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Messaggio Da debdea Lun 28 Giu 2010, 08:51

vi vorrei segnalare il link per leggere un mio articolo di rivoluzione politico/culturale tranquilla gentilmente ospitato dal mio buon amico jamie mc gregor sul suo blog.

www.democraticoebasta.ilcannocchiale.it

un bacio a tutti..vedrete che ce la facciamo a salvare l'italia cheers
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Messaggio Da debdea Lun 28 Giu 2010, 21:52

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Messaggio Da Thomas Mann Mar 29 Giu 2010, 16:56

Leggendo il tuo articolo, mi sono convinto ancora di più, dopo tanti anni d’analisi, dei guasti che una certa mentalità cattolica ha generato all’interno di una struttura come quella Comunista. I cattolici, con la loro visione povera, umile, ristretta, compassionevole hanno distrutto completamente ogni aspirazione all’impossibile caratteristica di ogni vero Comunista. Non più i grandi spazi dell’intera umanità da curare, ma la miserabile realtà di ogni giorno da medicare, microcosmo sconfitto senza più l’ambizione di cambiare il mondo. La mentalità cattolica dei piccoli passi e della vita oltre la vita ha avvelenato la grandezza di un movimento nato per il mondo intero, non per un quartiere o per una via. La salvezza di un individuo solo è mentalità cattolica, la salvezza di un gruppo ristretto è mentalità cattolica, piccoli gruppi e individui soli non sono considerati nel grande disegno del Comunismo. Il povero Nichi è devastato dalla mentalità cattolica, che è inconciliabile con quella Comunista, per il povero Nichi il Comunismo è un mezzo, non un fine, per il povero Nichi, l’attenzione è rivolta ad alcuni, come Teresa di Calcutta, che curava solo i pochi che entravano in contatto con lei, poco interessata hai milioni che non erano curati. La tua iniziativa rientra nel grande calderone nefasto del missionarismo cristiano, mentre oggi per il movimento Comunista l’ambizione è ricreare quella struttura composta da rivoluzionari professionisti che siano pronti a sfruttare ogni ulteriore decadenza della borghesia.
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Messaggio Da debdea Mar 29 Giu 2010, 17:30

caro il mio thomas...quanto ti sbagli Smile

se c'è una che il missionarismo/evangelismo della chiesa proprio lo detesta, è la sottoscritta. e puoi crederci, lo dico per esperienza personale, essendomi infiltrata a fare indagini in più di un'organizzazione Wink e tuttavia ti dico che il messaggio cristiano è stato del tutto snaturato dalle gerarchie..ma è sano e autentico, quanto di meglio si possa applicare alla società Wink

quando (non ti dico nemmeno: se) avrò i primi frutti della mia iniziativa (che tra l'altro sta già riscuotendo molto successo.. le fabbriche di nichi sono già oltre 300 in tutta italia) ti farò sapere. in concreto.

riguardo poi a me..il mio romanzo parte proprio dalla messa in discussione dell'interpretazione cattolica del peccato originale.
se ti può interessare mi trovi su www.trasmutazione.splinder.com

casomai ti fossi sembrata una monachella Wink bacetti
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Messaggio Da Prof.Cipolla Mar 29 Giu 2010, 17:35

l'invettiva di thomas è molto, molto interessante.
degna di meditazione.

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Messaggio Da debdea Mar 29 Giu 2010, 17:51

ogni nostro messaggio è degno di meditazione, prof..

se soltanto potessimo confrontarci invece di inveire sulla base di istintive antipatie personali..non sarebbe bellissimo?

a proposito.. oggi su fb ho chiesto l'amicizia a un amico di un amico..solo sulla base di una citazione che c'era sul suo profilo. me l'ha subito accettata. ci siamo confrontati un po' sulla base delle reciproche convinzioni filosofiche teologiche, pur essendo molto diverse. è stata una chiacchierata molto costruttiva. solo alla fine mi ha rivelato di essere un lettore di una casa editrice. ha detto che mi leggerà volentieri e, se gli piacerò, mi segnalerà personalmente.

ora io dico. un certo tipo di atteggiamento pacifico viene sempre ricompensato dalla sincronicità del destino. l'invidia e l'intolleranza per il pensiero e lo spirito d'iniziativa degli altri invece no.

e anche questo pensiero sarebbe degno di meditazione, mio adorato prof
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Messaggio Da debdea Mar 29 Giu 2010, 19:16

quando gandhi diceva che dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere realizzarsi nel mondo.. sai che intendeva?

è sempre da noi che deve partire un cambiamento interiore. poi contagierà tutti gli altri. così rapidamente si cambia il mondo.

questa è l'era della rete. un buon progetto realizzato in pratica nel microcosmo si può estendere quasi istantaneamente al macrocosmo.

sono i principi cardine della fisica quantistica.

sappiamo già da tempo che l'universo non è una macchina..ma un organismo interconnesso nelle sue componenti. così come lo è l'essere umano. un quartiere. una città. una nazione. un pianeta. un sistema solare.

l'uomo è il microcosmo del macrocosmo, mai sentito dire?

il cambiamento inizia sempre da noi. per questo le ideologie presto o tardi falliscono tutte. servono le idee..le visioni..realizzate in noi con cadenza mitica e fatale, come diceva il mio amato cesare pavese.

le ideologie seguite da tanti fanatici caproni (e intendo tanto il cattolicesimo quanto il comunismo quanto tante altre) porteranno sempre l'umanità nel baratro.
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Messaggio Da debdea Mar 29 Giu 2010, 22:17

tanto per essere onesta pubblico i commenti ricevuti finora al mio articolo pubblicato sul sito di aprileonline, più la mia risposta:

Roberto P
29 giugno 2010, 06:53 Molto bello! In bocca al lupo davvero! Uscire di casa, incontrarsi, conoscersi, parlare, mettere a disposizione degli altri un pò del nostro tempo, vincere le proprie paure, aiutare gli altri, avere l'umiltà di farsi aiutare dagli altri, discutere, approfondire, trovare un sorriso, scherzare, socializzare e, perché no? Pulire quel marciapiede che il Comune non pulirà mai, fare qualche piccola cosa per abbellire il nostro quartiere. Sembra un sogno. Al di là della simpatia che si può avere per Nichi.
#2 · angelo mass
29 giugno 2010, 09:28 Dai!!! diteci la verità: questo articolo lo ha scritto Edmondo De Amicis?
#3 · paolo
29 giugno 2010, 11:44 non è De Amicis, è la sezione di quartiere del PCI che frequentavo ai tempi del liceo! si stava li tutto il pomeriggio, si facevano i compiti insieme, si parlava di politica (concludendo poco, ma eravamo felici, tanto per dare un altro tocco deamicissiano), c'era il calciobalilla, si scrivevano i testi dei volantini, si battevano a macchina, si ciclostilava a manovella fino a tarda notte, ...
#4 · Stefano Olivieri
29 giugno 2010, 13:14 Sta a vedere che adesso la solidarietà diventa una vergogna anche a sinistra. Sono grato a Debora per il suo articolo che mostra quanto il re sia nudo talvolta anche fra di noi e quanto serva ricominciare dalle cose semplici, che per qualcuno saranno anche banali ma servono eccome. Preferisco questo andar per tentativi - ma tutti insieme - a riattaccare le spine dell'energia laddove serve portarla, piuttosto che vedere un circolo pieno di truppe cammellate che attendono ordini dall'alto. Non so oggi dire quale sarà il destino del partito di Vendola o di quello di Bersani, ma sono certo che non è questa la prima domanda che si pone la povera gente in difficoltà. La prima domanda è : in quanti occorre essere per riportare la democrazia e la giustizia in questo paese ?
#5 · mastro Olof
29 giugno 2010, 19:44 più che altro mi sembra la parrochhiadiniki. Niente di male,per carità!Ma dov'è la rappresentanza politica di:vecchine,disoccupati,studenti al verde e compagnia bella?torniamo ad una qualche forma di carità senza dare risposte politiche concrete?
#6 · debora de angelis
29 giugno 2010, 21:51 ehehe la parrocchia di nichi Wink ma la smettiamo di credere che solo le parrocchie abbiano la prerogativa di fare qualcosa di buono per le persone? se la politica sul territorio fosse concretamente come la immagino io..pensateci..a che servirebbero le parrocchie? ce li leveremmo dalle scatole, i signori custodi della fede. e con loro fuori dai piedi..dio che paese che diventeremmo!! la chiesa ha bisogno di gente stupida e incolta per poter sembrare indispensabile alla cura delle coscienze. per questo sostiene e sosterrà sempre certi signori dei media soporiferi. ma una coscienza sveglia si cura da sola, anzi. non si ammala proprio. in questi giorni mi confronto spesso con molte persone che, non appena si fa il nome di nichi come probabile candidato del centro sinistra alle politiche del 2013, mica entrano nel merito di quello che nichi predica e poi pratica sul serio. ma mi dicono tutti, come uno slogan pubblicitario: la chiesa non permetterà mai a nichi di arrivare alla presidenza del consiglio. e allora, forse è vero. bene. neutralizziamola Wink ma davvero nel 2010 la chiesa serve ancora a qualcosa? parliamone.
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Messaggio Da debdea Mer 30 Giu 2010, 15:33

continuo a postare il dibattito che il mio articolo ha innescato. qualcuno mi taccerà di esibizionismo, e me ne dispiace, credo che tuttavia sia molto proficuo per chi legge. ovviamente mi piacerebbe che il dibattito si proseguisse anche qui Smile



