Fiamme Gialle in guerra
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Fiamme Gialle in guerra
Buonasera a tutti i membri del forum (e spero futuri lettori). Ho appena pubblicato il mio primo libro, un saggio di storia sulla seconda guerra mondiale: "Fiamme Gialle in guerra", incentrato sulle azioni della Guardia di Finanza nel periodo bellico 1940-1945.
Questa la sinossi del libro: "Nello spirito dei Finanzieri di oggi è scolpita la stessa determinazione, lo stesso spirito di sacrificio dei nostri eroi più puri, ma soprattutto la consapevolezza del fatto che il vero eroismo può essere anche l’atteggiamento che si tiene nello svolgere i propri compiti istituzionali, per il Paese e nel pieno rispetto delle regole. Mi piace, a riguardo, citare la frase: “Far bene il mio dovere è il mio dovere”, vista anni fa in qualche vecchia caserma del Corpo. (Dall’intervista al Capitano della Guardia di Finanza Gerardo Severino)"
Questa la sinossi del libro: "Nello spirito dei Finanzieri di oggi è scolpita la stessa determinazione, lo stesso spirito di sacrificio dei nostri eroi più puri, ma soprattutto la consapevolezza del fatto che il vero eroismo può essere anche l’atteggiamento che si tiene nello svolgere i propri compiti istituzionali, per il Paese e nel pieno rispetto delle regole. Mi piace, a riguardo, citare la frase: “Far bene il mio dovere è il mio dovere”, vista anni fa in qualche vecchia caserma del Corpo. (Dall’intervista al Capitano della Guardia di Finanza Gerardo Severino)"
Infine, vi posto anche una recensione del libro.
http://segretidellastoria.wordpress.com/2013/09/25/fiamme-gialle-tra-le-pieghe-della-storia/
FIAMME GIALLE IN GUERRA
p. 156 - 12.00 euro
Ed. Ibiskos
Fiamme Gialle- Inchiostro Bianco
- Messaggi : 3
Re: Fiamme Gialle in guerra
Perché non ci dai un assaggio? Le prima dieci pagine magari. Di una recensione non me ne faccio niente.
AndrewLaeddis- Inchiostro Giallo
- Messaggi : 472
Re: Fiamme Gialle in guerra
Questa è l'introduzione al libro:
Questo breve studio sul ruolo della Guardia di Finanza durante il secondo conflitto mondiale nasce inizialmente come approfondimento per un corso universitario, quello tenuto da Carla Sodini presso la Facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri di Firenze. Ma perché proprio una relazione sulle Fiamme Gialle? Scelta non certo facile, anzi ardua, data la scarsità dei testi e delle fonti sull’argomento, se si esclude il materiale edito dall’Ufficio Storico del Corpo.
Del resto, il secondo conflitto mondiale viene sempre raccontato e descritto, quasi esclusivamente, attraverso le azioni del Regio Esercito, della Regia Marina e Regia Aeronautica, con brevi accenni ai Carabinieri Reali, senza tenere conto degli altri contributi pagati con il sacrificio di tanti giovani. Oggi, poi, tendiamo ad identificare la Guardia di Finanza come il corpo che vigila sulle frodi fiscali, sull’evasione e, più in generale, su tutti i reati economici e tributari, e che ben difficilmente immagiamo in un assalto all’arma bianca in Africa Orientale o in Montenegro, oppure in accanite battaglie navali nel Mar Mediterraneo o in aspri combattimenti a Cefalonia o mentre partecipa alla liberazione di Roma, Milano, Pavia e Trieste.
In passato, tuttavia, fin dalla costituzione avvenuta nell’ormai lontano 1° ottobre 1774, per volere del Re di Sardegna Vittorio Amedeo III, della Legione Truppe Leggere, le Fiamme Gialle hanno partecipato ad ogni battaglia e guerra che ha coinvolto la nostra Italia: dalle Cinque Giornate di Milano, alla Seconda e Terza Guerra d’Indipendenza, dalla Guerra Italo-Turca del 1911-1912 al primo conflitto mondiale, fino alla campagna d’Etiopia del 1935-1936, con propri reparti mobilitati. I Finanzieri prestarono la loro opera anche sul territorio nazionale, in operazioni antibrigantaggio e di soccorso ai terremotati di Messina e Reggio Calabria dopo il violento sisma del 1908. E con lo scoppio, il 10 giugno 1940, della Seconda Guerra Mondiale, i militari della Guardia di Finanza furono chiamati a fornire il loro contributo di uomini e mezzi, in ogni teatro che ha visto protagonista l’Italia: Francia, Africa Orientale Italiana, Libia, Albania, Montenegro, Grecia, Arcipelago del Dodecaneso, nonché, dopo lo sbarco alleato in Sicilia e la caduta del Fascismo il 25 luglio 1943, su tutto il territorio nazionale, dalla liberazione di Roma alla Toscana, fino all’insurrezione finale delle città di Milano, Pavia e Venezia, e poi sul fronte orientale per la difesa di Trieste.
Una pagina di eroismo e di umano altruismo fu offerta da tutti quei militari che furono imprigionati nei campi di concentramento nazisti per aver offerto il loro aiuto a militari sbandati dopo l’8 settembre 1943, ai profughi, ai cittadini ebrei, ai partigiani e ai soldati alleati fuggiti dai campi di prigionia all’indomani dell’armistizio, come i tanti che parteciparono alla Guerra di Liberazione dell’Italia occupata.
