Un mondo insospettabile

Impalpabile era stata la sua anima, inconsistente e priva di scrupoli. La morte incombente, purpurea e oscura, aveva imbavagliato fulminea uno squarcio di luce proveniente da occhi verdi profondi. L’abitudine alla malafede fece quell’essere complice e assassino. Non fu tiranno il tempo, bensì l’uomo, quella figura dai contorni distinti ed equilibrati: l’Insospettabile. «Non c’è niente da fare, oggi per vivere un po’ bene bisogna vendere l’anima», sembrava ripetere l’intoccabile, fieramente. Accecato dalla bramosia del denaro e della fama, aveva venduto l’anima all’oscurità. Ammutoliva gradualmente la salute delle persone imponendo il silenzio finale del corpo, ormai esausto delle continue minacce esterne.