Canapa: Perché e Come
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Canapa: Perché e Come
Il mondo di oggi deve comportare una adeguata educazione ambientale.
Essa non consiste solo conoscere il “cosa fare” che riguarda il presente, ma avere conoscenza sulla storia dell’ambiente. Sono in atto ormai da tempo alcuni processi giganteschi di trasformazione e di omologazione dell’ambiente.
Sotto la spinta dell’agricoltura industriale, il paesaggio delle campagne tende a diventare uniforme e monotono: campi geometricamente squadrati, resi omogenei e piatti per dar modo ai trattori di operare senza intralci e con rapidità di manovra. La medesima omologazione avviene nei nuclei urbani.
Delle vocazioni dei vari territori si è persa completamente memoria.
Eppure quando il territorio di Frattamaggiore (NA) era quello della coltivazione e della trasformazione della canapa o l’oro verde , come molti la definivano, sono trascorsi meno di cinquanta anni. Le tracce che ancora sono presenti nelle campagne e nella città non hanno alcun significato per le nuove generazioni.
Da qui la ragione di far conoscere ai giovani ed ai meno giovani quel mondo “scomparso”.
Oggi si impone un ancoraggio ai luoghi reali, ai punti di partenza. La ragione di determinare questi punti di partenza è che l’attitudine degli individui alla democrazia si forma e si educa in realtà locale, nella polis.
Una formazione culturale che non è in grado di dare conoscenza storica sulla realtà locale di provenienza depotenzia l’attitudine alla partecipazione democratica.
Come potrebbe governare la propria città, difenderla dall’anonimato che la minaccia, senza conoscerne la storia?
Una scelta del come far conoscere questa storia si impone. Va considerato che i giovani rifuggono lo studio e la conoscenza attraverso i sistemi che la scuola propone: i manuali di storia. Quindi un lavoro che proponesse la medesima metodologia scolastica: date, eventi, persone, non raggiungerebbe l’obiettivo.
Una lettura affrettata e il libro finisce quasi intonso nello scaffale della libreria. Lo strumento quindi deve essere quello a cui i giovani sono più affezionati: quello della fiction.
Scegliere un romanzo che appassioni, interessi e che abbia come sfondo il mondo della canapa.
In questa ottica ho scritto un romanzo dal titolo Canapa pubblicato dalla casa editrice La Melagrana. http://www.edizionimelagrana.it/index.htm
Vivo nella zona di Frattamaggiore dall'adolescenza e per l’età, sono nato nel 1945, ho bene nella memoria il mondo che voglio ricordare soprattutto ai giovani del territorio. Ma oltre al ricordo diretto alla base dell’opera c’è un attento lavoro di ricerca.
E' il caso di raccontare quale sia il mio metodo di scrittura.
Quello che faccio io è più o meno quello che fa Umberto Eco, l'ho letto in numerosi articoli del professore e quindi è un metodo che dovrebbe funzionare anche se uno non è Umberto Eco. Allora prima di mettersi allo scrittoio con la penna d'oca occorre costruire l'universo, lo sfondo il mondo di dove si svolgerà il romanzo. Occorre cercare e trovare documenti, foto, mappe, orari ferroviari e quant'altro che permettano di conoscere questo universo, di muoversi al suo interno.
Venendo al concreto: per il romanzo Canapa ho così operato:
l'universo è Frattamaggiore e dintorni
Il periodo dagli inizi del '900 fino agli albori degli anni ’50
La documentazione: foto e pubblicazioni sulla canapa. Come si lavorava, come negli opifici veniva trasformata in corde, teli etc. Articoli di giornali dell'epoca sui fatti di rilievo
I personaggi come sono fatti, come sono vestiti, cosa fanno, cosa mangiano.
Gli eventi storici più rilevanti del periodo che possono aver avuto effetti sui personaggi
La trama: cosa era quel mondo e cosa è diventato.
Questo è lo schema, utilizzandolo in maniera acconcia, con gli opportuni adattamenti va raccontata la storia.
Il romanzo è scritto con linguaggio semplice, pieno di colpi di scena che appassionano ed avvincono il lettore. Dalla lettura poi si ricava un quadro completo di cosa era e di come è finito l’oro verde.
Il romanzo di 220 pagine racconta le storia di una famiglia di canapieri di Frattamaggiore e si svolge dall’inizio del secolo fino al 1950.
Nel raccontare le vicende ho messo in luce il mondo della canapa, le modalità di lavorazione, i personaggi che si muovono in questa realtà. Tutta la vicenda è inserita negli eventi storici come l'avvento del fascismo e la II guerra mondiale.
Questo è il link per ordinare il libro in prevendita:
https://www.facebook.com/Canaparomanzo/app_156218351098324
Essa non consiste solo conoscere il “cosa fare” che riguarda il presente, ma avere conoscenza sulla storia dell’ambiente. Sono in atto ormai da tempo alcuni processi giganteschi di trasformazione e di omologazione dell’ambiente.
Sotto la spinta dell’agricoltura industriale, il paesaggio delle campagne tende a diventare uniforme e monotono: campi geometricamente squadrati, resi omogenei e piatti per dar modo ai trattori di operare senza intralci e con rapidità di manovra. La medesima omologazione avviene nei nuclei urbani.
Delle vocazioni dei vari territori si è persa completamente memoria.
Eppure quando il territorio di Frattamaggiore (NA) era quello della coltivazione e della trasformazione della canapa o l’oro verde , come molti la definivano, sono trascorsi meno di cinquanta anni. Le tracce che ancora sono presenti nelle campagne e nella città non hanno alcun significato per le nuove generazioni.
