SALA CONFERENZE

domanda

dov'è finito il tasto "edit" sui miei post

caspiterina ha scritto:A me viene in mente Raul Montanari. Ho tutti i suoi romanzi, e non sono mai riuscita a leggerli senza pensare che le parole chee sto leggendo sono state scritte da lui. Montanari è un bel uomo, che vuol fare colpo sulle sue lettrice e anche sulle altre donne. E' molto vanitoso. Nei suoi ultimi libri, sopratutto, mi ritrovo a vedere sempre più forte la figura dell'autore all'interno di un personaggio, come se lo scrittore si lasciasse sempre più possedere dai protagonisti dei suoi romanzi. E' una cosa strana, ma la sento davvero!

Casp, come scrive questo Raul Montanari?

Ho visto la foto che ha postato Sall, non lo trovo affascinante, sarà che non è il mio tipo!
A me piacciono gli uomini dallo sguardo intenso, un po' tormentato, capelli lunghi... tipo Aragon ne "Il Signore degli Anelli" va!
E in effetti ne ho sposato uno. Aveva i capelli così lunghi (sopra la spalla direi) che una volta mio padre mi vide in sua compagnia (per fortuna da lontano) e mi chiese chi fosse la ragazza con cui stavo parlando in strada, non vi dico l'imbarazzo! E quando gliel'ho presentato! Ummamma!!!

Sall ha scritto:Ok,

DOMANDA: dov'è finito il tasto edit sui miei post

debdea ha scritto:domanda

dov'è finito il tasto "edit" sui miei post

domanda

dov'è finito il tasto "edit" sui miei post

debdea ha scritto:

debdea ha scritto:domanda

dov'è finito il tasto "edit" sui miei post

domanda

dov'è finito il tasto "edit" sui miei post

Deb, per favore, non spammare così, cerca di rimanere in topic. Sono sicura che un admin risponderà alla tua domanda appena la leggerà In alternativa scrivi direttamente un pm a Sall, cosi eviti di riempire la discussione con un problema che riguarda solo te. Grazie

debdea ha scritto:
è un dialogo, non un racconto

Ma Deb, è un racconto strutturato in forma dialogica!!!

Sempre per Deb: se hai problemi con l'editing, non so se lo sapevi ma cliccando su "anteprima" prima di inviare il post puoi controllare come verrà fuori, per i quote etc, prima dell'invio, evita di dover tornare sul messaggio dopo averlo inviato. è molto utile, io faccio così!

Ratsy ha scritto:Sempre per Deb: se hai problemi con l'editing, non so se lo sapevi ma cliccando su "anteprima" prima di inviare il post puoi controllare come verrà fuori, per i quote etc, prima dell'invio, evita di dover tornare sul messaggio dopo averlo inviato. è molto utile, io faccio così!

oh ratzy, non ho problemi per come viene fuori figurati.........è proprio che qualcuno mi abbia disattivato il tasto edit dopo aver minacciato di bannarmi che mi sembra sospettosissimo, sai com'è poi dicono che uno diventa paranoico, ihihihihihihihihihihih se qualcuno pensasse ad amministrare invece che a fare gli scherzetti io non avrei bisogno di diventare quella gran rompicocomeri che so essere, all'occorrenza

comunque volevo chiedere a tutti se conoscono e apprezzano pavese

debdea ha scritto:
oh ratzy, non ho problemi per come viene fuori figurati.........è proprio che qualcuno mi abbia disattivato il tasto edit dopo aver minacciato di bannarmi che mi sembra sospettosissimo, sai com'è poi dicono che uno diventa paranoico, ihihihihihihihihihihih se qualcuno pensasse ad amministrare invece che a fare gli scherzetti io non avrei bisogno di diventare quella gran rompicocomeri che so essere, all'occorrenza

comunque volevo chiedere a tutti se conoscono e apprezzano pavese

Deeeeeb dai basta non si puo' tornare sempre sugli stessi argomenti e sopratutto non in ogni discussione del forum
Nessuno ti ha minacciata di ban, anzi, ti si diceva solo che su altri forum bannano per molto meno e ti si chiedeva solo un po' di contegno. Sai, questa cosa del vittimismo non ti si addisce neanche un po'...insomma con una foto così non puoi fare la lagnosa
Eppoi dai, sii sincera, le minacce qui mi sembra che le hai fate tu o sbaglio?
Comunque sia!! no, io non conosco Pavese! cosa mi racconti per invogliarmi a scoprirlo?!

