Melissa.

Oggi, amici miei, trovo ancora più terribile questo vuoto che ci divide dalla vita reale, oggi trovo davvero assurdo questo nostra torre d'avorio fuori dal mondo. Davanti a criminali che uccidono i nostri figli in questo modo barbaro e inumano dobbiamo trovare la forza di aprirci, e non far finta che nulla sia successo. Ci stanno avvisando di nuovo e ci stanno dicendo che dobbiamo stare buoni e zitti e subìre, e noi cosi abbiamo fatto in passato e così faremo. Cristo!... mi sembrano così assurde e lontane le nostre discussioni sui concorsi letterari, oggi, che ho gli occhi pieni di pianto per una figlia morta.

Possiamo solo usare la parola per modificare lo sguardo e
farne qualcosa di rivoluzionario, perché ci giunga dalla giusta angolazione. .

Thomas Mann ha scritto:... mi sembrano così assurde e lontane le nostre discussioni... oggi che ho gli occhi pieni di pianto per una figlia morta.

Condivido.

In questi giorni io sono ancora più seccata perché qui a Napoli invece di essere in lutto e di ragionare per capire su cosa si deve fare per migliorare questo nostro mondo, festeggiano una stupida coppa!

Thomas Mann ha scritto:Oggi, amici miei, trovo ancora più terribile questo vuoto che ci divide dalla vita reale, oggi trovo davvero assurdo questo nostra torre d'avorio fuori dal mondo. Davanti a criminali che uccidono i nostri figli in questo modo barbaro e inumano dobbiamo trovare la forza di aprirci, e non far finta che nulla sia successo. Ci stanno avvisando di nuovo e ci stanno dicendo che dobbiamo stare buoni e zitti e subìre, e noi cosi abbiamo fatto in passato e così faremo. Cristo!... mi sembrano così assurde e lontane le nostre discussioni sui concorsi letterari, oggi, che ho gli occhi pieni di pianto per una figlia morta.

Dici bene! Questa è una torre d' avorio, un rifugio, dove riposare la mente dalle brutture che ci circondano, ma dove si può esprimere il dolore, proprio come hai fatto tu. Se scegliamo di non parlarne non significa che facciamo finta che non sia successo nulla.
In questi giorni condividiamo tutti lo stesso dolore, la stessa angoscia che ci provoca un nodo alla gola. Siamo attoniti, spaventati, spaesati e arrabbiati! Credo che nessuno possa rimanere indifferente di fronte a tali accadimenti a meno che non sia arido dentro. Abbiamo bisogno di riprendere le forze, di allentare la tensione, per affrontare le difficoltà quotidiane, per nutrire il nostro animo di nuova speranza. Le cose stanno cambiando in fretta, il futuro è incerto e spaventoso e non dobbiamo sentirci in colpa se ci rifugiamo nei nostri mondi immaginari, ne abbiamo bisogno più degli altri perché amiamo quella particolare realtà fatta di meravigliose e potenti parole. Sei uno scrittore, dovresti capire di cosa stia parlando.
Discuterne qui, adesso, con toni accesi e arrabbiati come ho visto fare su fb non cambierebbe di certo le cose. Portare il ricordo di Melissa nel cuore sempre, non solo in questi giorni, maturare una giusta e riflessiva consapevolezza di ciò che individualmente ognuno può donare di buono a questa società, trasmettere a chi ci sta vicino e ai nostri figli il valore di ogni respiro, forse tutto questo potrà contribuire a migliorare il mondo in cui viviamo e a far sì che uomini capaci di tali nefandezze non calpestino più la terra.

Melissa R.I.P

Intervento molto bello, belle le parole e anche i sentimenti che ci sono dentro, Artemisia. Condivido quello che dici seppure gradirei, oltre a ciò che già facciamo, una maggiore attenzione per la realtà che ci circonda, senza arrivare agli eccessi di FB. Proprio perché siamo scrittori, dobbiamo avere ben presente la quotidianità, non credo allo scrittore fuori dal mondo che vive solo di astrattezze e di sogni, o almeno lo giudico diverso e non adeguato. Il silenzio dei nostri amici, comunque, mi inquieta molto, e non so proprio come giudicarlo. Tu che ne dici?

