elogio dell'ira
:: Vetrina Autori :: Opere :: Laretta
Pagina 1 di 1
elogio dell'ira
ELOGIO DELL'IRA
-Hai sentito di Andrea?-
-No,che ha fatto?-
-Dicono si sia scopato la Borselli.-
-Cosa?No, dai , non è vero...è solo una voce!Non ci credo!-
-Ah, e secondo te gli occhi vedono le voci di corridoio? Li ho sgamati io, sulle scale antincendio...sai,quelle sul retro. Lei stava...-
-Okay, okay,lascia stare. Niente dettagli,grazie.-.
Il locale era immerso in una lieve luce rosseggiante, soffusa. Sul palco, un giovane gruppo suonava e cantava jazz.
-I Jack Daniel's?- chiese il barista.
-Qui, amico!- gli rispose Luca. -Allora, domani, che si fa?-
-Io non ci sono- rispose Anna.
-Che fai domani di tanto urgente, sentiamo?-
-Ehm... un esame di anatomia, per esempio?-
-Va bene... ho capito.-
-Che hai capito, sentiamo?-
-Che con me non ci vuoi uscire- . I due risero.
-Ma 'sta zitto, scemo! -.
-A cosa brindiamo?- . Ci pensarono per qualche secondo, poi lei propose:
-Al JD!- . Lui finse di pensarci su.
-Mi piace questo brindisi! Sì, oka, a JD , il miglior amico che una persona possa avere!-.
Luca e Anna sono una giovane e di recente formazione coppia.
Luca è il tipico cascamorto, anche se da questo dialogo non sembrerebbe: li abbiamo presi in un momento di serenità reciproca. Biondo, occhi chiari, gli piace godersi la vita.
Anna è una studentessa di medicina, che però sa anche prendersi i suoi momenti di tranquillità. E' molto innamorata di Luca. Ed è anche più grande di Luca.
I giorni passarono, e passarono i mesi. Sembrava che tutto andasse a gonfie vele, ma Anna fu sempre più occupata dalla facoltà, e i due si videro sempre meno. Un giorno, Luca va a casa di Anna e le spiega che non vuole più proseguire la sua relazione con lei. Non si vedono mai, non c'è più la complicità di un tempo. Lei all'inizio ci resta male, ma si riprende relativamente in fretta, dopo due anni di crisi psico-esistenziale e tre anni di terapia.
***************************************************************************
-Cazzo...- . La coda era lunghissima in autostrada. Quello non era un ingorgo: era un ammasso di ferro e metallo. Probabilmente quella strada era diventata radioattiva.
Alice accese la radio. Caro Emerald. Bello.
In un attimo, qualcosa si spostò. Alice mise la prima, ma appena ebbe appoggiato la mano sul cambio, qualcosa la tamponò violentemente dietro.
-Ah! Ehi! - si voltò. Un uomo uscì dalla vettura dietro la sua. Alice,alzando gli occhi, scese.
-Ehi, tu! Muoviti, non vedi che avanzano?- le urlava lui.
-Senti, stronzo, te ne vuoi andare a cagare, con il tuo cazzo di suv? Eh? Quanto sono avanzati, eh? Guarda! Guarda! - e si voltò, indicando con il braccio la coda di automobili, ancora ferme. -Saremo avanzati di due centimetri al massimo! Quindi vedi di non rompermi i coglioni , chiaro?! Ho già abbastanza problemi, ci manca pure un cafone rompicoglioni! -
-Ma vai a cagare!- le rispose lui, risalendo in auto.
-Ma vacci tu, stronzo di merda!- . Alice rientrò in auto sbattendo la portiera.
Dopo che l'ingorgo si fu liberato, Alice vide dallo specchietto retrovisore che l'uomo con cui aveva litigato aveva svoltato da un'altra parte.
-Uff... menomale! - si disse.
Parcheggiò l'auto in università. Ma, scendendo, rimase paralizzata, in piedi. L'uomo con cui aveva litigato entrava nella sua stessa aula.
Entrò anche lei, camminando molto lentamente. Non lo vide.
-Ciao, Alice!Come stai?-
-Fabio, ciao! Insomma... viaggio travagliato. Tu?-
-Fammi indovinare... autostrada?-
-Eh, già...-
-Io tutto okay, dai... ah, ecco l'esercitatore!- . Una voce risuonò dal microfono.
-Ciao ragazzi, buon giorno! Sono Francesco Seregni, il vostro nuovo esercitatore. Allora, cominciamo?-.
Alice era paralizzata.
Appena finita l'ora, uscì di gran lena. Si sedette sulla panchina di pietra nel piccolo prato sul retro dell'aula, accendendosi una sigaretta. Rispose un distratto "sì" ad un tizio, che le aveva chiesto se il posto di fianco al suo fosse libero.
-Inizio interessante, eh?-. Alice si girò. Riuscì a ricambiare solo dopo una pausa che le sembrò interminabile.
-...Sì... -
-Avevo paura di non trovare posto, ma ho trovato parcheggio anche per il mio cazzo di suv!-.
Alice e Francesco stanno insieme da tanti anni ormai. Inutile dire che fanno tanto sesso.
-Hai sentito di Andrea?-
-No,che ha fatto?-
-Dicono si sia scopato la Borselli.-
-Cosa?No, dai , non è vero...è solo una voce!Non ci credo!-
-Ah, e secondo te gli occhi vedono le voci di corridoio? Li ho sgamati io, sulle scale antincendio...sai,quelle sul retro. Lei stava...-
-Okay, okay,lascia stare. Niente dettagli,grazie.-.
Il locale era immerso in una lieve luce rosseggiante, soffusa. Sul palco, un giovane gruppo suonava e cantava jazz.
