La piazza dei Grandi Scrittori Incompresi
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nick mano fredda
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La piazza dei Grandi Scrittori Incompresi
Bisogna essere onesti.
Una delle costanti della carriera di ogni scrittore, piccolo o grande che sia, è rappresentata dalla sensazione di essere incompreso. Quella sensazione languida che ci prende lo stomaco mentre ci guardiamo attorno pensando: "Questo mondo non è fatto per me" (la variante preferita dallo scrittore pessimista è: "Io non sono fatto per questo mondo"). Quell'oscuro piacere derivante dal macerarsi nella certezza che un'altra epoca (più illuminata), un altro Paese (più democratico), un'altra razza (più evoluta) avrebbero già innalzato monumenti in nostro onore, nel fantasticare una folla festante che sparge petali di rose ai nostri piedi - mentre guardiamo il nostro volumetto, slabbrato e tenuto assieme per intercessione divina da colle di quarta mano, stampato su carta igienica riciclata e distribuito presso i negozi "Da Tony - libri e pizze a mezzogiorno", "La Fumettoteca" e "la Grande Cina" (bazar cinese gestito dal nostro vicino di casa) da un editore già editorialmente defunto alla firma del contratto, abbandonato su una panchina sotto la pioggia.
Ho pensato, quindi, di creare uno spazio in cui ognuno possa sfogare la propria frustrazione, elencando i motivi per cui il suo sublime talento non è (ancora) stato scoperto dal mondo infame. Chi vuole potrà anche portare esempi di grandi scrittori che non sono stati compresi in vita e dopo morti sono divenuti delle celebrità, quei malinconici esempi che tanto amiamo riportare dicendo: "Anche per me sarà così".
Coraggio, scrittori! Aprite il vostro cuore grondante tristezza! Sanate il vostro bisogno di compassione umana passando attraverso il rito purificatore della piazza dei Grandi Scrittori Incompresi!
(Che emozione... è la seconda volta che creo un argomento e non mi sono ancora abituata a tale Potere).
Una delle costanti della carriera di ogni scrittore, piccolo o grande che sia, è rappresentata dalla sensazione di essere incompreso. Quella sensazione languida che ci prende lo stomaco mentre ci guardiamo attorno pensando: "Questo mondo non è fatto per me" (la variante preferita dallo scrittore pessimista è: "Io non sono fatto per questo mondo"). Quell'oscuro piacere derivante dal macerarsi nella certezza che un'altra epoca (più illuminata), un altro Paese (più democratico), un'altra razza (più evoluta) avrebbero già innalzato monumenti in nostro onore, nel fantasticare una folla festante che sparge petali di rose ai nostri piedi - mentre guardiamo il nostro volumetto, slabbrato e tenuto assieme per intercessione divina da colle di quarta mano, stampato su carta igienica riciclata e distribuito presso i negozi "Da Tony - libri e pizze a mezzogiorno", "La Fumettoteca" e "la Grande Cina" (bazar cinese gestito dal nostro vicino di casa) da un editore già editorialmente defunto alla firma del contratto, abbandonato su una panchina sotto la pioggia.
Ho pensato, quindi, di creare uno spazio in cui ognuno possa sfogare la propria frustrazione, elencando i motivi per cui il suo sublime talento non è (ancora) stato scoperto dal mondo infame. Chi vuole potrà anche portare esempi di grandi scrittori che non sono stati compresi in vita e dopo morti sono divenuti delle celebrità, quei malinconici esempi che tanto amiamo riportare dicendo: "Anche per me sarà così".
Coraggio, scrittori! Aprite il vostro cuore grondante tristezza! Sanate il vostro bisogno di compassione umana passando attraverso il rito purificatore della piazza dei Grandi Scrittori Incompresi!
(Che emozione... è la seconda volta che creo un argomento e non mi sono ancora abituata a tale Potere).
Re: La piazza dei Grandi Scrittori Incompresi
Con grande onore, e una certa emozione, mi accingo a inaugurare la piazza.
Sono uno scrittore incompreso?
Non saprei. Più che altro per la definizione di scrittore.
Incompreso lo sono sicuramente e, ultimamente, anche vilipeso e sovrappeso.