#7 · paolo
30 giugno 2010, 00:10 giusto debora, mia moglie che è tendenzialmente laica va a distribuire i panini ai senzatetto con un gruppo cattolico e poi si ritrova automaticamente con loro nei momenti di aggregazione che nel caso sono di preghiera; se invece di un gruppo cattolico avesse trovato un gruppo comunista, i momenti di aggregazione sarebbero dibattito politico: c'è ancora gente che crede di dover fare qualcosa, ma ha visto troppi anni di discussioni infruttuose nelle sezioni e pensa che quello che qualcuno chiama carità produca comunque qualcosa di immediato e più concreto di vani dibattiti e infruttuose manifestazioni (cosa si è ottenuto? solo peggioramenti), è anche per questo che c'è una grande disaffezione alla politica e tanto volontariato. introduciamo il volontariato come momento di aggregazione comunista; poi quando siamo di nuovo in tanti riprendiamo a discutere la linea, ma non solo, l'azione concreta di cui vedi il risultato immediato (la rivoluzione è lontana, un partito comunista che conti qualcosa in un governo forse è ancora più lontano) è quella che fa sentire utile, che tiene alto il morale in un momento di sconfitta sociale, ed il morale alto è quello che consente di contianuare e di riprendere a lottare.
#8 · Roberto P
30 giugno 2010, 04:53 Debora, forse dovresti chiederti da quali radici proviene la linfa che alimenta la tua educazione e il tuo sentire.
#9 · debora de angelis
30 giugno 2010, 08:42 per roberto p. le mie radici, mi chiedi? famiglia cattolica. nessun sentimento religioso né spirituale autentico, nulla più che la messa a pasqua e natale. rituali privi di contenuto. fase atea, poi agnostica: se dio era quello che descriveva la chiesa..tante grazie, stavo bene cosi.terza fase: riflessione autonoma, anche leggendo i vangeli, certo, ma non solo, sul bisogno di spiritualità autentica nell'essere umano. non ricoscersi negli insegnamenti cattolici (e non cristiani, beninteso) non fa automaticamente di una persona un materialista senza dio. questo è l'inghippo nel ragionamento dei cattolici: che in realtà non è proprio un ragionamento, una conclusione sul significato dell'esistenza umana condotta in modo autonomo, quindi senz'altro autentica, almeno per chi quel ragionamento (e la relativa messa in pratica delle conclusioni cui è giunto) lo ha condotto da solo. un messaggio calato dall'alto e imposto per fede, di più, privando le persone di un'opportunità di costruzione autonoma di una robusta coscienza di sé, non può cambiare le cose. può solo peggiorarle o mantere lo status quo. eppure mi pare che il senso del messaggio evangelico, ma anche di tanti altri messaggi incarnati dai grandi dell'umanità, sia stato di seguire attivamente un esempio di vita, e non di accettare passivamente un dogma. o no?
#10 · Franco Bianco - religione e politica
30 giugno 2010, 10:06 Senza voler fare polemica al riguardo, ma solo per rimarcare che la spiritualità percorre strade diverse, e non ci sono risposte definitive (essa, ad esempio, raggiunge a mio parere vette altissime nel "Vangelo secondo Gesù Cristo" dell'ateo Saramago - del quale invece non mi è piaciuto il "Caino"; ed una dolcezza infinita percorre le pagine di "In nome della madre", di Erri De Luca anch'egli convinto non-credente), vorrei dire alla giovanissima (beata lei!) Debora (che ho visto alla festa di Paneacqua, un paio di settimane fa, mentre parlava ad altri dell'iniziativa in corso al Tufello, quella della quale ha parlato nell'articolo) che le sue risposte sono probabilmente diverse da quelle di una persona alla quale lei immagino sia per altri versi vicinissima, che è Nichi Vendola. Nel libro-intervista "La fabbrica di Nichi", che probabilmente Debora ha letto, Vendola esprime posizioni (come si sa, è un fervente credente, ed è un credente cattolico) sulle quali non esprimo giudizi perché appartengono a lui ed al suo modo di vivere e di sentire la religione, ma che suscitano in me, convinto non-credente, sorpresa e perfino stupore (e che molti, sicuramente, non si aspetterebbero da uno che, come lui, continua a dichiararsi "comunista", anche se poi sul termine ci sarebbe molto da approfondire). Con questo voglio dire, insomma, che una delle acquisizioni che dovremmo tutti avere ormai fatto - ma, so bene e me ne rammarico, non è così - è che si può concorrere ad iniziative di tipo sociale ed anche condividere programmi di tipo politico senza dovere per forza essere uguali in tutto, e potendo anzi avere modi di sentire anche molto diversi. Questa è un'altra delle molte cesure - che io giudico positivamente - che ci separano dal Novecento, e dalle "ideologie" che lo hanno caratterizzato. Questa logica "della distinzione" non vale solo per la religione, a mio parere: è un discorso che può portare molto lontano, e credo che non sia eludibile.
#11 · enzo
30 giugno 2010, 11:32 cara Debora, ho letto la tua appassionata lettera e, per quello che posso, mi associo alla tua esigenza di un impegno concreto sul territorio, al tentativo di costruire subito anticipazioni di un futuro auspicabile anche se difficilmente possibile. Insegno urbanistica all'università La Sapienza dove sono Direttore del dipartimento di architettura e Urbanistica. Fa piacere scoprire che esistono, disseminati e invisibili, forme di resistenza al tentativo di omologare le città al mercato liberista. Questa nostra città, le sue periferie spesso desolate e abbandonate, merita un impegno come il tuo. Buon lavoro, Enzo scandurra
#12 · mastro Olof
30 giugno 2010, 14:46 credo di aver posto,forse male,un altro problema.Non c'è niente di male ne fare del bene MA la vecchina e il disoccupato meritano soltanto la nostra(ripeto:benvenuta colletta)oppure bisogna che qualcuno finalmente dopo decenni si decida a rappresentarli a livello politico in modo che non debbano più vivere nel bisogno e nelle ristrettezze?C'è un qualche partito,movimento, parrocchiadiniki o altro che possa far di questi bisogni la propria battaglia politica? E che sappia anche indicare con quali risorse e con quali fondi, come togliere ha chi più ha e dare a chi ha meno?Meritano le persone una legislazione sociale efficace o soltanto la nostra solidarietà? Non contesto assolutamente le buone intenzioni della nostra giovane amica, anzi le approvo e a lei va tutta la mia ammirazione.
#13 · debora de angelis
30 giugno 2010, 15:00 per franco bianco. caro franco, mi piacciono molto le tue parole e il tuo punto di vista, e soprattutto il non aver voluto aprire una polemica. è dal modo pacifico di confrontarsi con gli altri che si riconoscono i costruttori dai demolitori Wink in effetti, la mia esperienza personale è una tra le infinite possibili, a me piace molto la frase che dice: le vie che portano a dio sono tante quante le anime degli uomini. io ho il mio approccio, tu il tuo, nichi ancora un altro. per me nichi non è una persona da mettere su un piedistallo e adorare..ma semplicemente qualcuno da sostenere perché rappresenta l'anima buona di questo paese, come l'attuale presidente del consiglio ne rappresenta l'animo oscuro. la fede di nichi, il suo credo, mi interessano solo nella misura in cui vedo che li mette in pratica e ottiene dei risultati positivi, innesca un miglioramento. e se l'ha fatto in puglia, potrà farlo anche su scala più grande.
#14 · debora de angelis
30 giugno 2010, 15:11 per mastro olof. io posso solo agire nel mio piccolo microcosmo di quartiere, tentando di realizzare quel cambiamento che vorrei vedere accadere nel mondo prefiggendomi una meta alla mia portata. ma sostengo nichi proprio perché credo che se una persona come lui andasse alla guida del paese le politiche a favore dei nostri fratelli più deboli non sarebbero più utopia né slogan di partito, ma semplici e ovvie realtà.
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Messaggio Da Thomas Mann Mer 30 Giu 2010, 17:10