Thomas Mann ha scritto:Intervento molto bello, belle le parole e anche i sentimenti che ci sono dentro, Artemisia. Condivido quello che dici seppure gradirei, oltre a ciò che già facciamo, una maggiore attenzione per la realtà che ci circonda, senza arrivare agli eccessi di FB. Proprio perché siamo scrittori, dobbiamo avere ben presente la quotidianità, non credo allo scrittore fuori dal mondo che vive solo di astrattezze e di sogni, o almeno lo giudico diverso e non adeguato. Il silenzio dei nostri amici, comunque, mi inquieta molto, e non so proprio come giudicarlo. Tu che ne dici?

Caro Thomas, dico che spesso il silenzio è importante, e come hai notato può essere assordante!

P.S. Non ci sono parole per esprimere lo sgomento, mai come in questo periodo si sente il bisogno di stare in raccoglimento.

No, Art, permettimi di dissentire da quanto dici. Se ci esprimiamo su tanti argomenti, qualcuno anche inutile, tanto per sentire il suono delle nostre parole e per far conoscere a chi ci legge il nostro pensiero, non possiamo tacere quando la realtà si surriscalda, urge, richiede partecipazione e impegno. Io ignoro Facebook, non mi piace. Però mi domando quale sia il ruolo di uno che presume di disporre di cultura ( evito a bella posta il termine "intellettuale") e svolge un suo compito nella società se non quello di far sentire la sua voce. Anche per orientare le istituzioni.
Invece affondiamo nel disinteresse e nel qualunquismo.
Anche un forum può essere una palestra di opinioni importanti, se non proprio un luogo d'impegno civile.

lauramegali ha scritto:No, Art, permettimi di dissentire da quanto dici. Se ci esprimiamo su tanti argomenti, qualcuno anche inutile, tanto per sentire il suono delle nostre parole e per far conoscere a chi ci legge il nostro pensiero, non possiamo tacere quando la realtà si surriscalda, urge, richiede partecipazione e impegno. Io ignoro Facebook, non mi piace. Però mi domando quale sia il ruolo di uno che presume di disporre di cultura ( evito a bella posta il termine "intellettuale") e svolge un suo compito nella società se non quello di far sentire la sua voce. Anche per orientare le istituzioni.
Invece affondiamo nel disinteresse e nel qualunquismo.
Anche un forum può essere una palestra di opinioni importanti, se non proprio un luogo d'impegno civile.

Certo, Laura sono d' accordo, ma non tutti reagiscono allo stesso modo. C' è chi vuole esprimere il proprio pensiero con forza e decisione e chi invece al contrario sente un grande bisogno di riflessione. Ci vuole un po' di tempo per elaborare certe sensazioni che scaturiscono da eventi drammatici. Le sensibilità sono diverse e se qualcuno sceglie di non parlare di certi avvenimenti, seppur drammatici, non significa che non gliene freghi niente o che sia disinteressato, magari nella vita reale fa sentire la propria voce attraverso azioni concrete e quotidiane. Il forum può essere benissimo un luogo dove poter parlare di impegno civile e quant' altro, ma se una persona decide di non partecipare non per questo deve essere tacciata di insensibilità.

Condivido ogni parola di Artemisia.
In questi due anni raramente abbiamo parlato di attualità, cronaca, eventi drammatici. Questo, nello specifico, è un evento terribile. Sono certo che ognuno di noi abbia commentato l'episodio con la propria famiglia, con amarezza e anche con rabbia. Per questo, per altri trascorsi ugualmente terrificanti e per i futuri che purtroppo ci saranno.

Aprire un thread ad hoc è una cosa bella che apprezzo ma non deve "dimostrare" niente. Non deve mostrare platealmente che siamo "persone sensibili", "persone che non fanno finta di niente".
Se qualcuno sente la necessità di condividere un episodio sconcertante e drammatico nel forum può benissimo farlo; ma tengo a precisare che nessuno "sta zitto" o fa finta di niente soltanto perché non scrive un commento qui nel forum di I&P.

