Raccolta Horror: collaborazione con La Lettera Scarlatta Edizioni!

E' un tuo amico? Naturalmente eventuali autori di disegni/opere in copertina saranno menzionati nel libro!

Il quadro è veramente stupendo e incredibile - io sono sempre stato un appassionato del surrealismo - ma, secondo me, non è adatto per la copertina del nostro libro. è molto trasgressivo, ambizioso, appariscente, particolareggiato, direi anche piuttosto digressivo. A mio avviso dovrebbe essere più semplice. Come questo.

Non male

L'immagine surrealista è molto bella. Però, anch'io come Andrew non ce la vedrei molto.
Non me ne vogliate, ma io sono ancora fissato con la bambola. Vedo se riesco ad abbozzare qualcosa nei prossimi giorni, anche se la vedo dura.
Comunque la mia idea definitiva era di piazzare questa bambola sulla copertina, seduta, con uno sguardo un po' assente (magari un occhio sbilenco) e un rivoletto di sangue che scende dalla boccuccia. E poi sul retro-copertina, la stessa bambola si potrebbe vedere di spalle, con un coltello piantato nella schiena.
Diciamo che in questo modo la bambola non andrebbe a riprendere esattamente la storia di Aghata, ma rappresenterebbe una visione generica dei racconti, come la morte, l'omicidio, il soprannaturale, il SANGUE, eccetera.

Sangue, morte, bambole, ecc. sono già nei racconti, e a iosa; ce n'è ulteriore bisogno?
La bambola pugnalata, la porta spalancata nel buio, col sangue in terra (questa, tra l'altro, così calligrafica e fredda) sono cose trite e ritrite.
L'immagine proposta da Art, invece, originale, misteriosa e ambigua ( e poco o per nulla vista), non descrive piattamente ma pone domande: cos'è? Un essere deforme? Un volto con un solo occhio appartenente a una testa mozza piazzata in un libro? E il resto del corpo dov'è? E intorno che ci sono? Occhi?
Francamente non avrei dubbi...

come dice granchio la copertina è molto molto importante. Le copertine "classiche" e "trite" possono funzionare sugli scaffali dei supermercati o delle stazioni. Nel nostro caso c'è bisogno di una copertina originale, che riesca ad attirare, che possa provocare, coinvolgere. Che lasci il segno, insomma.

Allora, che debba attirare non c'è dubbio. Purché il lettore arrivato alla fine del libro non si senta preso in giro, pensando: "E quindi che cavolo c'entra la copertina con quello che ho letto fin'ora?"

lauramegali ha scritto:Sangue, morte, bambole, ecc. sono già nei racconti, e a iosa; ce n'è ulteriore bisogno?
Francamente non avrei dubbi...

Concordo

Immaginiamo un attimo noi stessi mentre ci rechiamo in libreria. Qual è la prima cosa che ci spinge a prendere un libro in mano e leggerne la presentazione? Esatto, la copertina.
Perciò dobbiamo chiederci: che tipo di copertina ci incuriosirebbe? Io credo che entrambe le tesi siano valide, ovvero, una rappresentazione più concreta e veritiera dei contenuti e un'altra più astratta e più indirettamente legata ai temi proposti.
Seguendo la prima strada, son d'accordo che si rischi di cadere nel banale, nel già visto, trito ritrito e condito. Ma seguendo il sentiero astratto, si rischia invece di deludere le aspettative del lettore, che magari vede suggerito in quell'immagine un qualcosa che non c'è.
Allora, quale potrebbe essere la soluzione? Una convergenza delle due strade magari. Una presentazione astratta, ma che riesca al contempo a fornire degli ottimi indizi tangibili di ciò che la lettura ci offrirà.
Non so neanche quello che ho detto, ma... qualcuno è d'accordo??

Ognuno esprime il suo parere, giusto? Be', io onestamente un libro con la copertina di un quadro surrealista non lo comprerei. Troppo astratto e dispersivo e pretenzioso per i miei gusti. Preferisco qualcosa di più elementare, benché lampante, come una porta insanguinata - inoltre il contrasto tra il bianco e il nero lo trovo azzeccato. Potrebbe essere un'idea l'immagine di un paesaggio, come ho suggerito prima - di una strada in mezzo ai boschi, una strada asfaltata con impronte e magari una bambola decapitata e un cartello rudimentale, ecc. Lo trovo suggestivo e intrigante. I gusti sono gusti

Nonostante mi piaccia molto il quadro neanche io comprerei un libro con quadro surrealista in copertina. Mi da l'idea che il contenuto sia confuso.