Anni fa, quando per la prima volta mi sono ingenuamente affacciato al mondo dell'editoria ero convinto che si trattasse di qualcosa di più semplice. Vedevo gli editori e gli agenti come dei cercatori di funghi che, canticchiando allegramente, si avventuravano nella fitta boscaglia pronti a cogliere gli esemplari più belli. Mi sarebbe bastato cercarmi un posticino non troppo nascosto e piazzare lì la mia opera.
Che delusione. Il bosco è pieno di lupi cattivi e affamati di soldi (i miei!) e nel tempo ho conosciuto persone il cui unico apporto positivo alla mia vita è stato quello di farmi rivalutare le varie puttane e gli spacciatori che ogni tanto frequentano il mio bar. Il mio lavoro, ora, è quello di cercare di non far calpestare a questa marmaglia la mia piccola coltivazione di funghi.
Ma lo faccio senza astio (almeno spero) mi limito a godere del piacere di farli crescere e a tenere nascosto in un angolino del mio cuore la speranza di trovare il cercatore buono (in fondo se cappuccetto rosso ha trovato un cacciatore buono, potrò sperare pure io, no? I cercatori di funghi poi sono notoriamente meno violenti dei cacciatori, quindi le possibilità di trovarne uno di buon cuore sono più alte)
In fondo, male che vada, mi farò un risotto da mangiare con le persone a cui tengo di più.
Sono uno scrittore incompreso?
Non saprei. Più che altro per la definizione di scrittore.
Incompreso lo sono sicuramente e, ultimamente, anche vilipeso e sovrappeso.
Anni fa, quando per la prima volta mi sono ingenuamente affacciato al mondo dell'editoria ero convinto che si trattasse di qualcosa di più semplice. Vedevo gli editori e gli agenti come dei cercatori di funghi che, canticchiando allegramente, si avventuravano nella fitta boscaglia pronti a cogliere gli esemplari più belli. Mi sarebbe bastato cercarmi un posticino non troppo nascosto e piazzare lì la mia opera.
Che delusione. Il bosco è pieno di lupi cattivi e affamati di soldi (i miei!) e nel tempo ho conosciuto persone il cui unico apporto positivo alla mia vita è stato quello di farmi rivalutare le varie puttane e gli spacciatori che ogni tanto frequentano il mio bar. Il mio lavoro, ora, è quello di cercare di non far calpestare a questa marmaglia la mia piccola coltivazione di funghi.
Ma lo faccio senza astio (almeno spero) mi limito a godere del piacere di farli crescere e a tenere nascosto in un angolino del mio cuore la speranza di trovare il cercatore buono (in fondo se cappuccetto rosso ha trovato un cacciatore buono, potrò sperare pure io, no? I cercatori di funghi poi sono notoriamente meno violenti dei cacciatori, quindi le possibilità di trovarne uno di buon cuore sono più alte)
In fondo, male che vada, mi farò un risotto da mangiare con le persone a cui tengo di più.
Video- Inchiostro Verde
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Età : 54
Località : Milano
Re: La piazza dei Grandi Scrittori Incompresi
Tu stai scherzando! Non ci penso proprio. Senti, riporto il giudizio di Gems che mi è piaciuto di più, gli avrei stretto la mano al tizio/a:
A partire dalla incomprensibile sinossi non si capisce se è uno scherzo o solo una provocazione. In ogni caso è tutto fuorché un romanzo. Completamente e integralmente illeggibile. Non do il voto 1 solamente per la bravura tecnica dimostrata dall'autore nello scrivere trenta pagine riuscendo con ammirevole coerenza e costanza a mantenere una prosa del tutto priva del minimo senso. Notevole. 2
Che gli vuoi dire a uno così? Questo ha capito tutto. Ha sbagliato solo il voto (povera stella, non s'è accorto che aveva appena scritto un commento da 9!).
