si può vivere di ebook??
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Sall
Ratsy
Pinco Palla
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:: Svago :: Caffè Letterario
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si può vivere di ebook??
In ammeriga pare di si, come si legge da questo articolo
http://www.downloadblog.it/post/12234/e-possibili-guadagnarsi-da-vivere-scrivendo-solo-ebook?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+downloadblog%2Fit+%28Downloadblog%29
in italia? al momento credo proprio di no, ma il futuro è alle porte. E magari trovare un editore americano non farebbe male
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in italia? al momento credo proprio di no, ma il futuro è alle porte. E magari trovare un editore americano non farebbe male
Pinco Palla- Inchiostro Bianco
- Messaggi : 39
Re: si può vivere di ebook??
servono ebook reader più evoluti, a un costo minore.
io se fossi in parlamento eliminerei i contributi statali alla stampa e farei un incentivo per l'acquisto di un ebook reader in modo da permettere a tutti di poterlo comprare e alle case editrici di eliminare le spese del cartaceo.
anche perchè la quantità di cose stampate che va al macero è impressionante. E questo si ricollega al discorso dei contributi statali: vengono dati a seconda della tiratura e del numero di uscite. Tant'è che leggevo di un abbonato che riceveva 4 copie ogni giorno del quotidiano Libero. Ora, uno che si abbona a Libero non è che possa molto lamentarsi, ma è comunque sintomatico di un meccanismo malato che va distrutto.
io se fossi in parlamento eliminerei i contributi statali alla stampa e farei un incentivo per l'acquisto di un ebook reader in modo da permettere a tutti di poterlo comprare e alle case editrici di eliminare le spese del cartaceo.
anche perchè la quantità di cose stampate che va al macero è impressionante. E questo si ricollega al discorso dei contributi statali: vengono dati a seconda della tiratura e del numero di uscite. Tant'è che leggevo di un abbonato che riceveva 4 copie ogni giorno del quotidiano Libero. Ora, uno che si abbona a Libero non è che possa molto lamentarsi, ma è comunque sintomatico di un meccanismo malato che va distrutto.
Pinco Palla- Inchiostro Bianco
- Messaggi : 39
Re: si può vivere di ebook??
Sono completamente d'accordo sullo spreco della carta pero' mi viene l'angoscia al solo pensiero di dover leggere un romanzo in formato digitale. Romanzo, non libro, perche è qui che si trova la sottile frontiera che separa i due punti di vista. Purtroppo la massiccia produzione di carta nel mondo e la minima percentuale del riciclaggio sono un problema reale, ma è come vietare la circolazione alle macchine in centro città la domenica per ridurre l'impatto dello smog: nn credo che l'editoria abbia tutto questo peso sul danno ambientale della carta, guardiamo piuttosto gli imballaggi, al massimo le riviste e i newspapers ok, perche sn tutti costituiti da carta "a vita breve" per definizione. Invece chi butterebbe nella spazzatura un libro? (io non ce la farei neanche cn un Harmony!) i libri/ romanzi sono un oggetto che si "ricicla" da solo passando da un proprietario all'altro , ma spesso il suo proprietario lo custodisce gelosamente a casa propria appunto perche ai suoi occhi non è solo un libro ma è un romanzo e questo implica un feeling che esiste grazie sì al testo in sè, ovviamente, ma anche alla relazione fisica che si ha con il "nostro" romanzo.. attorno alle frasi che leggiamo, il micro (o mega) mondo in cui la nostra mente si sta perdendo, esiste il medium che ci ha portato lì e questo medium è fatto dal odore della colla, dal grano e dal colore della carta, dal suo peso, dalla rigidità della copertina.. insomma di una multitudine di imput sensoriali che con gli e-book neanche spariranno, perche si avra' cmq qlc in mano, ma, peggio, diventeranno tutti identici. Io credo solo che sara' andato perso il legame che permetteva la magia..
E poi i libri sono anche utili per sistemare un tavolino traballante! vorrei vedere i vostri reader invece!
E poi i libri sono anche utili per sistemare un tavolino traballante! vorrei vedere i vostri reader invece!
