MIO FIGLIO

Mio figlio
Mio figlio ha maturato, fin da piccolissimo, tre grandi comandamenti. Il primo è “Non fare niente che gli altri possono fare per te”, buono per qualunque situazione. Se gli si dice: “Mi passi il sale?”, lui si guarda intorno, con fare stralunato, finché il sale te lo prendi da solo! Il secondo è : “Lascia che le persone e gli oggetti vengano a te (non ti muovere)”. Se è a letto e inizia a chiamare “Maaama” quando mi precipito nella sua camera, lui chiede se, dato sono in piedi, posso portargli un po’ di acqua, al ché viene da fargli presente che ero comodamente seduta. Il terzo è: “Se fai il deficiente abbastanza a lungo, gli altri ci crederanno e provvederanno per te, che, se gli si dice che c’è la pasta pronta, solo da scaldare nel microonde, lui guarda smarrito e risponde: ‘Abbiamo il microonde?’ (ce l’abbiamo da 14 anni!) . Costui oggi vive solo e suppongo si arrangi, ma l’altro giorno ha scritto su Facebook “Cerco qualcuno che mi sbucci le mele!”, cosa ne pensate?

Scusa, Maria Pia, ma queste composizioni per regolamento devono essere esattamente di 100 parole, e questa è molto più lunga. Non sono affari miei, ma non credo che te la potranno accettare. Per cui prendi in mano un paio di forbici e comincia a sforbiciare.