A partire dalla incomprensibile sinossi non si capisce se è uno scherzo o solo una provocazione. In ogni caso è tutto fuorché un romanzo. Completamente e integralmente illeggibile. Non do il voto 1 solamente per la bravura tecnica dimostrata dall'autore nello scrivere trenta pagine riuscendo con ammirevole coerenza e costanza a mantenere una prosa del tutto priva del minimo senso. Notevole. 2
Che gli vuoi dire a uno così? Questo ha capito tutto. Ha sbagliato solo il voto (povera stella, non s'è accorto che aveva appena scritto un commento da 9!).
nick mano fredda- Inchiostro Verde
- Messaggi : 990
Località : Roma
Re: La piazza dei Grandi Scrittori Incompresi
Nick, gli scrittori, ormai l'ho capito, non solo sono incompresi, ma oltretutto non si capiscono nemmeno tra loro.
Gentaccia.
Gentaccia.
ale- Inchiostro Blu
- Messaggi : 1299
Località : spostata
Re: La piazza dei Grandi Scrittori Incompresi
ale ha scritto:Nick, gli scrittori, ormai l'ho capito, non solo sono incompresi, ma oltretutto non si capiscono nemmeno tra loro.
Gentaccia.
ehi, chiedevo solo un minimo di coerenza
lo sai, dico, cos'è un minimo di coerenza?
se mi dici che ho una gran tecnica, allora non puoi darmi 2
è questo un fottuto minimo di coerenza
ti sto chiedendo tanto?
dico, ti sto chiedendo tanto?
per caso, ti sto chiedendo così tanto?
no che non ti sto chiedendo tanto
brutto stronzo
ps
o stronza
nick mano fredda- Inchiostro Verde
- Messaggi : 990
Località : Roma
Re: La piazza dei Grandi Scrittori Incompresi
Grazie per i vostri contributi. Mi aspettavo, invero, qualcosa di più... scomposto! Insomma, nessuno pronto a stracciarsi le vesti e a maledire il mondo infame?!
Quanto a me, sto meditando il mio lamento funebre, ma ci vorrà del tempo per elaborare il lutto (nel senso di metterlo su carta).
@Video: i cercatori di funghi sono naturalmente meno violenti dei cacciatori?! Hai mai assistito allo spettacolo cruentissimo di un cercatore di funghi che si imbatte in un fungo che non ritiene mangereccio? E' uno spettacolo da far venire i brividi. E' lì che capisci quanta violenza trattenuta a stento contenga il più mansueto e tremulo cercatore di funghi. Del suo passaggio non restano che patetici filamenti di fungo sparsi per la boscaglia e resti spappolati laddove il malcapitato funghetto aveva deciso di coltivare il proprio innocuo orticello. Davvero, mai paragone è stato più calzante...
@Nick: non c'è che dire: il tuo 2 mi rende estremamente invidiosa. Quando pubblicherai Calaffonia DEVI metterlo in quarta di copertina. Voglio conoscerlo!
@ale: tristemente vero. Forse il meccanismo che scatta negli scrittori alla vista di qualcosa di non loro è un meccanismo difensivo: la reazione spontanea è quella di fingere con se stessi che qualsiasi cosa non loro sia incomprensibile - di conseguenza fa schifo e di conseguenza la loro autostima può dirsi salva...
P.S.: mentre scrivevo il mio commento ho visto che ne è stato postato uno nuovo da Nick. Adesso sì che ci siamo! Un minimo di sano insulto. Che non si dica che gli scrittori sono tutti delle mammolette! Grazie, Nick. E buongiorno.
Quanto a me, sto meditando il mio lamento funebre, ma ci vorrà del tempo per elaborare il lutto (nel senso di metterlo su carta).
@Video: i cercatori di funghi sono naturalmente meno violenti dei cacciatori?! Hai mai assistito allo spettacolo cruentissimo di un cercatore di funghi che si imbatte in un fungo che non ritiene mangereccio? E' uno spettacolo da far venire i brividi. E' lì che capisci quanta violenza trattenuta a stento contenga il più mansueto e tremulo cercatore di funghi. Del suo passaggio non restano che patetici filamenti di fungo sparsi per la boscaglia e resti spappolati laddove il malcapitato funghetto aveva deciso di coltivare il proprio innocuo orticello. Davvero, mai paragone è stato più calzante...