Ratsy- Admin
- Messaggi : 4292
Località : Nel ventre della balena
Re: si può vivere di ebook??
Ratsy ha scritto:Sono completamente d'accordo sullo spreco della carta pero' mi viene l'angoscia al solo pensiero di dover leggere un romanzo in formato digitale. Romanzo, non libro, perche è qui che si trova la sottile frontiera che separa i due punti di vista. Purtroppo la massiccia produzione di carta nel mondo e la minima percentuale del riciclaggio sono un problema reale, ma è come vietare la circolazione alle macchine in centro città la domenica per ridurre l'impatto dello smog: nn credo che l'editoria abbia tutto questo peso sul danno ambientale della carta, guardiamo piuttosto gli imballaggi, al massimo le riviste e i newspapers ok, perche sn tutti costituiti da carta "a vita breve" per definizione. Invece chi butterebbe nella spazzatura un libro? (io non ce la farei neanche cn un Harmony!) i libri/ romanzi sono un oggetto che si "ricicla" da solo passando da un proprietario all'altro , ma spesso il suo proprietario lo custodisce gelosamente a casa propria appunto perche ai suoi occhi non è solo un libro ma è un romanzo e questo implica un feeling che esiste grazie sì al testo in sè, ovviamente, ma anche alla relazione fisica che si ha con il "nostro" romanzo.. attorno alle frasi che leggiamo, il micro (o mega) mondo in cui la nostra mente si sta perdendo, esiste il medium che ci ha portato lì e questo medium è fatto dal odore della colla, dal grano e dal colore della carta, dal suo peso, dalla rigidità della copertina.. insomma di una multitudine di imput sensoriali che con gli e-book neanche spariranno, perche si avra' cmq qlc in mano, ma, peggio, diventeranno tutti identici. Io credo solo che sara' andato perso il legame che permetteva la magia..
E poi i libri sono anche utili per sistemare un tavolino traballante! vorrei vedere i vostri reader invece!
Feticista del libro
Come darti torto, onestamente non riesco a "vedere" un futuro senza libri, probabilmente non sono abbastanza lungimirante, ma mi sembra impossibile.
Per quanto riguarda i quotidiani, viene utilizzata carta riciclata dagli stessi quotidiani. Mi stupisco delle quattro copie di Libero in quanto a tiratura Libero è il giornale con il lasco più piccolo. Per intenderci, se vende 1000 copie, ne produce 1300, a differenza di altre testate che produrrebbero, per lo stesso consumo, 3000 copie. (si, i 2/3 non vengono venduti).
Re: si può vivere di ebook??
mi sono comprato un e book
modello cooler - colore rosso.
269 euro compresi 50 titoli classici (manzoni, dante etc omaggio)
avevo fatto conto che stampare e rilegare le mie 10 assegnazioni sarebbe costato almeno 150 euro.
letto due romanzi su e. book, facile da usare.
leggero sfarfallio di quasi un secondo ad ogni cambio pagina (fastidioso)
tutto sommato : ok
modello cooler - colore rosso.
269 euro compresi 50 titoli classici (manzoni, dante etc omaggio)
avevo fatto conto che stampare e rilegare le mie 10 assegnazioni sarebbe costato almeno 150 euro.
letto due romanzi su e. book, facile da usare.
leggero sfarfallio di quasi un secondo ad ogni cambio pagina (fastidioso)
tutto sommato : ok
Prof.Cipolla- Inchiostro Giallo
- Messaggi : 140
Re: si può vivere di ebook??
L'ostinazione e la tenacia del capitale nel perseguire i propri fini e il proprio profitto sono ammirevoli. Considerato che con l'ebook ci si guadagna molto molto di più, sono tre o quattre volte che propongono e ripropongono questo mezzo di lettura. Nonostante i consumatori continuino a rifiutarlo perché inutile, perché non piace, loro cercano sempre e sempre con nuovi tranelli di imporlo, e alla fine ci riusciranno, ci riusciranno a convincere della sua utilità.
Re: si può vivere di ebook??
Caro Thomas
dici cose parzialmente vere.