Concordo con Aghata. Il quadro confonde il lettore perché offre troppi elementi, capaci di sviare il lettore.

Era ciò che intendevo. Insomma, quel libro potrebbe finire tra le mani di un patito dell'horror e di un appassionato di quadri. Ognuno ci vedrebbe quello che la propria fantasia gli suggerisce, ma almeno uno dei due nel proseguire la lettura ne rimarrebbe profondamente deluso.

Il punto è che non c'è solo "copertina horror standard" o "quadro surrealista", ci sono decine di alternative. Il tema deve essere horror. L'orrore si può rendere in tanti modi. Il massimo sarebbe una copertina che renda la raccolta riconoscibile nel genere, che sia inquietante, che coinvolga, che attiri l'attenzione. Facile, no?
Anche l'idea di Andrew non è male! Ma chi disegna?

La scorsa estate ho visto la copertina di un libro molto bella: su uno sfondo celeste si stagliava un grande albero nero, su un ramo c'era un bambino seduto (sempre tutto nero) e impiccato al ramo un orsacchiotto di pezza. Era un disegno molto bello, non ho comprato il libro perchè non avevo soldi in quel momento e poi non l'ho mai più trovato. Si potrebbe fare la stesa cosa solo che al posto dell'orsacchiotto noi potremmo impiccare direttamente il bambino. Ps. se per caso avete il libro o conoscete titolo e autore ditemelo, è un anno che lo cerco!

Aghata ha scritto: Ps. se per caso avete il libro o conoscete titolo e autore ditemelo, è un anno che lo cerco!

Questo?

ODDIO!!! Grazie Sall! La mia memoria lo veva tinto di nero. Sall, veramente è un anno che lo descrivo a tutti i commessi di tutte le librerie di Roma, ma in cambio ricevevo solo sguardi di pietà e commiserazione...avevo anche cominciato a dubitare che esistesse

Ho la fondata impressione che questo lettore lo immaginiate poco avvertito o smaliziato, tanto da doverlo proteggere propinandogli cose elementari e già viste.
Mi ripeto: quell'immagine (lasciamo perdere l' etichetta di surrealismo), posto che sia lecito riprodurla, è di gran presa (come ognuno di voi ha detto) ed evoca sangue, follia, creature diaboliche e impiccagioni non meno dei contrasti di colore, delle strade o porte, dei bambini appesi ai rami.
Però è meno sfruttata e più raffinata ( e poi, diciamolo, un po' di cultura non fa venire l'HIV a nessuno). Inoltre, il titolo non è "Racconti poco rassicuranti"? Ammesso pure che quella testa mozza tra tendaggi confonda, ciò che confonde genera grande insicurezza. O no?

Come dice Laura, magari non è neanche possibile utilizzare l'immagine del quadro, ma io un libro con quella copertina lo comprerei senz'altro. Inoltre il richiamo al contenuto non deve essere per forza rappresentato in copertina, il libro si potrebbe intitolare che so... sguardi sull'orrore, occhi sull'orrore, ed ecco spiegato il quadro. Mi piace, però, molto anche l'idea del sognatore (la bambolina) nonché l'immagine proposta da Andrew, la trovo semplice sì, ma d'impatto. Un bel dilemma, anche se l'ultima parola tocca sempre all'editore

Guardate! Questa è la copertina del libro "Racconti del terrore" di Edgar Allan Poe uscito da pochi giorni per Mondadori.

Wow Art!
Sall, il libro lo hai letto?
Torno al lavoro.

Aghata ha scritto:ODDIO!!! Grazie Sall! La mia memoria lo veva tinto di nero. Sall, veramente è un anno che lo descrivo a tutti i commessi di tutte le librerie di Roma, ma in cambio ricevevo solo sguardi di pietà e commiserazione...avevo anche cominciato a dubitare che esistesse

Il tuo ricordo era più bello, però

Aspide ha scritto:
Sall, il libro lo hai letto?

No, ho cercato "copertina libro albero bambino orsetto impiccato" su google.

Ahahahahahah!! Povera Aghata! Ti immagino mentre ti tormentavi errando senza successo tra una libreria e l'altra, quando invece bastava scrivere 2-3 parole chiave su google!

Un bambino impiccato all'albero? Mi ricorda qualcuno... La copertina del ragazzo e dell'orsacchiotto impiccato mi piace molto. Io un libro così lo comprerei subito.