@Nick: non c'è che dire: il tuo 2 mi rende estremamente invidiosa. Quando pubblicherai Calaffonia DEVI metterlo in quarta di copertina. Voglio conoscerlo!
@ale: tristemente vero. Forse il meccanismo che scatta negli scrittori alla vista di qualcosa di non loro è un meccanismo difensivo: la reazione spontanea è quella di fingere con se stessi che qualsiasi cosa non loro sia incomprensibile - di conseguenza fa schifo e di conseguenza la loro autostima può dirsi salva...
P.S.: mentre scrivevo il mio commento ho visto che ne è stato postato uno nuovo da Nick. Adesso sì che ci siamo! Un minimo di sano insulto. Che non si dica che gli scrittori sono tutti delle mammolette! Grazie, Nick. E buongiorno.
Re: La piazza dei Grandi Scrittori Incompresi
nick mano fredda ha scritto:ale ha scritto:Nick, gli scrittori, ormai l'ho capito, non solo sono incompresi, ma oltretutto non si capiscono nemmeno tra loro.
Gentaccia.
ehi, chiedevo solo un minimo di coerenza
lo sai, dico, cos'è un minimo di coerenza?
se mi dici che ho una gran tecnica, allora non puoi darmi 2
è questo un fottuto minimo di coerenza
ti sto chiedendo tanto?
dico, ti sto chiedendo tanto?
per caso, ti sto chiedendo così tanto?
no che non ti sto chiedendo tanto
brutto stronzo
ps
o stronza
jé devi menà cor tubo de fero
granchio- Admin
- Messaggi : 3004
Località : sardegna
Re: La piazza dei Grandi Scrittori Incompresi
Non so mica se sono incompreso! Direi che forse sono io a non comprendere la caccia alla casa editrice giusta. Ho avuto più di mille download di un mio romanzo su un sito pressochè sconosciuto - ma il download è gratuito - per cui mi viene da pensare che un po' di passaparola c'è stato visto che a mille non arrivo neppure con gli amici di facebook e sono certo che fra quelli ce ne sono parecchi che come somma lettura hanno il quotidiano sportivo o la rivista di motori.
Aggiungerei anche che, per una volta che partecipo ad un torneo letterario, sbaglio clamorosamente la formattazione nel passaggio da formato doc a formato rtf e quindi ..... se mi sentissi incompreso e lo raccontassi in giro, come minimo mi meriterei un sano : mavaffan **** !!!
Aggiungerei anche che, per una volta che partecipo ad un torneo letterario, sbaglio clamorosamente la formattazione nel passaggio da formato doc a formato rtf e quindi ..... se mi sentissi incompreso e lo raccontassi in giro, come minimo mi meriterei un sano : mavaffan **** !!!
biker43- Inchiostro Bianco
- Messaggi : 30
Età : 80
Località : Rimini
Re: La piazza dei Grandi Scrittori Incompresi
Incompreso?
Per quanto mi riguarda non saprei...
Avete presente quella vecchia barzelletta che racconta del tale che tutti i giorni prega il buon d
Dio perchè lo faccia vincere al lotto finchè un giorno Dio, stufo della noiosa richiesta, appare al tizio e gli dice: "Figliolo, io ti farei volentieri vincere ma tu almeno gioca!"
Ecco, prima di sentirmi incompreso dovrei almeno provarci.
O forse dovrei cominciare a lamentarmi per l'incomprensione del mondo a prescindere?
P.S. lo so, la barzelletta è a livello di Silvio. Scriverla è stato veramente imbarazzante.
Per quanto mi riguarda non saprei...
Avete presente quella vecchia barzelletta che racconta del tale che tutti i giorni prega il buon d
Dio perchè lo faccia vincere al lotto finchè un giorno Dio, stufo della noiosa richiesta, appare al tizio e gli dice: "Figliolo, io ti farei volentieri vincere ma tu almeno gioca!"
Ecco, prima di sentirmi incompreso dovrei almeno provarci.
O forse dovrei cominciare a lamentarmi per l'incomprensione del mondo a prescindere?
P.S. lo so, la barzelletta è a livello di Silvio. Scriverla è stato veramente imbarazzante.
Crisoprasio- Inchiostro Giallo
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