Io acquisto parecchio su amazon. 40 giorni (!!!) per ricevere i libri e devo anche pagare l'iva del 20% all'importazione. La dogana se ne strafotte che in Italia i libri sono esenti.
morale se compro libri per 100 euro tra trasporto ed iva mi costano 140 e li ricevo dopo 30-40 gg (gli ultimi mi sono arrivati dalla Nuova Zelanda!!, non scherzo)
in formato elettronico mi costerebbero circa 60 euro e li scarico al momento.
dici cose parzialmente vere.
Io acquisto parecchio su amazon. 40 giorni (!!!) per ricevere i libri e devo anche pagare l'iva del 20% all'importazione. La dogana se ne strafotte che in Italia i libri sono esenti.
morale se compro libri per 100 euro tra trasporto ed iva mi costano 140 e li ricevo dopo 30-40 gg (gli ultimi mi sono arrivati dalla Nuova Zelanda!!, non scherzo)
in formato elettronico mi costerebbero circa 60 euro e li scarico al momento.
Prof.Cipolla- Inchiostro Giallo
- Messaggi : 140
Re: si può vivere di ebook??
Tu pagheresti 60 euro, ma loro, gli editori, hanno un profitto pressocché netto, in quanto non hanno spese di stampa e distribuzione.
60 euro di guadagno netto, parlavo di questo, Prof. Cipolla.
60 euro di guadagno netto, parlavo di questo, Prof. Cipolla.
Re: si può vivere di ebook??
Thomas Mann ha scritto:Tu pagheresti 60 euro, ma loro, gli editori, hanno un profitto pressocché netto, in quanto non hanno spese di stampa e distribuzione.
60 euro di guadagno netto, parlavo di questo, Prof. Cipolla.
Tutto sommato, però, contenti loro e contenti noi...
Io non so se l'ebook possa realmente sotituire il libro, credo il LIBRO sia insostituibile. L'e-book è soltanto un'alternativa che a volte può risultare più pratica.
Esempio: alcune università hanno in progetto di fare la versione ebook dei libri d'esame nozionistici e non. Uno studente se li carica tutti, spende dieci volte di meno e non si spacca la schiena portando libri su libri nello zaino.
Altro esempio, dovessi andare all'estero per 2-3 mesi mi porterei dei libri con me e peserebbero molto nel bagaglio. Me ne carico qualcuno nel lettore e sono apposto.
Insomma niente deve sostituire niente, credo sia soltanto una pratica alternativa, poi ognuno è libero di scegliere.
Dovessero un giorno eliminare un formato obbligandoci a sceglierne uno, allora, non andrebbe bene.
Tra l'altro mi sembra di aver letto che lo stesso autore guadagna di più con l'e-book.
Guadagna di più l'autore, guadagna di più l'editore, spende di meno il lettore, non tiri giù gli alberi... dai, non dico sia la cosa più bella del mondo ma nemmeno un "cesso".
Re: si può vivere di ebook??
Pinco Palla ha scritto:In ammeriga pare di si, come si legge da questo articolo
in italia? al momento credo proprio di no, ma il futuro è alle porte. E magari trovare un editore americano non farebbe male
A distanza di quasi un anno la situazione è cambiata. Oggi negli ebook ci credono i maggiori editori, anche se ancora con molte riserve.
E ci crede pure qualche nuovo editore, che ha deciso di fare dell'eBook la sua unica merce!
È il caso di Quintadicopertina, casa editrice nata da alcuni mesi…
Luke
eBookLuke- Inchiostro Bianco
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Re: si può vivere di ebook??