Infine, negli ultimi anni una nuova pagina si è aggiunta a quelle già scritte su questo periodo di storia d’Italia: riguarda gli uomini della Guardia di Finanza in servizio nella città di Trieste, in Istria, a Fiume e in Dalmazia. Contribuirono assieme ai locali comitati di liberazione alla cacciata dei Tedeschi, e subirono poi arresti indiscriminati, torture e sevizie, prima di essere gettati, spesso ancora vivi, nelle foibe, da parte delle truppe jugoslave del Maresciallo Tito.
A oltre settant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, storie come quelle di Pietrino Fais, Francesco Meattini, Lido Gori, Vincenzo Giudice, Antonio Farinatti sono state consegnate al ricordo e alla memoria dei libri perché non vadano ancora una volta dimenticate.
Questo breve studio sul ruolo della Guardia di Finanza durante il secondo conflitto mondiale nasce inizialmente come approfondimento per un corso universitario, quello tenuto da Carla Sodini presso la Facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri di Firenze. Ma perché proprio una relazione sulle Fiamme Gialle? Scelta non certo facile, anzi ardua, data la scarsità dei testi e delle fonti sull’argomento, se si esclude il materiale edito dall’Ufficio Storico del Corpo.
Del resto, il secondo conflitto mondiale viene sempre raccontato e descritto, quasi esclusivamente, attraverso le azioni del Regio Esercito, della Regia Marina e Regia Aeronautica, con brevi accenni ai Carabinieri Reali, senza tenere conto degli altri contributi pagati con il sacrificio di tanti giovani. Oggi, poi, tendiamo ad identificare la Guardia di Finanza come il corpo che vigila sulle frodi fiscali, sull’evasione e, più in generale, su tutti i reati economici e tributari, e che ben difficilmente immagiamo in un assalto all’arma bianca in Africa Orientale o in Montenegro, oppure in accanite battaglie navali nel Mar Mediterraneo o in aspri combattimenti a Cefalonia o mentre partecipa alla liberazione di Roma, Milano, Pavia e Trieste.
In passato, tuttavia, fin dalla costituzione avvenuta nell’ormai lontano 1° ottobre 1774, per volere del Re di Sardegna Vittorio Amedeo III, della Legione Truppe Leggere, le Fiamme Gialle hanno partecipato ad ogni battaglia e guerra che ha coinvolto la nostra Italia: dalle Cinque Giornate di Milano, alla Seconda e Terza Guerra d’Indipendenza, dalla Guerra Italo-Turca del 1911-1912 al primo conflitto mondiale, fino alla campagna d’Etiopia del 1935-1936, con propri reparti mobilitati. I Finanzieri prestarono la loro opera anche sul territorio nazionale, in operazioni antibrigantaggio e di soccorso ai terremotati di Messina e Reggio Calabria dopo il violento sisma del 1908. E con lo scoppio, il 10 giugno 1940, della Seconda Guerra Mondiale, i militari della Guardia di Finanza furono chiamati a fornire il loro contributo di uomini e mezzi, in ogni teatro che ha visto protagonista l’Italia: Francia, Africa Orientale Italiana, Libia, Albania, Montenegro, Grecia, Arcipelago del Dodecaneso, nonché, dopo lo sbarco alleato in Sicilia e la caduta del Fascismo il 25 luglio 1943, su tutto il territorio nazionale, dalla liberazione di Roma alla Toscana, fino all’insurrezione finale delle città di Milano, Pavia e Venezia, e poi sul fronte orientale per la difesa di Trieste.
Una pagina di eroismo e di umano altruismo fu offerta da tutti quei militari che furono imprigionati nei campi di concentramento nazisti per aver offerto il loro aiuto a militari sbandati dopo l’8 settembre 1943, ai profughi, ai cittadini ebrei, ai partigiani e ai soldati alleati fuggiti dai campi di prigionia all’indomani dell’armistizio, come i tanti che parteciparono alla Guerra di Liberazione dell’Italia occupata.
Infine, negli ultimi anni una nuova pagina si è aggiunta a quelle già scritte su questo periodo di storia d’Italia: riguarda gli uomini della Guardia di Finanza in servizio nella città di Trieste, in Istria, a Fiume e in Dalmazia. Contribuirono assieme ai locali comitati di liberazione alla cacciata dei Tedeschi, e subirono poi arresti indiscriminati, torture e sevizie, prima di essere gettati, spesso ancora vivi, nelle foibe, da parte delle truppe jugoslave del Maresciallo Tito.
A oltre settant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, storie come quelle di Pietrino Fais, Francesco Meattini, Lido Gori, Vincenzo Giudice, Antonio Farinatti sono state consegnate al ricordo e alla memoria dei libri perché non vadano ancora una volta dimenticate.
Fiamme Gialle- Inchiostro Bianco
- Messaggi : 3
Re: Fiamme Gialle in guerra
Non avevo letto bene all'inizio. Credevo fosse un romanzo storico e invece risulta un saggio. Spiacente, non è il mio campo, quindi sulla mia attenzione non puoi contare. Ad ogni modo, in bocca al lupo.
AndrewLaeddis- Inchiostro Giallo
- Messaggi : 472
Re: Fiamme Gialle in guerra
Si, infatti, come spiegavo all'inizio è un saggio storico sul periodo della seconda guerra mondiale. Sono rari gli autori emergenti che pubblicano questo filone, dato che non hanno "titoli" come tanti altri storici di chiara fama, ma da qualche parte si dovrà pur iniziare!
Fiamme Gialle- Inchiostro Bianco
- Messaggi : 3
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