Da qui la ragione di far conoscere ai giovani ed ai meno giovani quel mondo “scomparso”.
Oggi si impone un ancoraggio ai luoghi reali, ai punti di partenza. La ragione di determinare questi punti di partenza è che l’attitudine degli individui alla democrazia si forma e si educa in realtà locale, nella polis.
Una formazione culturale che non è in grado di dare conoscenza storica sulla realtà locale di provenienza depotenzia l’attitudine alla partecipazione democratica.
Come potrebbe governare la propria città, difenderla dall’anonimato che la minaccia, senza conoscerne la storia?
Una scelta del come far conoscere questa storia si impone. Va considerato che i giovani rifuggono lo studio e la conoscenza attraverso i sistemi che la scuola propone: i manuali di storia. Quindi un lavoro che proponesse la medesima metodologia scolastica: date, eventi, persone, non raggiungerebbe l’obiettivo.
Una lettura affrettata e il libro finisce quasi intonso nello scaffale della libreria. Lo strumento quindi deve essere quello a cui i giovani sono più affezionati: quello della fiction.
Scegliere un romanzo che appassioni, interessi e che abbia come sfondo il mondo della canapa.
In questa ottica ho scritto un romanzo dal titolo Canapa pubblicato dalla casa editrice La Melagrana. http://www.edizionimelagrana.it/index.htm
Vivo nella zona di Frattamaggiore dall'adolescenza e per l’età, sono nato nel 1945, ho bene nella memoria il mondo che voglio ricordare soprattutto ai giovani del territorio. Ma oltre al ricordo diretto alla base dell’opera c’è un attento lavoro di ricerca.
E' il caso di raccontare quale sia il mio metodo di scrittura.
Quello che faccio io è più o meno quello che fa Umberto Eco, l'ho letto in numerosi articoli del professore e quindi è un metodo che dovrebbe funzionare anche se uno non è Umberto Eco. Allora prima di mettersi allo scrittoio con la penna d'oca occorre costruire l'universo, lo sfondo il mondo di dove si svolgerà il romanzo. Occorre cercare e trovare documenti, foto, mappe, orari ferroviari e quant'altro che permettano di conoscere questo universo, di muoversi al suo interno.
Venendo al concreto: per il romanzo Canapa ho così operato:
l'universo è Frattamaggiore e dintorni
Il periodo dagli inizi del '900 fino agli albori degli anni ’50
La documentazione: foto e pubblicazioni sulla canapa. Come si lavorava, come negli opifici veniva trasformata in corde, teli etc. Articoli di giornali dell'epoca sui fatti di rilievo
I personaggi come sono fatti, come sono vestiti, cosa fanno, cosa mangiano.
Gli eventi storici più rilevanti del periodo che possono aver avuto effetti sui personaggi
La trama: cosa era quel mondo e cosa è diventato.
Questo è lo schema, utilizzandolo in maniera acconcia, con gli opportuni adattamenti va raccontata la storia.
Il romanzo è scritto con linguaggio semplice, pieno di colpi di scena che appassionano ed avvincono il lettore. Dalla lettura poi si ricava un quadro completo di cosa era e di come è finito l’oro verde.
Il romanzo di 220 pagine racconta le storia di una famiglia di canapieri di Frattamaggiore e si svolge dall’inizio del secolo fino al 1950.
Nel raccontare le vicende ho messo in luce il mondo della canapa, le modalità di lavorazione, i personaggi che si muovono in questa realtà. Tutta la vicenda è inserita negli eventi storici come l'avvento del fascismo e la II guerra mondiale.
Questo è il link per ordinare il libro in prevendita:
https://www.facebook.com/Canaparomanzo/app_156218351098324
RaffaeleAbbate- Inchiostro Bianco
- Messaggi : 9
Età : 78
Località : Grumo Nevano (NA)
Re: Canapa: Perché e Come
Grazie della presentazione.
Un' opera che tocca un argomento sensibile in questo periodo. Da leggere.
Circa un anno fa è stato pubblicato un altro libro sul tema in questione.
Un romanzo di fantasia, nel cui contesto viene descritto l'uso e il perché della caduta in disgrazia della canapa,
di Daniele Giovagnoni: "Non nuoce gravemente alla salute".
A differenza del tuo lavoro è ambientato ai giorni di oggi e prende spunto
da un maldestro tentativo di coltivare la pianta in proprio, a livello amatoriale.
Un augurio per la tua pubblicazione.
Un' opera che tocca un argomento sensibile in questo periodo. Da leggere.
Circa un anno fa è stato pubblicato un altro libro sul tema in questione.
Un romanzo di fantasia, nel cui contesto viene descritto l'uso e il perché della caduta in disgrazia della canapa,
di Daniele Giovagnoni: "Non nuoce gravemente alla salute".
A differenza del tuo lavoro è ambientato ai giorni di oggi e prende spunto
da un maldestro tentativo di coltivare la pianta in proprio, a livello amatoriale.
Un augurio per la tua pubblicazione.
cannibale- Inchiostro Bianco
- Messaggi : 23
Località : Colonia di Monte Malbe
Re: Canapa: Perché e Come
Ti ringrazio Cannibale. Nella IV di copertina ho scritto: una storia di ieri per capire il mondo di oggi.
Il mondo dell'oro verde è morto e sepolto.
Coltivare la canapa a livello amatoriale è destinato al fallimento e ti arriva anche la polizia sul campo...
Il mondo dell'oro verde è morto e sepolto.
Coltivare la canapa a livello amatoriale è destinato al fallimento e ti arriva anche la polizia sul campo...
RaffaeleAbbate- Inchiostro Bianco
- Messaggi : 9
Età : 78
Località : Grumo Nevano (NA)
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