Non hai portato argomenti o commenti che possano farmi dubitare di quello che ho detto, tutt'altro. Tutto mi conferma che l'iniziativa è iniziativa cattolica, di matrice cattolica. Quello che dimenticano in molti, è che storicamente ogni nuova conquista di libertà è una battaglia che si è combattuta contro la chiesa cattolica, contro la sua tirannide oscurantista culturale e sociale. Volete sostituire alla solidarietà sociale la pietà individuale? Bene, fatelo pure, liberi di farlo, siete in linea con la metodica distruzione dello stato sociale e delle libertà conquistate. Senza di voi scoppierebbero le contraddizioni, che sono grandi e laceranti, siete l'aspirina che combatte il cancro sociale.
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Messaggio Da debdea Mer 30 Giu 2010, 17:49

aridajete a thomas!! ma che sei de coccio??? de tek??? de acciaio inox ossidato?????

io modestamente sono una teosofa tantrica decisamente lussuriosa ma taaaaaaanto dolce e carina. le suorine cattoliche dell'opus dei lasciamole lì dove sono, no?

ripeto: l'amore per se stessi e per il prossimo è la base di tutto. poi la società può iniziare a funzionare bene. senza questa premessa, niente da fare, presto o tardi va tutto in malora.

senti tom. ma te ci sei su facebook? ho appena aperto un gruppo di discussione che si chiama MASTURBATORI DI TUTTO IL MONDO, UNITEVI!!!!! ..perché se sei una donna che non sa farsi l'amore e un uomo che non lo sa usare, come pensi di migliorarlo, il mondo?

eddai, ti iscrivi??




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Messaggio Da debdea Gio 01 Lug 2010, 08:01

aggiornamenti dibattito sulle fabbriche e recupero della fratellanza cristiana sottraendola al controllo esclusivo della chiesa cattolica:


#15 · mastro Olof
30 giugno 2010, 18:30 X debora Ma le cose realizzate da Niki le ascolti ai suoi comizi o vivi in Puglia? Cmq voglio,evitare di traformare questo forum in pro o contro Niki, non è questo il problemna. Io vorrei soltanto dire che l'impegno politico ha molto a che fare con le virtù civiche(cui lui si richiama) guai a delegare tutto a una persona anche quando ha qualche ( e sottolineo qualche) merito.
#16 · debora de angelis
30 giugno 2010, 19:12 per olof. allora. come spiegarti meglio di quanto non abbia fatto nell'articolo il mio punto di vista? Wink io credo che un certo modo di fare politica creativa sul territorio sia adatto alla mia natura e ai miei ideali. e allora ci provo con tutta me stessa. dovendo immaginare il mio presidente del consiglio ideale immagino senz'altro nichi, riconoscendolo istintivamente come una persona che vibra sulla mia stessa lunghezza d'onda, per valori, passione, idee. né lui è un salvatore né io chissà che talento della politica. ma fare quello che ho illustrato nell'articolo e sostenere la candidatura di nichi sono le due cose che sento più giuste per me. semplicemente: ci credo e sono pronta a metterci tutto l'entusiasmo di cui dispongo. che c'è di così complicato in questa visione, me lo dici Wink? se poi questo mio entusiasmo dovesse contagiare anche chi mi è accanto, non credi che sarebbe già un buon punto da cui ricominciare a risollevarci tutti insieme?
#17 · Franco Bianco - 'fabbriche', solidarietà e politica
30 giugno 2010, 19:40 Credo di interpretare il pensiero del sedicente Olof, facendoti, cara Debora (senza H, avrebbe detto il mio simpatico e sfortunato concittadino), la domanda che anche a me "sorge spontanea": qual è, allora, la differenza fra una "fabbricadinichi" ed una delle tante associazioni di volontariato, che si dedicano nobilmente a tante lodevoli attività a scopo sociale? Qual è la differenza fra lo slancio solidale - certamente ammirevole, utile ed addirittura prezioso in tanti casi - e l'azione propriamente politica? Se differenze non vi sono, non è indispensabile che vi siano: ma non si deve pensare che saranno le fabbrichedinichi a sollevare questo disastrato Paese dalla regressione civile morale culturale politica in cui è piombato. Il problema, come dicono coloro che sanno (?), è "ben altro".
#18 · debora de angelis
30 giugno 2010, 21:28 per franco bianco. guarda, ti dico la mia spassionatamente. è più di un anno che mi studio le potenzialità della rete. movimento 5 stelle, popolo viola, i passaparola di travaglio, la conversione informatica di di pietro. ora. secondo me è un mix ben calibrato di tutto questo che porterà un cambiamento. anzi, che già l'ha portato, anche se agli occhi dei più la situazione sembra più disperata che mai. eppure, pur appassionandomi a tutti questi movimenti e personaggi, è solo quando ho sentito parlare delle fabbriche e ho iniziato ad essere catturata dalla visione del mondo di nichi che ho trovato qualcosa in cui investire le mie energie senza riserve. ora, questo significa che tutti debbano sentire quello che ho sentito io? nient'affatto. ma se ognuno potesse provare la passione che provo io in questo momento, ti assicuro che le cose cambierebbero rapidamente in questo paese. Ho percepito quello che può succedere se (pur essendo consapevole del marcio) ci rimbocchiamo le maniche per dissodare il terreno e piantare nuovi semi. Non credere che sia una stupidina sognatrice senza percezione della realtà, solo scelgo di concentrarmi sul potenziale ancora inespresso, piuttosto che sul fallimento di un sistema. così, quando collasserà (perchè collasserà) ci saranno già le fondamenta di qualcosa di straordinario su cui iniziare a ricostruire.
#19 · Franco Bianco
30 giugno 2010, 21:50 Cara Debora, credimi, lo dico senza alcun intento né offensivo né diminutivo, ed anzi con ammirazione: dio ti abbia in gloria e ti conservi questo candore.
#20 · Roberto P
30 giugno 2010, 23:39 Bravo Franco Bianco. Mi associo al tuo splendido augurio per Debora.
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Messaggio Da debdea Ven 02 Lug 2010, 07:27