Pinco Palla ha scritto:In ammeriga pare di si, come si legge da questo articolo
http://www.downloadblog.it/post/12234/e-possibili-guadagnarsi-da-vivere-scrivendo-solo-ebook?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+downloadblog%2Fit+%28Downloadblog%29
in italia? al momento credo proprio di no, ma il futuro è alle porte. E magari trovare un editore americano non farebbe male
Lavoro con i computer dal 1976, in magazzino ho una ventina di computers da IBM (1976) Texas Instruments (1980) etc. etc.sino al Samsung (2011). Decine e decine di linguaggi. IBM 36 aveva un'architettura ed un linguaggio pressoché introvabili oggi. Ho schede di cartoncino perforato, bobine di nastri, dischi in vinile, cd, tutti in linguaggi e programmi diversi ed illeggibili ed obsoleti . Ho comprato una "cinquecentina" da un antiquario di Torino questa estate, ho letto benissimo le memorie di quel prete, anche se in qualche pagina gli inchiostri sbiadivano ho fotocopiato le pagine, le ho scurite ed ho letto benissimo. L'industria mi vuole spingere a spendere la media di 200 € per acquistare un e book reader, ma mio nipote potrà leggere gli e book che comprerò? Chi mi garantisce che nei prossimi anni sistemi, linguaggi, programmi resteranno invariati? Sicuramente potrà leggere la mia "cinquecentina" , senza dubbio alcuno.
anonymizer- Inchiostro Bianco
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Re: si può vivere di ebook??
eBookLuke ha scritto:Pinco Palla ha scritto:In ammeriga pare di si, come si legge da questo articolo
in italia? al momento credo proprio di no, ma il futuro è alle porte. E magari trovare un editore americano non farebbe male
A distanza di quasi un anno la situazione è cambiata. Oggi negli ebook ci credono i maggiori editori, anche se ancora con molte riserve.
E ci crede pure qualche nuovo editore, che ha deciso di fare dell'eBook la sua unica merce!
È il caso di Quintadicopertina, casa editrice nata da alcuni mesi…
Luke
Sai quale è il problema? Gli editori hanno acquistato le case produttrici di e book, vedi GEMS, e per differenziarsi hanno creato un linguaggio proprio che esclude gli e book delle altre case editrici. Ognuno lancia il suo. Si differisce Apple che ha creato un decodificatore di linguaggi e book all'interno degli I Pad di nuova generazione.
anonymizer- Inchiostro Bianco
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Re: si può vivere di ebook??
anonymizer ha scritto:
Sai quale è il problema? Gli editori hanno acquistato le case produttrici di e book, vedi GEMS, e per differenziarsi hanno creato un linguaggio proprio che esclude gli e book delle altre case editrici. Ognuno lancia il suo. Si differisce Apple che ha creato un decodificatore di linguaggi e book all'interno degli I Pad di nuova generazione.
Bè, non è proprio esatto… A parte Amazon (della quale ci sono voci di ravvedimento) tutti gli editori stanno utilizzando l'ePub come formato per la pubblicazione, formato che consente una vasta interoperabilità tra i dispositivi (e che è il formato adottato da Apple come standard per i propri ebook).
E anche GEMS pubblica, attraverso i propri marchi, in ePub. Vedi ad esempio Tea, Ponte alle Grazie, Longanesi etc.
Luke
eBookLuke- Inchiostro Bianco
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Re: si può vivere di ebook??
anonymizer ha scritto: L'industria mi vuole spingere a spendere la media di 200 € per acquistare un e book reader, ma mio nipote potrà leggere gli e book che comprerò? Chi mi garantisce che nei prossimi anni sistemi, linguaggi, programmi resteranno invariati?
È lo stesso problema che si ha nel campo della musica… Prima i vinili, poi le audiocassette, i DAT, i Minidisc, i CD, gli mp3… Chi ci garantisce che domani potremmo ascoltare la musica che acquistiamo oggi? Il mercato fortunatamente tende ad andare verso standard aperti e facilmente portabili, come l'mp3 per la musica e l'ePub per i libri…
Sicuramente potrà leggere la mia "cinquecentina" , senza dubbio alcuno.
Da restauratore occasionale di libri antichi, sono costretto a darti torto… La carta, specie quella attuale in pasta chimica e ancor peggio quella di un secolo fa in pasta di legno, tende rapidamente ad ingiallire e a seccarsi, sino a sbriciolarsi spontaneamente. Anche alcuni inchiostri usati fino al dopoguerra erano corrosivi, ho visto dei libri con buchi al posto delle parole… Certo, le cinquecentine in pergamena e i libri in carta fatta con fibre tessili erano più resistenti da questo punto di vista, ma estremamente attaccabili da muffe ed animali.
