La bestia uomo

Un bambino…era nato un bambino.
«Chissà se sarà uomo o bestia.»
Guardammo nonna inebetiti e lei ci spiegò:
«L'uomo nasce con un grido di dolore dovuto alla natura bestiale che è in lui.
All’inizio la bestia e l'uomo si equivalgono, ma nel corso della vita qualcosa cambia.
La bestia ha la capacità di carpire tutto il bello e il buono e l'uomo può diventare insignificante. Abbiamo il difficile compito di isolare l’istinto e far riemergere l’umanità. Le due entità s’incontreranno solo in punto di morte, quando riaffiorerà alla memoria quel grido di dolore.»
Quella nascita ci sembrò una disgrazia…

Ma che bella nonna psicologica! Poveri nipotini!
Davvero molto interessante l'epilogo in punto di morte.

Peccato che durante la vita, "il compito di isolare l’istinto e far riemergere l’umanità" (quindi l'equilibrio tra uomo e bestia) sia appunto molto difficile, c'è una terza entità che purtroppo rompe (chiamiamola pure "Super Io", "Genitore", ecc ...)

Ciao

grazie nuccio.

Questo è un racconto sapienziale...
Fa riflettere e fornisce la chiave per leggere le azioni "bestiali" ed "eroiche" del nostro tempo.
L'uomo è lo stesso, ma agisce a seconda del prevalere delle due anime che albergano in lui fin dal primo vagito e che lo accompagnano fino all'ultimo battito del suo cuore, diviso anch'esso in due parti uguali e simmetriche.
Brava, bella mia. Complimenti.