#21 · Le potenzialità
01 luglio 2010, 07:49 Messa bene la Debora se intravede potenzialità di quel tipo. Tra i 5 stelle con yacht in costa smeralda che, bene che vada, danno il loro aiutino per far vincere la Lega, l'inesistente popolo viola che per l'ennesima volta ieri ha portato in piazza 22 persone (quando si dice essere trascinatori), il DiPietro in versione cafone elettronico, Travaglio con le sue mezze verità à la carte .... direi solide basi per il populismo allo stato brado del compagno Nichi. Comunque auguri agli oratoridinichi. PS Non trovate sia un po' offensivo l'abuso del concetto di fabbrica che viene strumentalmente fatto? Com'è noto dove esistono le fabbriche vere il partitino di Nichi non esiste più, ma sopratutto nelle fabbriche si suda in quelle di Nichi al limite ci si fa una birretta.
#22 · Franco Bianco - la politica deve essere comprensibile
01 luglio 2010, 09:09 Si può e si deve rispettare chi, mosso da intenti nobili e lodevoli, però confonde la carità cristiana o la solidarietà o comunque si voglia chiamare uno slancio verso gli altri (il "prossimo") con la politica: le due cose hanno dei tratti in comune, ma per altri versi sono lontanissime. Un conto è lo spendere se stessi per andare incontro alle esigenze ed ai bisogni insoddisfatti di chi è socialmente più debole, svolgendo così una supplenza - o, in altri casi, una "sussidiarietà" - a compiti che andrebbero svolti dalle istituzioni, siano esse quelle statali o quelle locali; un altro è battersi politicamente affinché quei vuoti vengano riempiti da chi è, o sarebbe, preposto a farlo. Io non capisco, pur apprezzando enormemente la disponibilità di persone come Debora, dove sia "la politica" nelle cose che lei propone. Avevo perciò rivolto domade specifiche e dirette su tale tema, nel mio post #17, ma esse sono rimaste senza risposta. Credo che ciò sia dovuto non ad incapacità da parte di Debora, ma ad un vuoto di chiarezza e di comprensibilità che è insito nella stessa definizione di "Fabbrica". Debora, al proposito, ha scritto nell'articolo «la Fabbricadinichi, un nome accattivante che ancora quasi nessuno sa che cosa sia»: ecco, cara Debora, il problema è proprio questo; troppo spesso Vendola è immaginifico, accattivante, pindarico, ma non si capisce bene cosa intenda sul piano politico. Più volte si è cercato di "costringerlo" ad una risposta che fosse comprensibile al volgo e non solo a chi frequenta l'iperuranio, ma lui svicola, reclama il suo diritto alla poesia (che però non dovrebbe andare a detrimento della chiarezza). Anche nel libro-intervista di Cosimo Rossi - "La fabbrica di Nichi" - questi prova a farsi spiegare cosa sia la "Fabbrica", e Vendola risponde: «La fabbrica....non è un semplice comitato elettorale, ma uno spazio diverso, attivo e creativo......un'esperienza di riformismo radicale». Cioè cosa? Non è bene chiarire?
#23 · Consigli per gli acquisti
01 luglio 2010, 10:39 Sai Franco cosa potresti fare? Anzichè fermarti alle alte parole vendoliane (di cui si occupa alla grande Checco Zalone) valuta i fatti. Imperversano su you tube le interviste a Nichi sugli inceneritori, che a parole si demonizzano per il popolo festante, e poi nei fatti "l'impossibilità amministrativa non ce lo permette". Oppure ricordi la vicenda acqua? A parole sto cor popolo della pubblica, nei fatti faccio l'azionista di una spa che compra a destra e a manca e se è il caso licenzio quel rompicoglioni del Prof Petrella. E sul piano politico ... al popolo bue faccio intendere che l'UDC è il partito di totòcuffaro, per le mie giunte ci tratto alla stragrande. Oppure con a fianco il de magistris liscio il pelo al popolo della rete sui socialisti indegni mariuoli, e poi ne eleggo una manciata e replico la splendida scelta tedesca. -- Vedrai che se in Puglia la cosa ha retto perchè grazie a finanziamenti pubblici ha potuto aprire 3 o 4 baretti alternativi (trasformati in comitati elettorali alla bisogna) nel resto del Paese falliranno come è fallita SeL. Ne più e ne meno. -- Gianni
#24 · debora de angelis
01 luglio 2010, 11:32 per franco e per i vari anonimi. Mi riconosco molto in una frase tratta dal diario Il mestiere di vivere del mio amatissimo Cesare Pavese: "Fatale è chi realizza in sé un mito autentico in cui crede". Per rispondere a Franco: mi rendo conto che hai posto delle domande specifiche e di non averti risposto in maniera puntuale. Per mancanza di chiarezza, supponi. Posso dirti che se devo realizzare un progetto sono estremamente razionale e organinizzata. Se invece devo materializzare una visione, necessariamente mi tocca essere intuitiva, e procedere un passo alla volta, capendo man mano come muovermi. Questo è il modo di procedere di chi capisce come funziona la rete. Nulla è prestabilito e tutto in divenire. Riguardo al fatto che la solidarietà cristiana(e non carità o pietà) e la politica siano due cose distinte mi permetto di dissentire. Ho iniziato l'articolo citando la comunità pitagorica proprio per dare l'idea che potere, amore-saggezza, e intelligenza creativa sono tre aspetti imprescindibili l'uno dall'altro nell'aspirazione a creare un modello comunitario stabile. Tra l'altro, dei tre,l'aspetto politico(che comporta assumere su di sé un potere) è il più difficile da realizzare e, come il vertice di un ideale triangolo, deve necessariamente poggiare su amore per il prossimo e un'intelligenza vivace rivolta al bene comune. Senza l'amore per il prossimo non si può dar vita a un progetto politico stabile,al massimo all'ennesima ideologia destinata a fallire come tutte le precedenti, per questo trascuro per il momento di entrare nel merito della politica. D'altra parte, senza l'amore per se stessi, nessun amore per il prossimo potrà mai svilupparsi autenticamente, e per questo tendo a separare il messaggio cristiano dall'uso improprio che ne ha fatto la chiesa cattolica, peraltro assolutamente incoerente, nei fatti, con il messaggio di cui si proclama unica custode.
#25 · Franco Bianco - un linguaggio per 'le masse'
01 luglio 2010, 12:43 Io quando leggo frasi come «materializzare una visione........essere intuitiva, e procedere un passo alla volta........Nulla è prestabilito e tutto in divenire.......aspirazione a creare un modello comunitario stabile», dico la verità, mi chiedo sempre di cosa "veramente" stiamo parlando, e come questo "veramente" si rapporta ai problemi quotidiani che tanta gente deve affrontare e molte volte non riesce a far quadrare (per enumerarne solo qualcuno mi occorrerebbe gran parte delle 2000 battute che abbiamo a disposizione: ma credo sia superfluo, essendo questo un blog i cui frequentatori conoscono bene i problemi della "gente"). Faccio salve, lo dico per l'ennesima volta, le lodevoli intenzioni: ma ricordo, d'altra parte, che di esse è lastricato l'inferno. Questo è proprio il "vernacolo vendoliano" che fa entusiasmare gli intellettuali (una parte) ma temo riesca poco comprensibile a chi deve fare i conti con la realtà (anche letteralmente, nel senso di contare quello che hai e quello che ti servirebbe, e vedere dove tagliare con meno dolore). Nessuno poi, cara Debora, sottovaluta l'importanza dell'amore per se stessi e per gli altri: ma questo non è "politica", è semmai una "precondizione", che peraltro non è appannaggio esclusivo di nessuno e non fornisce indicazioni sicure rispetto alle soluzioni da adottare; si tratta, direi, di una condizione necessaria ma non sufficiente. Suggerirei di sforzarsi di volare un po' più basso e parlare un linguaggio che sia, come si diceva una volta, "comprensibile alle masse". Il mondo è pieno di "cretini che danno l'illusione di un discorso intelligente" (un'espressione di Sciascia che mi è piaciuta moltissimo): cerchiamo di comportarci da intelligenti autentici, ciò che larga parte di noi sono, e certamente lo sono (escluso, forse, chi sta scrivendo questo post) molti di coloro che frequentano questo blog.
#26 · debora de angelis
01 luglio 2010, 14:18 per franco. ma vedi, amico mio? in fondo diciamo le stesse cose, pur usando linguaggi diversi. la precondizione di cui parli è proprio quella che voglio ricreare. perché, se sei onesto, ammetterai che quelle precondizioni su cui costruire un sano progetto politico sono andate perdute da decenni, soffocate insieme alle coscienze assopite da media narcotizzanti e falsi tabù. ripeto. io sono solo una piccola ragazza sfrontata e sognatrice, non ho le competenze di un grande leader politico né voglio averle. voglio solo lavorare di buona lena nel mio quartiere, dove sono nata e conosco tutti e tutte le problematiche (dagli anziani bloccati in casa agli adolescenti con disturbi di apprendimento, categorie di "deboli" a cui presto il mio aiuto da molti anni) il degrado, la vacuità negli occhi delle persone, la scarsissima consapevolezza del momento cruciale in cui si trova il nostro paese. voglio trovare il modo per effettuare una trasformazione a partire da qui e poi proporre il modello alla rete per farlo espandere in modo epidemico. mi spieghi cosa c'è da dissentire ancora col mio progetto? fammelo mettere in atto prima di avere, come ti piace tanto, mi pare di capire, degli elementi "concreti" su cui discutere. O no?
#27 · Franco Bianco - ex bono bonum
01 luglio 2010, 16:09 Debora. Male certamente non farai, cara e dolce ragazza (ad avercene, così!), anzi non procurerai che bene a chi avrà la fortuna di imbattersi in te. Non è che io "dissenta" dal tuo progetto: è solo che non così, credo e temo, si porrà rimedio alla crisi della politica e, ancor più, a quella di "una certa idea" della politica e delle relazioni sociali. Ma non farti smontare, non demordere! ---- P.S.: Se mai potesse esserti utile, puoi chiedere a Carla il mio indirizzo di posta, che io la autorizzo a fornirti (Viviamo nello stesso tuo Municipio, sia lei che io).
#28 · seppo sorionen
01 luglio 2010, 18:55 Per gli amici del forum. seppo sorionen è il mio nuovo nickname, in effetti mastro olof è troppo pretenzioso non essendo la sottoscritta neanche lontanamente paragonabile nè all'Olof di secoli fa nè a quello contemporaneo, così ho deciso di sostituirlo con qualcosa di puù ameno e meno impegnativo. Ringrazio Franco Bianco per aver con forbitezza interpretato la mia confusa domanda.
#29 · debora de angelis
01 luglio 2010, 23:36 ti ringrazio molto, franco, sarà un piacere proseguire il nostro fervido scambio di opinioni anche in privato. a presto
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Messaggio Da Thomas Mann Ven 02 Lug 2010, 20:10

debdea ha scritto:aridajete a thomas!! ma che sei de coccio??? de tek??? de acciaio inox ossidato?????

io modestamente sono una teosofa tantrica decisamente lussuriosa ma taaaaaaanto dolce e carina. le suorine cattoliche dell'opus dei lasciamole lì dove sono, no?

ripeto: l'amore per se stessi e per il prossimo è la base di tutto. poi la società può iniziare a funzionare bene. senza questa premessa, niente da fare, presto o tardi va tutto in malora.

senti tom. ma te ci sei su facebook? ho appena aperto un gruppo di discussione che si chiama MASTURBATORI DI TUTTO IL MONDO, UNITEVI!!!!! ..perché se sei una donna che non sa farsi l'amore e un uomo che non lo sa usare, come pensi di migliorarlo, il mondo?

eddai, ti iscrivi??