-I Jack Daniel's?- chiese il barista.
-Qui, amico!- gli rispose Luca. -Allora, domani, che si fa?-
-Io non ci sono- rispose Anna.
-Che fai domani di tanto urgente, sentiamo?-
-Ehm... un esame di anatomia, per esempio?-
-Va bene... ho capito.-
-Che hai capito, sentiamo?-
-Che con me non ci vuoi uscire- . I due risero.
-Ma 'sta zitto, scemo! -.
-A cosa brindiamo?- . Ci pensarono per qualche secondo, poi lei propose:
-Al JD!- . Lui finse di pensarci su.
-Mi piace questo brindisi! Sì, oka, a JD , il miglior amico che una persona possa avere!-.
Luca e Anna sono una giovane e di recente formazione coppia.
Luca è il tipico cascamorto, anche se da questo dialogo non sembrerebbe: li abbiamo presi in un momento di serenità reciproca. Biondo, occhi chiari, gli piace godersi la vita.
Anna è una studentessa di medicina, che però sa anche prendersi i suoi momenti di tranquillità. E' molto innamorata di Luca. Ed è anche più grande di Luca.
I giorni passarono, e passarono i mesi. Sembrava che tutto andasse a gonfie vele, ma Anna fu sempre più occupata dalla facoltà, e i due si videro sempre meno. Un giorno, Luca va a casa di Anna e le spiega che non vuole più proseguire la sua relazione con lei. Non si vedono mai, non c'è più la complicità di un tempo. Lei all'inizio ci resta male, ma si riprende relativamente in fretta, dopo due anni di crisi psico-esistenziale e tre anni di terapia.
***************************************************************************
-Cazzo...- . La coda era lunghissima in autostrada. Quello non era un ingorgo: era un ammasso di ferro e metallo. Probabilmente quella strada era diventata radioattiva.
Alice accese la radio. Caro Emerald. Bello.
In un attimo, qualcosa si spostò. Alice mise la prima, ma appena ebbe appoggiato la mano sul cambio, qualcosa la tamponò violentemente dietro.
-Ah! Ehi! - si voltò. Un uomo uscì dalla vettura dietro la sua. Alice,alzando gli occhi, scese.
-Ehi, tu! Muoviti, non vedi che avanzano?- le urlava lui.
-Senti, stronzo, te ne vuoi andare a cagare, con il tuo cazzo di suv? Eh? Quanto sono avanzati, eh? Guarda! Guarda! - e si voltò, indicando con il braccio la coda di automobili, ancora ferme. -Saremo avanzati di due centimetri al massimo! Quindi vedi di non rompermi i coglioni , chiaro?! Ho già abbastanza problemi, ci manca pure un cafone rompicoglioni! -
-Ma vai a cagare!- le rispose lui, risalendo in auto.
-Ma vacci tu, stronzo di merda!- . Alice rientrò in auto sbattendo la portiera.
Dopo che l'ingorgo si fu liberato, Alice vide dallo specchietto retrovisore che l'uomo con cui aveva litigato aveva svoltato da un'altra parte.
-Uff... menomale! - si disse.
Parcheggiò l'auto in università. Ma, scendendo, rimase paralizzata, in piedi. L'uomo con cui aveva litigato entrava nella sua stessa aula.
Entrò anche lei, camminando molto lentamente. Non lo vide.
-Ciao, Alice!Come stai?-
-Fabio, ciao! Insomma... viaggio travagliato. Tu?-
-Fammi indovinare... autostrada?-
-Eh, già...-
-Io tutto okay, dai... ah, ecco l'esercitatore!- . Una voce risuonò dal microfono.
-Ciao ragazzi, buon giorno! Sono Francesco Seregni, il vostro nuovo esercitatore. Allora, cominciamo?-.
Alice era paralizzata.
Appena finita l'ora, uscì di gran lena. Si sedette sulla panchina di pietra nel piccolo prato sul retro dell'aula, accendendosi una sigaretta. Rispose un distratto "sì" ad un tizio, che le aveva chiesto se il posto di fianco al suo fosse libero.
-Inizio interessante, eh?-. Alice si girò. Riuscì a ricambiare solo dopo una pausa che le sembrò interminabile.
-...Sì... -
-Avevo paura di non trovare posto, ma ho trovato parcheggio anche per il mio cazzo di suv!-.
Alice e Francesco stanno insieme da tanti anni ormai. Inutile dire che fanno tanto sesso.
laretta- Inchiostro Verde
- Messaggi : 504
Età : 29
:: Vetrina Autori :: Opere :: Laretta
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|
Mer 13 Mar 2024, 11:32 Da tiziana
» concorso internazionale poesia e narrativa UN MONTE DI POESIA
Lun 04 Mar 2024, 17:18 Da tiziana
» Premio di Poesia, Narrativa, Teatro e Pittura "Luce dell'Arte" 6^ Edizione
Ven 19 Gen 2024, 19:37 Da carmy77
» concorso letterario internazionale UN MONTE DI POESIA XVI edizione
Mar 15 Feb 2022, 18:26 Da tizianaAbbadia
» IV^ Edizione del Premio di Narrativa, Teatro e Poesia "Il buon riso fa buon sangue". Scadenza bando 20/07/2022
Mer 03 Nov 2021, 19:59 Da carmy77
» UN PONTE TRA NOI - RECENSIONE DI ARMANDO MASCHINI
Dom 21 Mar 2021, 20:52 Da Artemisia
» UN PONTE TRA NOI - RECENSIONE DI GIULIANA PARAGLIOLA
Gio 11 Mar 2021, 18:53 Da Artemisia