RIP

Ok. Non volevo dire nulla, perché con le ragazze di quell'età è una vita che ci lavoro, così come è una vita che tutte le mattine, alle otto meno un quarto, sono davanti alla scuola. Con le ragazze non ne abbiamo nemmeno parlato, ma ognuna sapeva che sarebbe potuto toccare a una di loro. Oggi c'è stata assemblea e poi una manifestazione di tutte le scuole.Nella mia città come in tutte le altre. Il guaio è che quanto è successo non è poi così terribilmente straordinario. E' ormai deiventata un'abitudine sparare nel mucchio. Uccidere innocenti, siano donne, bambini, ragazzi o gente che va al lavoro per guadagnarsi da vivere. Il fatto è che l'essere umano è brutale e violento, si crede superiore agli animali ma in effetti non lo è. Gli animali non hanno organizzato stermini di massa e pulizie etniche. Gli animali uccidono solo per bisogno. Solo se è strettamente necessario alla sopravvivenza della specie.
Una volta c'era la guerra ed erano i soldati a morire. Oggi, che per finta siamo in pace, il bisogno di ammazzare resta insopprimibile. Possibilmente per motivi futili.
Ecco perché amo le bestie e mi sfogo scrivendo horror.
Fantasmi e vampiri allontano l'orrore vero. Il guaio è che fantasmi e vampiri non esistono. Gli assassini e i vigliacchi sì.

Potrei obiettare ad Art che il raccoglimento e la riflessione sono molto più agevoli delle prese di coscienza aperte e chiare.
Potrei obiettare a Sall che il commento in famiglia lascia un po' il tempo che trova come, d'altronde, il puro divertissement letterario a cui sembra ci si debba dedicare sul forum.
Ma non lo faccio (non obietto nulla, cioè).

Asp, secondo me, anche nell'orrore c'è una graduatoria. E l'orribile fatto di Brindisi, uccidere adolescenti, in un posto che dovrebbe essere sicuro come la scuola, è, almeno per l'Italia, un fatto fuori dell'ordinario, e rischia di diventare un precedente...

Non vorrei passare per il solito cuore di pietra ma mi chiedo: perché nessuno ha aperto un thread anche sul centinaio di soldati saltati in aria nello Yemen? voglio dire, non è che dipende tutto dai mezzi d'informazione? qui hanno parlato solo di Brindisi e ci si addolora per Brindisi, lì hanno parlato solo dello Yemen e si saranno addolorati per lo Yemen... e così io (e il mio collega yemenita) ci addoloriamo a comando, e all'opposto, in base a quello che decide il rispettivo Big Brother... come due bravi robottini... funziona così? se funziona così, a me, per reazione, non verrebbe d'addolorarmi né per Brindisi né per lo Yemen... oppure mi addoloro per tutti e due... però vorrei deciderlo io per chi e in che misura addolorarmi, no Big Brother con ore e ore di trasmissioni televisive.

Per quello che mi riguarda avrei aperto delle belle discussioni anche su parecchi altri fatti che hanno colpito la mia sensibilità, rimane il fatto però che la cosa non sarebbe stata affatto accolta bene, in quanto ci sono delle riserve mentali ad accettare un allargamento degli intereressi. Non poche volte sono stato tacciato di "fuori tema" e ho dovuto accettare il fatto di trovarmi in un luogo che non vuole avere contatti con il mondo esterno.
In riferimento invece all'orrore di Brindisi, non vorrei prenderlo troppo alla larga come fa la nostra amica Asp, ma vorrei solo affermare che tali situazioni nascono anche dalla cattiveria umana, senz'altro, ma soprattutto dalla necessità politica e sociale di condizionare e di controllare. Tuttavia, l'occasione mi porta a ripresentare la proposta di discutere anche di altre cose, oltre che di letteratura e concorsi, sarebbe un modo per non rimanere chiusi e isolati nella nostra torre. Che ne pensate?

Non lo prendo alla larga. Tremo ancora dall'orrore e dalla paura, perché sono uno di quei lavoratori che tutte le mattine, alle otto meno un quarto, parcheggia la sua auto davanti alla scuola ed entra nell'edificio insieme ai mille e duecento ragazzi e ragazze che, a quell'ora, escono dagli autobus e si accalcano, con me e insieme a me, davanti ai cancelli del nostro istituto. Sarebbe potuto toccare a noi, e invece...
Solo che, come dice Nick, l'orrore non è solo questo. L'orrore è connaturato al genere umano.
Se ho tempo posto la relazione (si fa per dire) dell'incontro che abbiamo avuto l'anno scorso con i fratelli del giudice Borsellino.

Una telecamera registra i movimenti dell'uomo che ha messo il tritolo nel cassonetto, un uomo che a quest'ora avrà cambiato tutti i connotati e si troverà chissà dove. Questa cosa la dice lunga sul paese in cui viviamo e le dinamiche perverse che lo alimentano. Un paese di grandi misteri irrisolti e chiese colluse con le mafie.

@thomas
tu proponi...