Che cos'è "una teosafa tantrica"?
Che cos'è "l'amore per il prossimo"?
Cos'è facebook?
Come si lega il miglioramento del mondo alla masturbazione?
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Messaggio Da debdea Ven 02 Lug 2010, 22:31

uau. fai delle domande, anche. che emozione Wink quasi godo Razz

la teosofia nasce a fine 800 per divulgare in modo essoterico gli insegnamenti iniziatici esoterici che sono alla base di tutte le religioni che hanno percorso la storia dell'umanità. mentre il livello essoterico (cioè destinato alle masse) ha sempre finito per corrompersi e snaturarsi rispetto al messaggio originario, il livello esoterico ha conservato una sua continuità di fondo (pur essendosi i circoli esoterici puntualmente corrotti anch'essi e anzi dato adito a fenomeni controiniziatici, destinati piuttosto che a elevare la coscienza umana, a tenerla soggiogata). la continuità di fondo è data dal fatto che le conoscenze esoteriche sono basate su simboli cosmici universali, pertanto non manipolabili dall'intelligenza umana, anche se ovviamente li si può interpretare in modo distorto e imporre quella visione, confidando sul fatto che l'esoterismo per millenni non era alla portata delle persone comuni e invece oggi è perlopiù degenerato in forme vaghe e sincretistiche di new age. fu proprio la teosofa alice bayley a inaugurare il termine nuova era, riferendosi al periodo di grandi cambiamenti in cui ci troviamo immersi e che avrebbe portato, dopo una profonda crisi, a un radicale cambiamento della vita sul pianeta.

il tantra invece è una dottrina millenaria che si basa sulla conoscenza del corpo e delle sue più elevate energie per raggiungere la piena coscieza di sé e il domino interiore.

l'amore per il prossimo è uno stato di coscienza cui si accede quando, dopo aver imparato ad amare profondamente l'essere umano a partire dall'essere umano che noi siamo, il chakra del cuore si risveglia. questo risveglio permette di entrare in contatto con energie d'amore che fanno sì che si veda nel prossimo un essere di luce potenziale, che solo non ha ancora avuto modo di conoscersi e imparare a risplendere. a questo punto l'amore è qualcosa di diverso da come lo intendiamo di solito, ma è piuttosto l'essere coscienti del percorso evolutivo di una persona e volerla aiutare se del caso, altrimenti lasciarla libera di fare le proprie esperienze, quelle di cui ha bisogno per evolvere a sua volta verso la luce. questo comporta aver già dissolto in sé ogni forma di egoismo e attaccamento, altrimenti si tenterà sempre di manipolare, magari inconsciamente, le reazioni di una persona.

facebook è un social network, un po' come questo forum. www.facebook.com
ti puoi creare un profilo e chiedere l'amicizia a tutte le persone che conosci e che sono registrate. è un modo molto sano e proficuo di interagire se usato bene, che ovviamente può comportare massicce intrusioni nella privacy se usato in modo invasivo. come ogni cosa, l'uso sta a noi.

per finire. la masturbazione, intesa come via per amarsi e ottenere il controllo di alcune delicate funzioni del proprio corpo (come l'eiaculazione, sia maschile che femminile) credo che sia un ottimo strumento a partire dal quale le persone potrebbero migliorare la percezione e l'amore di se stesse. e di conseguenza del mondo. e di conseguenza trasformarlo in un posto migliore.

spero di aver soddisfatto la tua curiosità e di non essere oggetto di scherno da parte tua, data la mia manifesta volontà a cercare di entrare in contatto con te, fratello tom. se ti sembrano tutte stupidaggini, liberissimo di considerarle tali. ma le offese no, ti prego. fanno male soprattutto al tuo chakra del cuore, che tarderà molto a sbocciare.

un bacio, deb
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Messaggio Da Momo Sab 03 Lug 2010, 15:48

Cara Debora,
ho letto ciò che hai scritto. Hai la mia approvazione e il mio sostegno, perchè su tante cose la penso come te. Immagino tu conosca il movimento della descrescita felice.
A me non interessa se una persona è di destra, centro, sinistra, se è cattolica o pagana... mi interessa il suo contenuto. E credo che se guardassimo maggiormente al contenuto ci evolveremmo. veramente.
Da molto tempo manifesto il mio fastidio per il "monopolio del Bene" che sembra spettare di diritto alla Chiesa (anche per riconoscimento del mondo laico): se sei fiducioso, onesto, positivo tutti ti considerano un po' ritardato... a meno che tu non dica "sai, sono cattolico". Allora capiscono. Lo dico pur con tutto il rispetto con le molte persone cattoliche capaci di vedere gli esseri umani (e le creature tutte) NONOSTANTE la loro adesione ad un credo, al di là della dottrina.
Io non ho mai fatto volontariato in senso stretto, ma ho sempre pensato che salutare le persone con un sorriso ed essere disponibile per coloro che avevano bisogno di me fosse la mia piccola rivoluzione. Ma anch'io voglio fare qualcosa di più, e credo che presto o tardi lo farò.
Un abbraccio.
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Messaggio Da Thomas Mann Sab 03 Lug 2010, 16:41

Cara Deb, mia dolcissima fanciulla, confeso di essere rimasto colpito dal tuo richiamo all'offesa, forse, senza volerlo ti ho offeso con parole non adeguate? Oppure hai avuto la sensazione che nel mio animo ci fosse l'intenzione di offendere?! In tutti e due i casi posso senz'altro dirti che mi dispiace se questo è avvenuto, non è né nelle mie intenzioni né nella mia natura. Credimi, sono davvero vecchio abbastanza da sapere quanto le parole hanno un valore, e se, in particolari occasioni le uso in un certo modo, è per il semplice motivo che so bene che una parola detta in un certo modo provoca una inevitabile reazione, capace di rinvigorire un discorso a volte troppo formale e senza anima. Le tue risposte alle mie domande dimostrano la tua onestà, la tua educazione e la tua ingenuità. La verità è che conoscersi e di conseguenza apprezzarsi o disprezzarsi, è fattore complicato che richiede una grossa conoscenza e una frequentazione a noi, purtroppo, impossibile, considerato il mezzo usato. Dunque, di noi possiamo solo apprezzare o disprezzare le poche cose che trasmettiamo, limitatissime. In questo caso tu hai risposto alle mie domande, ti ringrazio per questo, ma le mie domande erano del tutto provocatorie, volevo solo conoscere il tuo pensiero in proposito. A ventotto anni è giusto che si abbiano tutta una serie di sogni e illusioni da coltivare, guai se non fosse così, e i tuoi sogni e le tue illusione nobilitano la tua giovinezza, ma restano comunque sogni e illusioni a noi oramai sfuggiti. Troppe le riflessioni e troppe le delusioni. Già è molto, tuttavia, che gli ideali della giovinezza tali siano rimasti nella senilità, e questo cercare contatti, come cerchi anche tu, dimostra in fondo che il cuore non si è del tutto inaridito. Restano dubbi e perplessità; dovremmo parlare, per esempio, di cultura occidentale e di cultura orientale; della filosofia di Nietzsche (I deboli e i mal riusciti devono morire, è questo il nostro "amore per il prossimo"); del significato di Comunismo, se segui il povero Vendola non puoi non sapere di Comunismo; bisognerebbe parlare della complessità della Vita... ma forse lo faremo dai!


A presto amica mia. Un abbraccio.
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Messaggio Da Thomas Mann Sab 03 Lug 2010, 16:51

Gentile Momo, se tu conoscessi davvero l'uomo e la sua natura credo proprio che disponibilità e sorriso si spegnerebbero nel tuo cuore e sulle tue labbra. Tanto per iniziare, e tanto per evitare che tu cada nella trappola mortale del "volontariato", ti consiglio di leggere "Così parlo Zarathustra" di F.W. Nietzsche, ne capirai poco, all'inizio, ma ti metterà talmente tanti dubbi nella mente che ti accorgerai di scrutare l'uomo, poi, sotto un'altra prospettiva.
Ciao
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un link Empty il mio amico nicce

Messaggio Da debdea Sab 03 Lug 2010, 18:20

senti tom. io adoro nietzsche, tanto che l'ho citato all'inizio del mio romanzo:

"Voi, anime libere, dov'è finita la vostra libertà?"

