DOVE LE ONDE SI POSANO

Ti svegli perché ti manca l’aria, cerchi di ricavarti uno spazio tra la giungla dei piedi, delle gambe, dei corpi accasciati. Sei nudo e disteso sul fondo di una barcone in mezzo all’acqua, al vomito e all’urina.
Sono giorni che hai le orecchie ferite dai lamenti, dal pianto dei bambini, dalle urla degli scafisti.
S’è alzato il vento e porta via le voci, gli odori, il calore, gli stracci. Il cielo è sgombro, non ci sono uccelli né nuvole.
Da qualche parte le onde si posano sulla spiaggia. Da qualche parte ci sono alberi, case e strade per andare via.

Molto, molto bello. Brava

Entro di nuovo in questo drabble bellissimo perché vorrei che tornasse in alto nella bacheca, in evidenza.
Ciao, Joy. Brava.

Un racconto bellissimo e intrigante.

Questa drabble faceva parte di un racconto lungo e tragico. L'ho adattato e ho deciso di dare una speranza al migrante. Mi piace il tocco poetico che ne è venuto fuori; di storie tragiche se ne sentono fin troppe al tg... thank you per i commenti.