Ratsy ha scritto:Deeeeeb dai basta non si puo' tornare sempre sugli stessi argomenti e sopratutto non in ogni discussione del forum
Nessuno ti ha minacciata di ban, anzi, ti si diceva solo che su altri forum bannano per molto meno e ti si chiedeva solo un po' di contegno. Sai, questa cosa del vittimismo non ti si addisce neanche un po'...insomma con una foto così non puoi fare la lagnosa
Eppoi dai, sii sincera, le minacce qui mi sembra che le hai fate tu o sbaglio?
Comunque sia!! no, io non conosco Pavese! cosa mi racconti per invogliarmi a scoprirlo?!

io non minaccio, provoco reazioni, che è diverso cmq meglio così, editare è una gran palla al massimo mi quoto all'infinito se devo correggere qualcosa, ihihihih bell'affare.

comunque veniamo al mio adorato cesare

era un uomo tormentato, un orfano, un impotente, un suicida. ti ho invogliato a scoprirlo?

debdea ha scritto:comunque veniamo al mio adorato cesare

era un uomo tormentato, un orfano, un impotente, un suicida. ti ho invogliato a scoprirlo?

Beh... questi aspetti potrebbero caratterizzare molti scrittori, devi dirmi qualcosa di più!

Sall ha scritto:

caspiterina ha scritto:Sì, ma va che sguardo da figo!

A casp piace raul, a casp piace raul !!!
Ok, la smetto, mi sono immedesimato troppo nel compagno di classe rompi balle.

Ma no! Non mi piace mica Montanari! Dicevo solo che è un tipo vanitoso e che gli vanno molto a cuore le sue fans! A me di lui piacciono i libri!

Artemisia ha scritto:

caspiterina ha scritto:A me viene in mente Raul Montanari. Ho tutti i suoi romanzi, e non sono mai riuscita a leggerli senza pensare che le parole chee sto leggendo sono state scritte da lui. Montanari è un bel uomo, che vuol fare colpo sulle sue lettrice e anche sulle altre donne. E' molto vanitoso. Nei suoi ultimi libri, sopratutto, mi ritrovo a vedere sempre più forte la figura dell'autore all'interno di un personaggio, come se lo scrittore si lasciasse sempre più possedere dai protagonisti dei suoi romanzi. E' una cosa strana, ma la sento davvero!

Casp, come scrive questo Raul Montanari?

Ho visto la foto che ha postato Sall, non lo trovo affascinante, sarà che non è il mio tipo!
A me piacciono gli uomini dallo sguardo intenso, un po' tormentato, capelli lunghi... tipo Aragon ne "Il Signore degli Anelli" va!
E in effetti ne ho sposato uno. Aveva i capelli così lunghi (sopra la spalla direi) che una volta mio padre mi vide in sua compagnia (per fortuna da lontano) e mi chiese chi fosse la ragazza con cui stavo parlando in strada, non vi dico l'imbarazzo! E quando gliel'ho presentato! Ummamma!!!

Haha, Art, me la immagino la scena!
Montanari scrive thriller, ma no le solite storie. Se un giorno ti va, leggi La Prima Notte.

caspiterina ha scritto:
Montanari scrive thriller, ma no le solite storie. Se un giorno ti va, leggi La Prima Notte.

Senz'altro Caspiterina! Grazie

caspiterina ha scritto:Mi alzo io! Voglio parlare! Però adesso non ho tempo... Mi risiedo.

... e io ancora che aspetto.
ahaha le donne
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orazio gentile ha scritto:

caspiterina ha scritto:Mi alzo io! Voglio parlare! Però adesso non ho tempo... Mi risiedo.

... e io ancora che aspetto.
ahaha le donne

guarda che te sei uguale
ahaha gli orazi

Ratsy ha scritto:

debdea ha scritto:comunque veniamo al mio adorato cesare

era un uomo tormentato, un orfano, un impotente, un suicida. ti ho invogliato a scoprirlo?

