendere il velivolo più leggero e non precipitare.
Alla fine, per alleggerire ulteriormente il mezzo, tutti hanno accettato di usare il gioco dello stecchino più corto per decidere chi sarebbe rimasto a bordo.
Avendo perso, Tony è stato costretto, suo malgrado, a lanciarsi dalla mongolfiera per salvare tutti gli altri.

Primo racconto che leggo, pur sapendo fin dall'inizio che Tony è morto, ci sono rimasta male leggendo il finale. Hai messo su carta la triste realtà, la lotta per la sopravvivenza non si ferma davanti a niente e a nessuno. Costi quel che costi.

Un racconto con la morte del protagonista annunciata nel titolo e in prima riga, seguita dalla spiegazione. Ci hai tolto la suspance. Il lettore deve arrivare a capire attraverso la narrazione quello che sta accadendo o che accadrà.
Dire che uno è morto, ora ti dico come, suscita poco interesse in un testo ridotto. Diverso è in una storia lunga, con più risvolti.