La rondine albina

Sto tornando da scuola pensando al disaccordo fra i miei genitori e alle loro parole di separazione, quando qualcosa attira il mio interesse.
A un bivio, abbandonata all’angolo, una rondine bianca giace con la testolina riversa su di un lato, le ali abbracciano la rondine figlia. Mi preoccupo per loro, non capisco se la mamma sta male o è stanca. Forse sta per morire, allora è il caso d’intervenire per mettere al sicuro almeno la piccola. Non si può lasciar morire di fame e sete le rondini.
Ora sono al sicuro, in una gabbia, ma non hanno più la libertà.

Un racconto malinconico ma bello. In cento parole racchiude la bellezza della veduta degli occhi di un bambino che, in poche righe, contemplano la paura, la curiosità, la preoccupazione, il lato umano, la risoluzione, una morale: talvolta, per avere una cosa bisogna rinunciare ad averne un'altra.
Per me questo drabble è una perla: ricco di immagini sa emozionare. Mi è piaciuto molto! Brava/o Atacama!

"Sto tornando da scuola pensando al..." è una frase introduttiva che stona con il resto del drabble più spontaneo... Io la toglierei e inserirei qualche squarcio sul disaccordo tra i genitori nel racconto delle rondini che è comunque ben scritto e piacevole.

Grazie Marina, troppo buona.


Grazie anche a te Pattyna. In effetti un legame fra l'inizio e la fine si evince se si considera che anche il matrimonio dei genitori è diventato una gabbia.