Beh... questi aspetti potrebbero caratterizzare molti scrittori, devi dirmi qualcosa di più!

pavese aveva quella naturale propensione al "conosci te stesso" che caratterizza i veri narratori: rifletteva sul senso autentico dell'esistenza, trasformava tutto in filosofia, in ricerca del senso carnale dell'esistenza. era affascinato dalla terra e dalla natura in modo ossessivo, morboso, e lo stesso accadeva per la creatura femminile, frutto di quelle stesse energie..la carne, il sangue, la terra fertile, il sesso, le parole che pulsano di ritmo vivo perché nascono da quella profonda e ancestrale energia Isiaca e Dionisiaca. questo era pavese. sapeva guardare al mondo con gli occhi di un pazzo, di un ubriaco, di un bambino. ma era impotente. e percepire la vera potenza femminile senza saperla affrontare e superare gli è stato fatale, povero fratello mio. mi sarebbe piaciuto aiutarlo in questo

... a me dispiace che sia morta Fernanda Pivano, potrebbe sconfessare qualcuno che racconta non so bene cosa. Fernanda traduttrice di alcuni libri di Fiorile fu compagna di Cesare Pavese per due anni, ed io per ben due anni lavorai con lei per quei libri.
Pavese finì al confino per colpa di una donna.
Si suicidò per amore di altra donna e del suo essere inquieto.
Chi non sa bene come stanno le cose o non ha esperienza personale dei personaggi non asserisca cose non vere ( o vere parzialmente).

Ecco, adesso si che mi avete incuriosita!
Per questo week end ho già un romanzo in attesa ma, per favore, consigliatemi un titolo di questo signor Pavese, in modo che mi possa fare un'idea personale!

Ratsy ha scritto:Ecco, adesso si che mi avete incuriosita!
Per questo week end ho già un romanzo in attesa ma, per favore, consigliatemi un titolo di questo signor Pavese, in modo che mi possa fare un'idea personale!

io ti consiglio in assoluto il suo diario, "il mestiere di vivere", oppure i "dialoghi con leucò", in cui rivisita tutta la mitologia greca in chiave dionisiaca.

ma il diario secondo me è un "must" per ogni aspirante scrittore, è una miniera di saggezza narrativa

orazio gentile ha scritto:... a me dispiace che sia morta Fernanda Pivano, potrebbe sconfessare qualcuno che racconta non so bene cosa. Fernanda traduttrice di alcuni libri di Fiorile fu compagna di Cesare Pavese per due anni, ed io per ben due anni lavorai con lei per quei libri.
Pavese finì al confino per colpa di una donna.
Si suicidò per amore di altra donna e del suo essere inquieto.
Chi non sa bene come stanno le cose o non ha esperienza personale dei personaggi non asserisca cose non vere ( o vere parzialmente).

intanto sono qui.........quindi prof, presto o tardi dovrai pure affrontarmi.

riguardo a cesare..trascriverò tutti quei passi a sostegno della mia percezione della sua natura profonda. l'inquietudine di cesare era data appunto dal suo non sapersi rapportare con le donne, dall'esserne fatalmente attratto e altrettanto fatalmente respinto.

debdea ha scritto:
io ti consiglio in assoluto il suo diario, "il mestiere di vivere", oppure i "dialoghi con leucò", in cui rivisita tutta la mitologia greca in chiave dionisiaca.

ma il diario secondo me è un "must" per ogni aspirante scrittore, è una miniera di saggezza narrativa

Grazie Deb'

Ratsy ha scritto:

debdea ha scritto:
io ti consiglio in assoluto il suo diario, "il mestiere di vivere", oppure i "dialoghi con leucò", in cui rivisita tutta la mitologia greca in chiave dionisiaca.

ma il diario secondo me è un "must" per ogni aspirante scrittore, è una miniera di saggezza narrativa

Grazie Deb'

di nulla, fratella topa

Ps: sono andata sulla pagina wiki del Diario ed ecco che voglio assolutamente leggerlo! Sono già fissata, domani riaprono i negozi vero?!!

Ratsy ha scritto:Ps: sono andata sulla pagina wiki del Diario ed ecco che voglio assolutamente leggerlo! Sono già fissata, domani riaprono i negozi vero?!!

beh, in caso trovassi chiuso intanto offro io, nel senso che ti trascrivo un po' di passi deliziosi...

"Chi gli piace sborare in fica, paghi.