Spiacente di averti distrutto un mito…
Luke
eBookLuke- Inchiostro Bianco
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Re: si può vivere di ebook??
eBookLuke ha scritto:anonymizer ha scritto: L'industria mi vuole spingere a spendere la media di 200 € per acquistare un e book reader, ma mio nipote potrà leggere gli e book che comprerò? Chi mi garantisce che nei prossimi anni sistemi, linguaggi, programmi resteranno invariati?
È lo stesso problema che si ha nel campo della musica… Prima i vinili, poi le audiocassette, i DAT, i Minidisc, i CD, gli mp3… Chi ci garantisce che domani potremmo ascoltare la musica che acquistiamo oggi? Il mercato fortunatamente tende ad andare verso standard aperti e facilmente portabili, come l'mp3 per la musica e l'ePub per i libri…
Sicuramente potrà leggere la mia "cinquecentina" , senza dubbio alcuno.
Da restauratore occasionale di libri antichi, sono costretto a darti torto… La carta, specie quella attuale in pasta chimica e ancor peggio quella di un secolo fa in pasta di legno, tende rapidamente ad ingiallire e a seccarsi, sino a sbriciolarsi spontaneamente. Anche alcuni inchiostri usati fino al dopoguerra erano corrosivi, ho visto dei libri con buchi al posto delle parole… Certo, le cinquecentine in pergamena e i libri in carta fatta con fibre tessili erano più resistenti da questo punto di vista, ma estremamente attaccabili da muffe ed animali.
Spiacente di averti distrutto un mito…
Luke
Non hai distrutto né puoi distruggere un mito per il semplice fatto che ho io personalmente, e non per sentito dire, 174 cinquecentine e tutte leggibili, alcuni libri del primo ottocento (e sono 24) hanno dei veri e propri tarli. Dopo 500 anni leggo le cinquecentine, dopo 200 anni leggo gli ottocenteschi, ciò che è stato prodotto con IBM 36 nel 1983 non è più leggibile, per non parlare dei computers a scheda perforata.
Ma di che parli...?
Ma di che parli...?
anonymizer- Inchiostro Bianco
- Messaggi : 40
Località : Palermo
Re: si può vivere di ebook??
Perdonami Anonimyzer, mi dispiace che te la sia presa a male.
Io parlo solo di conservazione, e dei problemi legati ad essa.
Oggi la conservazione, a differenza di un tempo, può fare una distinzione sostanziale tra contenuto e contenitore.
Un libro, nel senso tradizionale del termine, consiste di un contenuto e di un contenitore.
Il contenitore, come tutti i contenitori, può degradarsi, il contenuto può essere riportato.
Oggi possiamo leggere la Divina Commedia perché il contenuto è stato riportato in un altro contenitore. Anche se andassero persi tutti i testi originali e le prime stampe di quell'opera, l'opera sopravvive.
Quindi, se da una parte si può lavorare sulla conservazione dei contenitori, dall'altra parte è essenziale impegnarsi sulla conservazione dei contenuti.
Il problema è comune a tutte le "opere", se così vogliamo chiamarle, siano essi graffiti nelle grotte che schede perforate.
Su una cosa concordo: che il periodo di obsolescenza dei contenitori sta diventando sempre più breve, oggi i contenitori stanno diventando inutilizzabili nel giro di pochi anni.
Di contro, come dicevo prima, nel mondo informatico, per i contenuti si stanno affermando soluzioni Open Source, ovvero non legate ad una specifica piattaforma, ma spesso sono semplici files di testo apribili con qualunque sistema informatico attuale e futuro. Il file di testo infatti è rimasto inalterato sin dai primordi dell'informatica, ed è l'unico di cui non si sia sentita la necessità di abbandonarlo.
Le schede perforate, seppure non esistano più i macchinari per leggerle, si possono ancora leggere manualmente, riga per riga, in quanto si tratta di semplici files di testo, ed il contenuto può essere tramandato in ogni caso.
Tutto il web, i dati nelle banche e nei ministeri, gli archivi governativi e culturali sono basati su questo semplice tipo di file, che garantisce ai contenuti una lunga vita.
