AVETE LETTO "ACCIAO" e "CANALE MUSSOLINI" ? QUAL E' IL MIGLIORE?
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AVETE LETTO "ACCIAO" e "CANALE MUSSOLINI" ? QUAL E' IL MIGLIORE?
Come certamente saprete, all'ultimo PREMIO STREGA c'è stata gara
fino all'ultimo voto fra due romanzi:
ACCIAO della giovane quasi esordiente Silvia Avallone
e
CANALE MUSSOLINI del più navigato Pennacchi.
Li avete letti? e quale vi sembra più meritevole dello STREGA?
Sergio
fino all'ultimo voto fra due romanzi:
ACCIAO della giovane quasi esordiente Silvia Avallone
e
CANALE MUSSOLINI del più navigato Pennacchi.
Li avete letti? e quale vi sembra più meritevole dello STREGA?
Sergio
Re: AVETE LETTO "ACCIAO" e "CANALE MUSSOLINI" ? QUAL E' IL MIGLIORE?
Ho letto ACCIAIO, l'altro no... e mi è piaciuto a metà (o anche meno della metà).
Tu lo hai letto?
spiegami una cosa... com'è possibile che Francesca (una delle due giovani protagoniste, per chi non lo ha letto) si preoccupi di togliersi la maglietta davanti al suo amico d'infanzia per paura di fargli vedere i suoi lividi, e per la stessa ragione il padre evita in tutti i modi che il medico la visiti, e poi... se ne sta ore ed ore in spiaggia con un costume "trasparente" (come lo definisce l'autrice) e molto ma molto striminzito (il romanzo inizia proprio così)?
non è un controsenso... o una svista pazzesca?
Tu lo hai letto?
spiegami una cosa... com'è possibile che Francesca (una delle due giovani protagoniste, per chi non lo ha letto) si preoccupi di togliersi la maglietta davanti al suo amico d'infanzia per paura di fargli vedere i suoi lividi, e per la stessa ragione il padre evita in tutti i modi che il medico la visiti, e poi... se ne sta ore ed ore in spiaggia con un costume "trasparente" (come lo definisce l'autrice) e molto ma molto striminzito (il romanzo inizia proprio così)?
non è un controsenso... o una svista pazzesca?
Scheggia- Inchiostro Verde
- Messaggi : 824
Re: AVETE LETTO "ACCIAO" e "CANALE MUSSOLINI" ? QUAL E' IL MIGLIORE?
Sì, io ho letto sia Acciao che Canale Mussolini ed ora sto leggendo
"Hanno tutti ragione" di Sorrentino.
La prima considerazione che viene da fare ad un attento lettore e di quanto sia caduto in basso il celebrato Premio Strega.
Infatti solo tempo fa venivano presentati (e sovente vincevano ) libri come
"IL MALE OSCURO" di Berto, "NINFA PLEBEA" di Domenico Rea, e romanzi
di Baricco, Moravia, Prisco, Morante,ect.
Pero ( e sia chiaro) anche le grandi opere letterarie presentate ai grandi premi li vincevano SOLO se in quell'anno la CASA EDITRICE aveva una precostituita maggioranza fra i giurati tecnici. Perchè, in definitiva, non è
lo scrittore che vince ma la potenza alternante della (grande) casa editrice.
Gli editori con gli anni sono diventati sempre più INDUSTRIALI COMUNI e sempre meno Mecenati. Ecco perchè si cercano libri decentemente scritti (anche con l'aiuto degli editor)e che possano ,come trama e struttura, interessare il lettore.
Inoltre lo scrittore deve essere presentabile e adatto al battage pubblicitario, alle presenze in TV e alle tante presentazioni in libreria.
Ecco perchè quest'anno (fra quelli della cinquina) sono emersi Pennacchi
(Mondadori) e la Avallone (Rizzoli). Il primo perchè ha presentato
una specie di storia del fascismo dalle origini alla fine della guerra con al centro quella che è stata forse la maggior opera del Regime (la bonifica Pontina). Ma questo libro, a mio modo di vedere, NON è un vero romanzo anche se tenta uno stile abbastanza personale, ma senza nessun vero approfondimento dei personaggi.
Migliore è,secondo me, l'opera della Avallone, scritto in modo scorrevole
e con alcune scene davvero ben costruite e con approfondimenti sui caratteri delle protagoniste (ma non degli altri che le ruotano intorno)abbastanza ben condotte sullo sfondo (ben costruito) della Piombino industriale. Ma le pecche in detto libro sono parecchie ed il livello generale è lontano dai capolavori che sopra ho citato.
Però la Avallone è giovane ed è lecito sperare da lei dei progressi in futuro.
Una volta erano i grandi premi a segnalare le opere letterarie che sarebbero passate alla storia della letteratura. Ora non più per i motivi accennati più su e per carenza di materia prima (forse dovuto all'incuria verso i tantissimi aspiranti scrittori).