"La paura è infatti il sentimento ereditario e fondamentale dell'uomo, con la paura si spiega qualunque cosa, il peccato originale e la virtù ereditata. (...) La paura cioè degli animali feroci è stata la cosa più a lungo inculcata nell'uomo, insieme con la belva che egli porta e teme in se stesso: Zarathustra la chiama "la bestia interiore".

F. Nietzsche, Così parlò Zarathustra

Parto proprio da qui, incarnando il dramma della bestia interiore dell'umanità, per far svolgere alla mia protagonista un viaggio interiore attraverso se stessa, fino al recupero della sua libertà, insieme con quello dell'anima perduta.

Questo per dire. il mio amico nicce, col suo zarathustra, la nascita della tragedia, l'anticristo, al di là del bene e del male, è uno degli autori che più ha contribuito alla mia crescita. credo che sia generalmente male interpretato, tuttavia.


considera ad esempio questi passi tratti dal: "divieni ciò che sei. pensieri sul coraggio di essere se stessi":


..nella filosofia di Nietzsche gli aspetti concreti della vita quotidiana, come movimento fisico, luogo e clima in cui si vive, rivestono un ruolo di grande importanza. Ciò si spiega tenendo conto della sua concezione organica dell'uomo, in cui la sfera spirituale e quella fisica sono poste l'una accanto all'altra, con pari valore e in rapporto di forte influenza reciproca. Per questo motivo Nietzsche non si stanca di attaccare la religione, la metafisica e l'idealismo filosofico, che per troppo tempo ormai hanno insegnato agli uomini a non curarsi delle cose quotidiane, e hanno fatto loro credere che solo l'interesse per "le cose "elevate", per l'aldilà, per le verità ultime, sia degno del loro intelletto. (...) ci capita spesso di parlare in modo sprezzante delle "banalità" della vita, e ciò ha conseguenze gravi: non riflettere mai seriamente e a fondo su temi estremamente importanti quali sonno, cibo, dove vivere e in quale clima, è una negligenza che si paga (...) cambiare il modo di pensare è dunque il compito più urgente, e non solo per il pensatore. Ciascuno deve reimparare a osservare con attenzione e curiosità le cose piccole e quotidiane, come fa il bambinoi.

USO DEL LINGUAGGIO E REALTA'. Esiste un disprezzo simulato verso tutte quelle cose, cui gli uomini poi in realtà danno moltissima importanza, tutte le cose concrete e quotidiane. Si dice per esempio: "si mangia solo per vivere", una spudorata menzogna, come quella che sostiene che la procreazione è il vero e unico scopo del piacere (...). così che qui, abitudine e superficialità riportano una facile vittoria sugli sconsiderati, soprattutto sulla gioventù inesperta: mentre d'altra parte le nostre continue trasgressioni anche delle più sempici norme del corpo e dello spirito ci riducono tutti, giovani e anziani, in una vergognosa dipendenza e schiavitù, intendo in quella dipendenza in fondo superflua da medici, insegnanti e guide spirituali, il cui peso grava ancor oggi sull'umanità".

adesso prova a confrontare questo brano con altri tratti dal Vangelo Esseno della Pace:

""...Felici voi che volete sottrarvi al potere di satana, perché vi condurrò nel regno degli angeli di nostra Madre, dove il potere di Satana non può entrare".
Ed essi chiesero sorpresi: "Chi è nostra Madre, e quali sono i suoi angeli? dov'è il suo regno?"

"Vostra Madre è in voi e voi siete in lei. Lei vi ha generato, lei vi dà la vita. Fu lei a edificare il vostro corpo e un giorno lo restituirete a lei. Sarete felici quando conoscerete lei e il suo regno e accoglierete i suoi angeli rispettando le sue Leggi. Io vi dico in verità, chi farà questo non vedrà malattia. Perché il potere di nostra Madre è al di sopra di tutto, esso, governando i nostri corpi e tutte le cose viventi, annienta Satana e il suo regno.
Il sangue che scorre in noi è nato dal sangue di nostra Madre Terra. Da quel suo sangue che scende dalle nuvole, scaturisce dal suo grembo, mormora nei ruscelli di montagna, scorre ampio nei fiumi della pianura, riposa nei laghi, infuria possente nei mari in tempesta.
L'aria che respiriamo è nata dal respiro di nostra Madre Terra. Da quel suo respiro che è azzurro nelle altezze del cielo, sussurra sulle vette delle montagne, bisbiglia tra le foglie della foresta, ondeggia nei campi di mais, sonnecchia in fondo alle vallate e brucia nel deserto.
La durezza delle nostre ossa è nata dalle ossa di nostra Madre Terra. Da quelle rocce e quelle pietre che s'innalzano spoglie verso i cieli sulle sommità delle montagne, che sono come giganti addormentati ai fianchi delle alture e che, come monumenti posti nel deserto, sono nascoste nelle profondità della terra.
La tenerezza della nostra carne è nata dalla carne di nostra Madre Terra. Da quella sua carne che cresce gialla e rossa nei frutti degli alberi e ci alimenta dai solchi dei campi.
Le nostre viscere sono nate dalle viscere di nostra Madre terra e sono nascoste ai nostri occhi come le profondità invisibili della terra.
La luce dei nostri occhi e l'udito dei nostri orecchi sono nati entrambi dai colori e dai suoni di nostra Madre Terra, che ci circondano come le onde del mare circondano un pesce e come il soffio di vento circonda un uccello.
Vi dico, in verità, che l'uomo è Figlio di Madre Terra e da lei il Figlio dell'Uomo riceve tutto il suo corpo, proprio come il corpo di un neonato è generato dal grembo di sua madre. Vi dico, in verità, che voi siete tutt'uno con Madre Terra, lei è in voi e voi siete in lei".


E intorno a lui tutti ascoltavano meravigliati, perché le sue parole erano cariche di potere ed egli insegnava in maniera diversa dagli scribi e dai sacerdoti.
E, malgrado il sole fosse già tramontato, essi non tornavano alle loro case ma, sedendosi intorno a Gesù, chiesero: "Maestro quali sono queste leggi della vita? resta ancora con noi, spiegacele. Vogliamo ascoltare il tuo insegnamento per guarire e diventare giusti" .
E Gesù, sedendosi tra di loro, continuò: "Vi dico, in verità, che nessuno può essere felice se non rispetta la legge".
E quelli risposero: "Ma noi tutti rispettiamo le leggi di Mosè, il nostro legislatore, così come sono riportate nelle sacre scritture".
E Gesù riprese: "Non cercate la legge nelle vostre scritture, perché la legge è vita mentre la scrittura è cosa morta. Vi dico, in verità, che Mosè ricevette le sue leggi da Dio non in forma scritta ma attraverso la parola vivente. La legge è la parola viva del Dio vivente, è rivolta ai profeti vivi ed è indirizzata agli uomini viventi. La legge è scritta in tutto ciò che vive, la ritroviamo nell'erba, nell'albero, nel fiume, nella montagna, negli uccelli del cielo e nei pesci del mare; ma dobbiamo cercarla soprattutto in noi stessi perché vi dico, in verità, che a Dio si avvicinano più le cose viventi che non la scrittura, che è priva di vita. Dio creò tutte le cose viventi affinché esse - attraverso una parola sempre viva - possano insegnare all'uomo le leggi del Dio vero. Dio non scrisse le sue leggi sulle pagine dei libri ma nel nostro cuore e nel nostro spirito. Esse sono nel nostro respiro, nel nostro sangue, nelle nostre ossa, nella nostra carne, nelle nostre viscere, nei nostri occhi, nei nostri orecchi e in ogni particella del nostro corpo. Esse sono presenti nell'aria, nell'acqua, nella terra, nelle piante, nei raggi del sole, nelle profondità e nelle altezze. Tutte queste cose vi parlano per farvi comprendere il linguaggio e la volontà del Dio vivente. Ma voi chiudete gli occhi per non vedere e vi otturate le orecchie per non sentire. Io vi dico, in verità, che mentre la scrittura è opera dell'uomo, la vita e tutte le sue schiere sono opera del nostro Dio. Perché dunque non ascoltare la parola Dio scritta nelle sue opere? e perché studiare le scritture morte, che sono il lavoro delle mani dell'uomo?"
"Come potremo leggere le leggi di Dio se non nelle scritture? dove sono scritte? leggicele tu, perché noi sappiamo leggere soltanto le scritture che abbiamo ereditato dai nostri avi. Spiegaci di quali leggi parli affinché, ascoltandoti, noi possiamo guarire e diventare giusti".
E Gesù proseguì: "Voi non comprendete le parole della vita perché siete nella morte. Le tenebre oscurano i vostri occhi e le vostre orecchie sono sorde. Perciò vi dico che non trarrete alcun beneficio dallo studio delle scritture morte se con le vostre azioni rinnegherete colui che vi ha dato quelle scritture. Io vi dico, in verità, che Dio e le sue leggi non sono in ciò che fate; non sono nell'ingordigia e nelle sbronze, né nel vivere sregolati e nella libidine, non sono nella brama di ricchezze né nell'odio verso i vostri nemici. Poi che tutto ciò è lontano dal vero Dio e dai suoi angeli; tutto ciò proviene dal regno delle tenebre e dal signore di tutti i mali. E tutte queste cose le portate in voi stessi, perciò la parola e il potere di Dio non entrano in voi, perché nel vostro corpo e nel vostro spirito dimorano ogni sorta di male e ogni genere di abominazione. Dunque se volete che la parola del Dio vivente e il suo potere entrino in voi non contaminate il vostro corpo e il vostro spirito; perché il corpo è il tempio dello spirito e lo spirito è il tempio di Dio. Purificate quindi il tempio, affinché il suo signore possa dimorarvi occupando un posto degno di lui.