Ecco: quel che non ti va nella psicanalisi è la evidente tendenza a trasformare in malattie le colpe. Capirei trasformarle in virtù, in modi di essere energici, ma no - si scopre il trauma che fa sì che hai paura, per esempio, dei ranocchi e allora aspetti la guarigione. Balle!
Siamo chiari: non ho niente contro il formulario psicanalitico - ha arricchito la vita interiore - ce l'ho contro le facce di bronzo che se ne servono per scusare la loro pigra svogliatezza e credono che sentirsi dire che inculare i ragazzini è un risultato di una loro esperienza del cavatappi, sia una giustificazione. Nossignore.
Non bisogna inculare i ragazzini.

Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, diario, 17 aprile 1946"



"La feconda idea che destino sia il mito, il selvaggio(...) e che perciò - una volta spiegato - se sussiste nella sua forma arcaica diventa superstizione.
Destino è ciò che di mitico ha un'intera esistenza, un dramma. E' ciò che accade e non si sa ancora che è accaduto. Ciò che pare libertà e invece si chiarisce poi paradigmatico, ferreo, prefissato. Destino è lo storico prima d'essere inteso nei suoi nessi e nella sua necessità&libertà (...).
Rapporto del destino col superstizioso . -sono, il destino, la vera miticità della vita umana; il superstizioso, la miticità conosciuta, quindi falsa. E' fatale una vita che abbia una cadenza mitica, un ritmo prefissabile ma non disciolto in conoscenza razionale (che lo distruggerebbe); è superstiziosa una vita che si intestardisca a vedersi come schema mitico, quando sa bene che non è, e si capisce razionalisticamente. Una vita il cui ritmo, i cui ritorni, sono voluti, intenzionali.
Noi siamo al mondo per trasformare il destino in libertà.(...)
Superstizioso è chi crede ancora in un mito che è già stato superato dalla storia (...) chi ostenta un mito e non ci crede più, è un ipocrita, un reazionario. Il superstizioso può essere fanatico, il reazionario cinico. Scettico è chi non crede a nessun mito. Fatale è chi realizza in sé un mito autentico in cui crede.
L'uomo fatale non è libero.
Creare un personaggio libero del tutto è impossibile. Le cadenze della sua vita (ineliminabili) saranno il suo destino.
Si potrà andar oltre un giorno e considerare anche la libertà un mito? Cioè vederla da un punto in cui anch'essa si scopre destino?

Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, diario, 10-30 gennaio 1950"

Che cosa vuol dire che tra uomo e donna ci può essere qualcosa di più importante dell'amore? Vuol dire che è possibile vedere un'altra persona come si vede se stesso: consentirgli tutti i gesti e i movimenti che si consentono a se stesso, godere che li faccia come si gode a farli noi, non sentirsi privati di cosa che faccia con altri come noi non ci sentiamo privati di cosa che facciamo con altri - vuol dire amare questo nostro prossimo come noi stesso.
Quest'amore si chiama carità.
Ma se l'altra persona scompare? Possiamo amare noi stesso sparito? Bisognerebbe credere che nessuno scompare mai. Che non c'è la morte.
Morirà e tu sarai solo come un cane. C'è un rimedio?
Va bene. Ma come tu puoi accettare la morte per te, perchè vuoi negare all'altro di accettarla per sé?
E' ancora carità.
Puoi arrivare al nulla, non al risentimento. Non all'odio. Ricorda sempre che nulla ti è dovuto. Che cosa meriti infatti?
Quando sei nato, ti era forse dovuta la vita? (26 novembre 1945)


Il colpo basso che ti ha dato Tina lo porti sempre nel sangue.
Hai fatto di tutto per incassarlo, l'hai perfino scordato, ma non serve scappare. Lo sai che sei solo? Lo sai che non sei nulla? Lo sai che ti lascia per questo? Serve a qualcosa parlare? Serve a qualcosa dirlo?
Hai veduto, non serve a niente.
Perchè s'interessa di un tisico? Per la fica la fica la fica - oh Pavese. (2 dicembre 1945)


Ma tutti i pazzi, i maledetti, i criminosi sono stati bambini, hanno giocato come te, hanno creduto che qualcosa di bello li aspettasse. Quando avevamo tre, sette anni, tutti, quando nulla era avvenuto o dormiva solamente nei nervi e nel cuore. (9 dicembre 1945)


Cesare Pavese, Il mestiere di vivere, diario 1935-1950