Anche nel mondo degli ebook è stata fatta una scelta simile. Dopo un primo periodo di soluzioni "chiuse" del decennio scorso (.lit, .prc, .mobi etc) è stato creato un consorzio a livello mondiale a cui hanno partecipato tutte le più importanti aziende e la maggior parte degli editori per dare vita ad un formato di ebook che non fosse soggetto ad obsolescenza. Dopo anni di lavori è nato l'ePub, un formato che in realtà è un insieme di semplici file di testo, semplice da creare, da leggere e da conservare. Essendo uno standard largamente adottato, e basato su altri standard consolidati, si può essere ragionevolmente tranquilli che i files sopravviveranno ai dispositivi creati per leggerli.
Anche l'mp3 ha avuto molto successo per lo stesso motivo, e sta diventando rapidamente lo standard per la diffusione dei contenuti musicali. Questo perché, a differenza di CD, audiocassette, vinili, il contenuto è finalmente svincolato dal contenitore e dagli strumenti per fruire di questi contenitori. Anche se gli strumenti di lettura odierni un domani non esistessero più, altri e differenti strumenti potrebbero sempre accedere ai contenuti.
Scusate la mia prolissità…
Luke
Io parlo solo di conservazione, e dei problemi legati ad essa.
Oggi la conservazione, a differenza di un tempo, può fare una distinzione sostanziale tra contenuto e contenitore.
Un libro, nel senso tradizionale del termine, consiste di un contenuto e di un contenitore.
Il contenitore, come tutti i contenitori, può degradarsi, il contenuto può essere riportato.
Oggi possiamo leggere la Divina Commedia perché il contenuto è stato riportato in un altro contenitore. Anche se andassero persi tutti i testi originali e le prime stampe di quell'opera, l'opera sopravvive.
Quindi, se da una parte si può lavorare sulla conservazione dei contenitori, dall'altra parte è essenziale impegnarsi sulla conservazione dei contenuti.
Il problema è comune a tutte le "opere", se così vogliamo chiamarle, siano essi graffiti nelle grotte che schede perforate.
Su una cosa concordo: che il periodo di obsolescenza dei contenitori sta diventando sempre più breve, oggi i contenitori stanno diventando inutilizzabili nel giro di pochi anni.
Di contro, come dicevo prima, nel mondo informatico, per i contenuti si stanno affermando soluzioni Open Source, ovvero non legate ad una specifica piattaforma, ma spesso sono semplici files di testo apribili con qualunque sistema informatico attuale e futuro. Il file di testo infatti è rimasto inalterato sin dai primordi dell'informatica, ed è l'unico di cui non si sia sentita la necessità di abbandonarlo.
Le schede perforate, seppure non esistano più i macchinari per leggerle, si possono ancora leggere manualmente, riga per riga, in quanto si tratta di semplici files di testo, ed il contenuto può essere tramandato in ogni caso.
Tutto il web, i dati nelle banche e nei ministeri, gli archivi governativi e culturali sono basati su questo semplice tipo di file, che garantisce ai contenuti una lunga vita.
Anche nel mondo degli ebook è stata fatta una scelta simile. Dopo un primo periodo di soluzioni "chiuse" del decennio scorso (.lit, .prc, .mobi etc) è stato creato un consorzio a livello mondiale a cui hanno partecipato tutte le più importanti aziende e la maggior parte degli editori per dare vita ad un formato di ebook che non fosse soggetto ad obsolescenza. Dopo anni di lavori è nato l'ePub, un formato che in realtà è un insieme di semplici file di testo, semplice da creare, da leggere e da conservare. Essendo uno standard largamente adottato, e basato su altri standard consolidati, si può essere ragionevolmente tranquilli che i files sopravviveranno ai dispositivi creati per leggerli.
Anche l'mp3 ha avuto molto successo per lo stesso motivo, e sta diventando rapidamente lo standard per la diffusione dei contenuti musicali. Questo perché, a differenza di CD, audiocassette, vinili, il contenuto è finalmente svincolato dal contenitore e dagli strumenti per fruire di questi contenitori. Anche se gli strumenti di lettura odierni un domani non esistessero più, altri e differenti strumenti potrebbero sempre accedere ai contenuti.
Scusate la mia prolissità…
Luke
eBookLuke- Inchiostro Bianco
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