Edmond Bordeaux Szekely, Il Vangelo Esseno della Pace
Eubiotica, Cosmoterapia, Digiunoterapia


bene. io direi che se nietzsche avesse conosciuto questa versione di gesù e non quella ingessata sulla croce...secondo te..che avrebbe pensato?

nietzsche, come tutti i pensatori che sono passati attraverso il conosci te stesso, non disprezzavano la natura umana, bensì era consapevole del degrado cui questa natura era stata condotta da millenni di falsi e intossicanti insegnamenti religiosi distorti. e ha dato il suo personale contributo per elevare questa natura. questo ho percepito, leggendo così parlò zarathustra. non ho mai capito perchè non apprezzasse socrate, ma cmq, se questa discussione dovesse procedere, sarà una buona occasione per andarmi a rileggere le sue opere e magari accendere un proficuo dibattito.

a presto, fratello tom.


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Messaggio Da debdea Sab 03 Lug 2010, 22:10

momo, credo che quello che fai sia bellissimo e utilissimo.
sorridere a qualcuno significa riconoscere istintivamente il divino in lui e non soffermarsi sulle eventuali bassezze della sua personalità. constato ogni singolo giorno, più volte al giorno, come anche una belva feroce possa diventare mansueta se sai soggiogarla con l'amore. non so perchè sia così, ma so per certo che funziona.

riguardo al volontariato, posso raccontarti le mie esperinze in merito, se possono esseri utili.
nel corso degli ultimi anni mi è capitato di frequentare quattro organizzazioni, due di matrice cattolica, due new age. non appena la spiritualità e il senso del sacro si sono risvegliati in me sono stata letteralmente presa dalla fregola di fare qualcosa per qualcuno e com'è inevitabile, non sapendo ancora bene discriminare tra intenzioni interessate e disinteressate, mi sono affiancata a gruppi che sostenevano di portare avanti una certa missione.

nel caso del primo gruppo cattolico, in cui si organizzavano incontri legati al giornalismo e alla comunicazione con lo scopo di usare i media per diffondere un messaggio di fede universale, mi sono subito imbattuta nella distorsione che sempre è in agguato nelle sette: ovvero. il primo livello di comunicazione è senz'altro buono e universalmente riconosciuto come tale. purtroppo viene sempre usato per adescare persone dalle ottime intenzioni che, una volta attirate dentro, si cerca di manipolare mettendole in condizione di credere che se davvero vogliono fare del bene agli altri allora...devono fare anche questo e quest'altro, oppure rinunciare a. bene, il senso di costrizione che si prova in questi frangenti è enorme, ma purtroppo non tutte le coscienze sono così sveglie da reagire con un immediato distacco. i più restano intrappolati e ci mettono anni per districarsi, spesso con danni psicologici irreversibili. a questo proposito ti consiglierei di leggere DENTRO L'OPUS DEI di emanuela provera e OPUS DEI SEGRETA di ferruccio pinotti, che sono due testi particolarmente illuminanti sulle pratiche di coercizione della volontà e della psiche che tantissime associazioni settarie (non solo di stampo cattolico: pensa anche ai testimoni di geova, ai mormoni, a scientology) sistematicamente mettono in atto.

nel caso del secondo gruppo cattolico, tra l'altro legato al primo che ho frequentato, ci si occupava del recupero tossicodipendenti. bene. a volte venivano recuperati a volte no. ma l'aspetto sottilmente agghiacciante era che si instillava sempre in loro l'idea che se guarivano era merito di gesù e quindi dovevano rimanere a vivere in comunità a fare proseliti. se avessero provato a uscire per provare ad essere nuovamente membri produttivi della società, non solo non avrebbero trovato il minimo incoraggiamento, bensì sarebbero stati terrorizzati dal pericolo sempre in agguato di ricadere nel peccato.
ecco, questo fa il volontarismo cattolico, per quanto mi riguarda. recluta schiere di disadattati sociali e mentali potenzialmente molto pericolosi per se stessi e gli altri, in quanto fanatici di cristo quanto un crociato. credo che la chiesa si serva di queste associazioni letteralmente per formare un esercito di infiltrati nella società, che siano messi nei gangli del potere come i membri dell'opus (che poi sono una sorta di massoneria deviata cattolica) o semplicemente disciolti nella società e che reagiscono come robot non appena il cardinale di turno si affaccia al balcone e suggerisce chi votare e chi no.

nel terzo caso, un gruppo new age. molte buone idee, annacquate dal sincretismo insensato, dal voler mischiare cose diverse e non essere in grado di guidare i membri del gruppo ad una comprensione autentica di certe cose. ad es. si faceva meditazione di gruppo attraverso una lettura collettiva di alcuni brani altamente stimolanti per l'inconscio. poi a turno si parlava di che cosa ci avessero suscitato. bene, in alcuni casi si toccavano corde talmente profonde che c'erano fenomeni di crisi di pianto e quasi di isterismo. che chi conduceva il gruppo non sapeva assolutamente gestire se non con una pacca imbarazzata sulla spalla. che lo trovo un atteggiamento incosciente come chi fa le sedute spiritiche per gioco.

nel quarto caso, un gruppo di persone occidentali provavano diffondere il messaggio orientale di una discepola di gandhi. bene, finché si limitavano a far vedere i video della maestra, tutto bene. lei diceva cose talmente belle, ovvie e profonde che non si poteva dissentire, e anzi inevitabilmente conquistavano. il problema a mio avviso è che la mentalità occidentale è assolutamente diversa da quella orientale, la prima razionale e pragmatica, da cervello sinistro, mentre quella orientale è più astratta, metafisica, intuitiva, da cervello destro. prendere concetti induisti e provare a trasporli pari pari nel cervello di un occidentale produce o una persona confusa o una fanatica. per fortuna la maggior parte delle volte produce che te la dai a gambe levate dal gruppo e amen. ma il fatto è che poi diventi scettico in blocco verso tutto ciò che ti puzza anche lontanamente di new age, come le parole yoga, kundalini, chakra, Sé superiore etc. e invece sono concetti che se studiati nella purezza del loro significato autentico davvero danno un senso all'esistenza umana e al perchè si è qui sulla terra.

io amo tantissimo pitagora, tanto per fare un nome, ma anche platone andrebbe citato, perché, pur avendo condotto i loro studi iniziatici dimorando moltissimi anni in oriente, al ritorno in grecia sono riusciti a trasporre quegli insegnamenti eterni in una forma comprensibile al razionalismo greco, pur lasciandone inalterato il valore, il senso e il fascino eterno.

tutto questo per dire, momo, che se ami il prossimo già sei anni luce aventi rispetto a qualunque intellettuale o pseudo tale. se poi senti bisogno di aggiungere spessore alle cose in cui istintivamente credi e le vuoi inquadrare in un'ottica più razionale, segui il metodo infallibile di recarti in libreria senza pregiudizi di genere e lasciati guidare verso un libro speciale, adatto a te in quel preciso instante. segui i segni, insomma, i risultati sono infallibili. solo la tua anima sa di che cosa hai bisogno per fare il tuo prossimo passo nell'evoluzione della coscienza, non lo posso sapere io, non lo può sapere tom nè tantomeno lo può sapere un prete o un guru. ognuno di noi, presto o tardi, si imbatterà anche nel proprio maestro, ma quando sarà il momento di incontrarvi, semplicemente avverrà, e che è un vero maestro lo capirai dal fatto che ti risveglierà la coscienza senza mai definirsi tale.

