Torpore

Spalancò gli occhi madida di sudore, un'occhiata alla sveglia, mamma è tardissimo pensò doccia rapida e caffè oggi esco con lui.
Provò ad alzarsi ma un nodo alla gola e uno spasmo alla bocca dello stomaco la soffocano.
Qualcosa del sogno le era rimasto nella mente.
Le nodose dita di Franco che picchiettano sul volante al ritmo di "Another Love"
Lei seduta accanto lo fissa immobile, vorrebbe essere accarezzata, svegliata dal torpore, invece quello strano sorriso mentre il paesaggio muta. Il crepuscolo, il folto bosco la strada sterrata che conduce al laghetto, sordi rumori, mentre lui la trascina nell'acqua!

Occhio ai tempi verbali e qualche volta il punto è meglio di una virgola, oltre a dare più enfasi. I punti di sospensione sarebbero proprio da evitare, non capisco il loro scopo qui. Bello il sogno, ti fa capire che a volte i sogni e la realtà sono alleati che complottano con sadico piacere.

Finale spiazzante, anche perché in una drabble di 100 caratteri è difficile spiegare il dramma che c'è dietro. Mi è arrivata vivida l'immagine di lui che picchietta le dita. Dopo aver letto cosa aveva in mente, ne capisco il truce significato. Peccato per i tempi verbali, forse lo hai scritto in due tempi e poi non hai ricontrollato. Puoi scriverne altri quattro, li leggerò volentieri. Ciao!

Grazie Angela, a presto.

Hai citato il mio commento? How come?