Ma il vero vaglio delle opere letterarie avviene col tempo, e alle grandi enciclopedie giungono con onore SOLO LE MIGLIORI, ossia quelle opere che saggiamente riescano a mescolare in maniera equilibrata LA FORMA
e i CONTENUTI.
"Hanno tutti ragione" di Sorrentino.
La prima considerazione che viene da fare ad un attento lettore e di quanto sia caduto in basso il celebrato Premio Strega.
Infatti solo tempo fa venivano presentati (e sovente vincevano ) libri come
"IL MALE OSCURO" di Berto, "NINFA PLEBEA" di Domenico Rea, e romanzi
di Baricco, Moravia, Prisco, Morante,ect.
Pero ( e sia chiaro) anche le grandi opere letterarie presentate ai grandi premi li vincevano SOLO se in quell'anno la CASA EDITRICE aveva una precostituita maggioranza fra i giurati tecnici. Perchè, in definitiva, non è
lo scrittore che vince ma la potenza alternante della (grande) casa editrice.
Gli editori con gli anni sono diventati sempre più INDUSTRIALI COMUNI e sempre meno Mecenati. Ecco perchè si cercano libri decentemente scritti (anche con l'aiuto degli editor)e che possano ,come trama e struttura, interessare il lettore.
Inoltre lo scrittore deve essere presentabile e adatto al battage pubblicitario, alle presenze in TV e alle tante presentazioni in libreria.
Ecco perchè quest'anno (fra quelli della cinquina) sono emersi Pennacchi
(Mondadori) e la Avallone (Rizzoli). Il primo perchè ha presentato
una specie di storia del fascismo dalle origini alla fine della guerra con al centro quella che è stata forse la maggior opera del Regime (la bonifica Pontina). Ma questo libro, a mio modo di vedere, NON è un vero romanzo anche se tenta uno stile abbastanza personale, ma senza nessun vero approfondimento dei personaggi.
Migliore è,secondo me, l'opera della Avallone, scritto in modo scorrevole
e con alcune scene davvero ben costruite e con approfondimenti sui caratteri delle protagoniste (ma non degli altri che le ruotano intorno)abbastanza ben condotte sullo sfondo (ben costruito) della Piombino industriale. Ma le pecche in detto libro sono parecchie ed il livello generale è lontano dai capolavori che sopra ho citato.
Però la Avallone è giovane ed è lecito sperare da lei dei progressi in futuro.
Una volta erano i grandi premi a segnalare le opere letterarie che sarebbero passate alla storia della letteratura. Ora non più per i motivi accennati più su e per carenza di materia prima (forse dovuto all'incuria verso i tantissimi aspiranti scrittori).
Ma il vero vaglio delle opere letterarie avviene col tempo, e alle grandi enciclopedie giungono con onore SOLO LE MIGLIORI, ossia quelle opere che saggiamente riescano a mescolare in maniera equilibrata LA FORMA
e i CONTENUTI.
Re: AVETE LETTO "ACCIAO" e "CANALE MUSSOLINI" ? QUAL E' IL MIGLIORE?
Io comunque non critico il modo di scrivere dell'Avallone o la storia che ha tirato su, ma alcune sviste che mi lasciano perplessa...
oltre a quella che ho fatto notare all'inizio.... riporto un commento di una lettrice che ho trovato su ibs:
Scamarcio idolo nel 2001? un operaio alle acciaierie con il lettore mp3 nel 2001? Gli Snap nel 2001? Dire che la ventiquattrenne ha un pò di confusione è poco...
oltre a quella che ho fatto notare all'inizio.... riporto un commento di una lettrice che ho trovato su ibs:
Scamarcio idolo nel 2001? un operaio alle acciaierie con il lettore mp3 nel 2001? Gli Snap nel 2001? Dire che la ventiquattrenne ha un pò di confusione è poco...
Scheggia- Inchiostro Verde
- Messaggi : 824
Re: AVETE LETTO "ACCIAO" e "CANALE MUSSOLINI" ? QUAL E' IL MIGLIORE?
Confermo quanto ho scritto sul romanzo della Avallone. Concludevo scrivendo:
Ma le pecche in detto libro sono parecchie ed il livello generale è lontano dai capolavori che sopra ho citato.
Ciò non toglie che, a mio avviso, nell'attuale penuria di grandi opere narrative, il libro della giovane Avallone merita i primati raggiunti se proprio si vogliono assegnare premi che forse sarebbe stato meglio (è il caso dello Strega) non aggiudicare.
Ma le pecche in detto libro sono parecchie ed il livello generale è lontano dai capolavori che sopra ho citato.
Ciò non toglie che, a mio avviso, nell'attuale penuria di grandi opere narrative, il libro della giovane Avallone merita i primati raggiunti se proprio si vogliono assegnare premi che forse sarebbe stato meglio (è il caso dello Strega) non aggiudicare.
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