un bacio, sorella momo
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Messaggio Da Thomas Mann Dom 04 Lug 2010, 16:32

Ho conosciuto persone a cui piaceva il povero Nietzsche perché erano stregati dal suo stile di scrittura, ma poco capivano di quello che diceva. Ho conosciuto tanti che amavano il povero Nietzsche per quello che scriveva, senza capire che quello che scriveva andava interpretato in modo corretto. Tanti hanno scoperto Niezsche d'improvviso, come colpiti da improvvisa fulminazione, in realtà solo perché ora va di moda. Del povero Niezsche in pochi hanno capito qualcosa, anche i più grandi, perché non hanno considerato o considerano poco la sua condizione emotiva e umana. Per capire meglio, bisognerebbe entrare bene in sintonia con con le sue emozioni e solo allora si interpretano correttamente le parole scritte. Sarebbe per me fonte di gioia discutere del mio Maestro, ma ti confesso che vivo momenti di vera, irragionevole gelosia, quando lo faccio, come se non tollerassi affatto che qualcun'altro si interessi a una persona che amo. Tuttavia, mi fa molto piacere che sia un personaggio a cui ti interessi, ma che soprattutto cerchi di capire in modo corretto quello che dice. Al di là delle interpretazioni, comunque, è utile a capire che le nostre contaddizioni, che sono tante e radicate, sono solo nostre e che il viaggio più importante da compiere è il superamento di quelle imposte da altri. Per quanto riguarda i brani, i vangeli di questo e di quello, quando incontro la parola dio per più di una volta, mi prende il nervoso e faccio fatica a capire e giudicare, perché quello che si costruisce su un errore è tutto un errore, dunque, a che vale, se dio è morto?!
Giudico in linea con i tempi deliranti questa ricerca, tua e dei tuoi coetanei, di indirizzi da dare alla propria vita andando a frugare nel paranormale e nella spiritualita atarassica. Sono sempre stato convinto che ci sono persone che se ne fregano dello spirito e della cultura e queste ora sono vincenti, ti seccherà senz'altro sapere che si fanno delle gran risate delle nostre seghe spirituali, loro usano il mondo e lo stanno riducendo a un ammasso di rovine. Compito della nostra razza, quelli che hanno consapevolezza del tutto, è trovare un modo, e capisci bene, un modo, per togliere a questi parassiti schifosi il controllo del mondo, altro che vangeletti e voli spirituali. Se voi giovani non avete capito questo è perché siete stati tutti narcotizzati.
Ciao amica mia, è un vero piacere discutere con te.

P.S. Sei di Roma? Anch'io lo sono. Interessante! Può interessarti la cosa?
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Messaggio Da Thomas Mann Dom 04 Lug 2010, 16:48

Dimenticavo di dirti del povero Socrate. Niezsche lo tollerava poco perché è stato il primo filosofo a introdurre il concetto in fase di larvale della separazione fra spirito e materia, poi sviluppato da Platone. In pratica, mi sembra di aver capito che lui teorizzasse un comportamento in perfetta sintonia con dei propri codici morali imposti, in antitesi con il concetto Dionisiaco che disprezzava tale forma di sudditanza, privileggiando invece la ricerca della voluttà come meta suprema della vita.
In parole povere pensava che fosse meglio divertirsi come sembra più opportuno, piuttosto che pensare che questo porti dritto a chissà quali conseguenze morali.
Ciao
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Messaggio Da debdea Dom 04 Lug 2010, 17:25

ciao tom.

eppure è strano, perché io leggendo nietzsche e leggendo l'immagine di socrate che dà platone nei suoi dialoghi, li considero istintivamente due discepoli del conosci te stesso e del dionisiaco. la concezione che socrate dà della vita e dell'anima nel fedone li trovo quanto di più sintetico dello spirito e della materia (intendendo appunto l'anima umana come frutto dell'incontro tra lo spirito e la materia). in questo dialogo socrate parla di reincarnazione dell'anima, e lo stesso pitagora era solito dire che l'anima è un dio soggetto a metempsicosi. tutto questo per dire due cose, tom:

qualunque pensatore autentico, presto o tardi si è confrontato con tematiche di tipo spirituale, a me nietzsche è sempre sembrato molto vicino al buddismo, per esempio (ma anche jung, quando ha conosciuto il pensiero orientale e la fisiologia occulta dell'essere umano per come la insegna lo yoga non ha saputo resistere dall'operare una trasposizione psicanalitica di quei concetti). e assolutamente critico verso il cattolicesimo. e giustamente. ma pensiamo anche che non è vissuto nell'epoca della rete, come abbiamo la fortuna e il privilegio di fare noi oggi. e negli ultimi decenni sono riemerse moltissime prove di come il cristianesimo promosso da cristo col suo esempio di vita (e non ciò che la chiesa ne ha malvagiamente fatto in seguito) era in realtà assolutamente simile al buddismo per quanto riguarda il concetto di evoluzione umana e necessità di conoscenza di se stessi per raggiungere l'illuminazione interiore, con in più l'aggiunta del messaggio d'amore, prima guida spirituale ad aver introdotto questa nota nell'umanità in preparazione del passaggio alla nuova era (questo insegna la teosofia, la quale ha dato una struttura alle mie ricerche autonome durate anni, essendo una specie di sex filosofa autodidatta..ho mollato gli studi di giornalismo per prendermi il privilegio di condurle).

insomma, se nietzsche fosse vivo oggi, con i materiali emersi negli ultimi decenni e resi disponibili attraverso la rete, senz'altro avrebbe avuto modo di ampliare i propri orizzonti. lo so che ti incavolerai perché sembro voler bestemmiare su quello che tu consideri un Maestro, tuttavia io lo considero un fratello Wink mi piace chiamare Socrate maestro, ma in realtà anch'esso è un vezzo, perchè sia Socrate che Nietzsche sono figure di pensatori molto simili (al punto che mi sono chiesta più volte se non fossero uno l'incarnazione successiva dell'altro: stessa inclinazione verso il dionisiaco e il conosci te stesso, stesso coraggio nello sfidare le convinzioni religiose e i dogmi del loro tempo). c'è anche da dire che socrate lo conosciamo solo attraverso platone, e questo potrebbe inficiare non poco il mio ragionamente, tuttavia nella mia intuizione i due vibrano all'unisono e tanto basta. oltre che per il fatto che entrambi hanno ripetutto "il sano errore" di voler condurre una riflessione autonoma sulle tematiche eterne senza ricondursi alla sapienza iniziatica delle scuole misteriche di ogni epoca(come invece hanno fatto pitagora, platone, gesù, helena blavatsky, alice bailey) e ciò li ha inevitabilemente portati a scollegarsi da una fonte di saggezza eterna, a fallire di poco, magari di pochissimo, la possibilità di inquadrare in uno schema più ampio le conclusioni cui erano giunti con la riflessione autonoma.

cmq sia, andrò a riprendere i miei testi nicciani con le sottolineature e appunti a margine per meglio argomentare queste mie convinzioni. credo che potrebbe scaturirne un bel confronto utile a noi, tom, ma anche a chi avrà la ventura di leggerci.

a proposito dei giovani d'oggi, categoria in cui affettuosamente e paternamente mi inserisci Wink sul mio blog www.trasmutazione.splinder.com oggi dò una bella stoccata alla chiesa degna dell'anticristo nicciano. sono sicura che apprezzerai Wink

un bacio, fratello, e riguardo alla tua domanda se può interessarmi che sei di roma, la risposta è senz'altro sì
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Messaggio Da Thomas Mann Lun 05 Lug 2010, 16:43

Vedo che sei molto preparata in materia e che hai molte cose da dire. Gli argomenti di conversazione che proponi sono diversi, ma ho la triste sensazione che agli altri amici del forum non interessi poi molto di Nietzsche e dei filosofi in generale. Anch'io, d'altronde, sono piuttosto ignorante in materia e quando la conversazione si fa troppo profonda perdo la via facilmente, e potrei fare anche delle pessime figure. So di non sapere molto. Secondo me gli argomenti che proponi andrebbero approfonditi in modo diverso.
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Messaggio Da debdea Lun 05 Lug 2010, 17:16

beh. il contatore dei contatti a questo post risulta crescere di giorno in giorno, quindi non sarei così pessimista sul fatto che certi argomenti "elevati" non interessano a nessuno. d'altra parte, se vuoi, possiamo parlare d'altro.

pavese, ad esempio, è un autore che credi interesserebbe qui sul forum?
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